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"I provvedimenti approvati in sede di Conferenza Stato e Regioni"
fonte www.puntosicuro.it / Formazione ed informazione
27/07/2012 - Spesso i mesi estivi sono inaspettatamente prolifici per tutti coloro
che attendono tutto l’anno l’approvazione dei provvedimenti attuativi del Decreto legislativo 81/2008.
Infatti
nella seduta del 25 luglio 2012 in
sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e
le Province autonome di Trento e Bolzano sono stati approvati diversi provvedimenti
e raggiunto intese in relazione a:
-
cosiddette
linee guida relative agli accordi di
dicembre sulla formazione;
-
decreto relativo all’elenco di valori limite (agenti chimici) ex art. 232 del
Testo Unico;
-
linee guida per il rumore nelle attività ricreative ex art. 198 del Testo Unico.
Molto
attese le linee guida sulla formazione, denominate “
Adeguamento e linee applicative degli accordi ex articolo 34, comma 2,
e 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive
modificazioni e integrazioni”, che riservano, come ci si aspettava, anche
una particolare attenzione alla
formazione
e-learning e alle condizioni per
il ricorso a questo percorso formativo, con riferimento specifico a sede,
programma, disponibilità del tutor, procedure di valutazione, verifiche di
apprendimento, durata e linguaggio dei materiali didattici. Condizioni che
favoriranno l’erogazione di una formazione
e-learning qualitativamente
valida.
Qualcosa
invece, come vedremo, è rimasto all’ultimo momento fuori dalla porta della
Conferenza Stato Regioni o non ha avuto per il momento il parere positivo
atteso. Facciamo riferimento ad esempio alle procedure
standardizzate e ai criteri di
qualificazione dei formatori.
Per
sapere nel dettaglio cosa è stato approvato e cosa ci aspetta, per avere alcune
anticipazioni sui nuovi provvedimenti, per dare notizie relative ai
provvedimenti del dopo estate che riguarderanno i flussi
informativi (SINP) o le semplificazioni in ambito agricolo ex art. 3 del
D.Lgs. 81/2008, intervistiamo il Dott.
Lorenzo Fantini, dirigente responsabile della Divisione Promozione della
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro del Ministero del lavoro e uno dei
principali referenti per l’attuazione del Testo Unico di salute e sicurezza sul
lavoro.
Vediamo brevemente
cosa è stato approvato e cosa rimane da approvare.
Lorenzo Fantini: L’incontro di oggi
in Conferenza dal punto di vista della salute e sicurezza è stato
particolarmente importante e significativo.
Innanzitutto
sono state approvate dalla Conferenza Stato e Regioni quelle che io definisco
le
linee guida in materia di formazione.
Cioè le definisco perché in realtà l’atto approvato in Conferenza si chiama
“Adeguamento e linee applicative degli accordi ai sensi degli articoli 34 e 37
del Decreto legislativo 81”. In realtà per essere più semplici si tratta di un
atto interpretativo rispetto ad alcuni punti controversi sugli accordi in
materia di formazione salute e sicurezza sul lavoro per il datore di lavoro che
intenda svolgere compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione, lavoratori,
dirigenti e preposti.
Quindi
lo scopo dell’accordo tra Stato e Regioni è quello di fornire indicazioni
operative, anche agli organi di vigilanza, sulla corretta applicazione delle
disposizioni contenute negli accordi di dicembre. Era un atto molto atteso da
tutto il sistema... Una ventina di pagine in cui vi sono indicazioni operative
anche vincolanti per gli organi di vigilanza.
Indicazioni che
sono operative subito?
L.F.: Sì, subito,
Perché in realtà si tratta di un atto in Conferenza Stato e Regioni, quindi di
un accordo tra il Governo, le Regioni e le province autonome di Trento e di
Bolzano. L’accordo è stato oggi (25/7, ndr) approvato in Conferenza. Nel
momento in cui viene approvato in Conferenza è immediatamente operativo. Penso
che già domani verrà divulgato sul sito del Ministero del Lavoro. E quindi è sicuramente
e liberamente divulgabile.
