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"On line la banca dati INAIL degli infortuni per professione"
di Inail / Formazione ed informazione
07/10/2011 - Una
risorsa di grande importanza informativa e portata analitica per
"fotografare" - con certezza e in modo immediato - gli incidenti sul
lavoro nell'ottica specifica delle professioni: è questo l'oggetto della
nuova banca dati dell'INAIL attiva da oggi nella sezione "Statistiche"
del portale dell'Istituto.
Per ogni sessione numerose variabili "di dettaglio". Lo strumento si caratterizza per offrire una prospettiva particolarmente significativa attraverso la quale valutare il fenomeno infortunistico, consentendo di "dettagliare" la casistica relativa a ogni professione secondo le variabili del sesso, dell'età, della tipologia di infortunio, del territorio, della natura e sede della lesione. Ancora, di ogni specifica sessione visualizzata viene presa in considerazione la serie storica triennale dell'andamento infortunistico (dal 2007 al 2009) per gruppo di appartenenza e vengono forniti i link alle pagine dei siti degli enti che detengono ulteriori informazioni in merito.
La Banca Dati delle Professioni fornisce:
-la serie storica triennale dell'andamento infortunistico per gruppi di professioni;
-il dettaglio delle principali variabili (sesso, età, tipologia di infortunio, territorio, natura e sede della lesione);
-il link alle pagine dei siti degli enti che detengono informazioni per la specifica sezione che si sta visualizzando.
Il database si colloca all'interno del Sip (il Sistema informativo sulle professioni) - frutto della condivisione delle informazioni relative ai requisiti delle professioni, al fabbisogno e all'andamento occupazionale messi a disposizione dal ministero del Lavoro, dall'Istat, dall'Isfol e da altri soggetti - e il cui “asse portante” è rappresentato dalla Nomenclatura delle unità professionali (Nup) dell'Istat (rispetto alla quale l'Istituto ha 'declinatò il proprio mansionario attraverso procedimenti statistici). Per la prima volta, dunque, - grazie a questo strumento realizzato dalla Consulenza statistico attuariale dell'INAIL (e il cui aggiornamento seguirà una cadenza annuale) - la professione diventa il punto focale privilegiato nell'analisi del fenomeno degli incidenti sul lavoro: una novità assoluta se si pensa che - nel modulo di denuncia - l'inserimento di questo dato non è obbligatorio.
Per ogni sessione numerose variabili "di dettaglio". Lo strumento si caratterizza per offrire una prospettiva particolarmente significativa attraverso la quale valutare il fenomeno infortunistico, consentendo di "dettagliare" la casistica relativa a ogni professione secondo le variabili del sesso, dell'età, della tipologia di infortunio, del territorio, della natura e sede della lesione. Ancora, di ogni specifica sessione visualizzata viene presa in considerazione la serie storica triennale dell'andamento infortunistico (dal 2007 al 2009) per gruppo di appartenenza e vengono forniti i link alle pagine dei siti degli enti che detengono ulteriori informazioni in merito.
La Banca Dati delle Professioni fornisce:
-la serie storica triennale dell'andamento infortunistico per gruppi di professioni;
-il dettaglio delle principali variabili (sesso, età, tipologia di infortunio, territorio, natura e sede della lesione);
-il link alle pagine dei siti degli enti che detengono informazioni per la specifica sezione che si sta visualizzando.
Il database si colloca all'interno del Sip (il Sistema informativo sulle professioni) - frutto della condivisione delle informazioni relative ai requisiti delle professioni, al fabbisogno e all'andamento occupazionale messi a disposizione dal ministero del Lavoro, dall'Istat, dall'Isfol e da altri soggetti - e il cui “asse portante” è rappresentato dalla Nomenclatura delle unità professionali (Nup) dell'Istat (rispetto alla quale l'Istituto ha 'declinatò il proprio mansionario attraverso procedimenti statistici). Per la prima volta, dunque, - grazie a questo strumento realizzato dalla Consulenza statistico attuariale dell'INAIL (e il cui aggiornamento seguirà una cadenza annuale) - la professione diventa il punto focale privilegiato nell'analisi del fenomeno degli incidenti sul lavoro: una novità assoluta se si pensa che - nel modulo di denuncia - l'inserimento di questo dato non è obbligatorio.
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