Rispetto a quanto
lei ci aveva già preannunciato in un’intervista riguardo a queste linee guida,
c’è qualche novità?
L.F.: Rispetto a quello
che ci eravamo già detti (l’ intervista
su PuntoSicuro, ndr) , diciamo che la principale novità sta nel fatto che
viene
identificata convenzionalmente una
data per l’entrata in vigore degli accordi di dicembre.. Si è
convenzionalmente deciso – io tra l’altro non sono tanto convinto che sia una
decisione giuridicamente corretta, ma non importa – che gli accordi siano
entrati in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenuta l’11
gennaio del 2012.
Dopo
di che c’è anche una parte relativa all’aggiornamento per la formazione
dell’RSPP che abbiamo ritenuto di introdurre.
Per
il resto le cose che ci sono le stesse che erano state anticipate nella mia
precedente intervista. Quindi c’è una parte sulla collaborazione con gli
organismi paritetici che è molto sentita, perché è un tema molto attuale. C’è
una parte significativa sul riconoscimento dei debiti formativi e c’è anche una
parte delle Linee Guida – io le continuo a chiamare così – che riguarda il
rapporto tra la formazione ai sensi degli articoli 34 e 37 del Testo Unico e
gli altri tipi di formazione che sono previsti in altre parti del Testo Unico o
da altre disposizioni legislative o di diverso livello.
Quindi
un atto abbastanza ampio che speriamo possa essere utile a tutti.
Andiamo avanti.
Cosa altro si è approvato di importante?
L.F.: Oggi abbiamo
anche approvato in materia di salute e sicurezza delle
Linee Guida per il settore della musica e delle attività ricreative.
È
un documento molto lungo, ma ha il taglio delle linee guida, quindi è un
documento operativo. È previsto già dal Testo Unico come atto dovuto ai sensi
dell’articolo 198.
È
un documento molto importante che, secondo me, fa fare un salto di qualità
rispetto alla
prevenzione del rischio da
rumore per quanto riguarda il settore della musica e delle attività
ricreative. Io sono contento per la sua approvazione. Anche questo documento è
direttamente operativo e lo pubblicheremo nei prossimi giorni sul sito del
Ministero del Lavoro. Ha il valore di Linea Guida, anche in questo caso si
tratta di procedure che possono essere applicate dalle imprese per la
prevenzione di questo tipo di rischio e che devono essere considerati dagli
organi di vigilanza in sede di ispezione...
Il
terzo provvedimento approvato da un punto di vista strettamente giuridico è
addirittura più importante degli altri due. Perché è un’
intesa tra lo Stato e le Regioni su uno schema di decreto
interministeriale che recepisce una Direttiva comunitaria il cui termine di
recepimento è scaduto nel dicembre dello scorso anno. Ed è una Direttiva sui
valori limite di esposizione professionale.
Il
decreto in realtà reca un
elenco di
valori limite di esposizione professionale ad agenti chimici che viene
recepito da tutti i paesi dell’Unione Europea. L’Italia l’ha recepito con un
po’ di ritardo, ma per meri problemi burocratici.
Mi pare che il
decreto sia in relazione all’articolo 232 del Testo Unico...
L.F.: Sì, esattamente.
Ai sensi dell’articolo 232 del Testo Unico. Su questo provvedimento abbiamo
avuto il parere delle Commissioni necessarie (...). È solo per ragioni
strettamente burocratiche si è rinviato il momento dell’accordo in Conferenza Stato
e Regioni, anche per i pessimi rapporti degli ultimi mesi tra lo Stato e le
Regioni. Adesso abbiamo l’accordo e quindi possiamo procedere a far firmare ai
ministri il decreto. Questo ci è utile perché l’Unione Europea ha già
intrapreso una procedura di infrazione. Ma la chiudiamo subito comunicando
l’emanazione del decreto interministeriale.
Se non sbaglio, in
sede di Conferenza si doveva parlare anche di "procedure
standardizzate".
L.F.: Io speravo che si
potesse parlare anche di
procedure
standardizzate (...). Ricordo che l’accordo sulle procedure standardizzate,
che è stato trovato nell’ambito della Commissione Consultiva, era stato
recepito all’interno di un decreto ministeriale. Purtroppo non era maturo per
essere deciso in questa sessione della Conferenza Stato e Regioni, nel senso
che le Amministrazioni competenti non hanno dato un parere preliminare positivo
sul provvedimento; semplicemente per una ragione di tempo, ritengo.
Per
quanto concerne questo provvedimento - che è molto importante ed è previsto
dall’articolo 29, comma 5 - dobbiamo andare a settembre per l’Intesa. Intesa
prevista nell’ambito di una procedura che prevede l’emanazione di un decreto
interministeriale.
Noi
sappiamo che il termine del 30 giugno 2012 per l’autocertificazione della
valutazione del rischio è stato prorogato dal decreto legge 57, poi convertito
in legge, al 31 dicembre del 2012.
La
situazione è questa: il decreto quando uscirà recherà in sé l’indicazione di
come vanno fatte le procedure standardizzate, ma il termine, per il quale le
aziende che prima avevano autocertificato la valutazione del rischio devono
provvedere a erigere un vero e proprio documento, è un termine prorogato al 31
dicembre 2012. In sostanza una volta che uscirà il decreto interministeriale,
le aziende avranno due o massimo tre mesi di tempo – perché non credo uscirà
prima di ottobre – per adeguarsi alle indicazioni per la redazione di un
documento di valutazione del rischio secondo le procedure standardizzate.
Mi pare che sia
tutto per quanto riguarda la salute e sicurezza...
L.F.: Per quanto
riguarda la salute e sicurezza ci sono tante altre cose che stanno per essere
chiuse. Infatti il Ministro Fornero, nell’ultima dichiarazione a cui ho
assistito relativa alla salute e sicurezza, quando è stato presentato il
Rapporto annuale Inail, ha detto con chiarezza che
entro l’anno dovrebbero esser chiusi tutti i provvedimenti più
importanti in materia di salute e sicurezza. Il Ministro ha detto “tutti”,
ma non per sconfessare il mio Ministro e con senso pratico, possiamo dire che
il grosso dei provvedimenti d’attuazione li chiuderemo entro dicembre.
Poi
ci sono le cose che stiamo preparando.
Ci
sono le
procedure sulle semplificazioni
per gli adempimenti relativi all’informazione, formazione e sorveglianza
sanitaria in ambito agricolo, per i lavoratori agricoli stagionali, quando
svolgono la prestazione lavorativa per meno di 50 giornate, art. 3 comma 13 del
Decreto legislativo 81/2008, che è alla firma dei ministri.
E
poi abbiamo i
criteri di qualificazione
del formatore, che sono molto importanti e sono previsti dal Testo Unico.
Anche
qui c’è un decreto interministeriale che è alla firma dei ministri. Servono dei
tempi burocratici per queste firme. Molto spesso gli uffici preparano gli atti
dopodiché per tante cose che si devono fare ci sono dei tempi tecnici, che ti portano
anche a sommare tempi su tempi, per cui un atto che sembra quasi pronto, poi
ritarda.
Questi
due sono provvedimenti che sostanzialmente sono pronti e possono essere
considerati imminenti.
Poi
stiamo lavorando sulla chiusura del provvedimento relativo al famosissimo SINP,
sul
decreto interministeriale per il
sistema informativo nazionale per la prevenzione.
Abbiamo
avuto il pare del Consiglio di Stato, un altro passaggio dell’iter procedurale
molto complesso, dopo il parere del Garante della Privacy...
Sono
tutti provvedimenti che mi sento di dover promettere verranno chiusi entro
l’anno.
Articolo
e intervista a cura di Tiziano Menduto
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