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"Gli interventi di manutenzione sui carrelli elevatori"
di www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
25/11/2014 - Nei carrelli elevatori e negli apparecchi di sollevamento,
anche per ridurre la possibilità di incidenti, è molto importante che sia
svolta una
regolare manutenzione per
garantire sempre, oltre che l’efficienza, la sicurezza di funzionamento
dell’attrezzatura. Interventi di manutenzione che possono essere
ordinari (programmati ed eseguiti
attenendosi alle indicazioni di legge e del costruttore, alle norme di buona
tecnica e all’esperienza del manutentore) o
straordinari (anomalie, rotture, eventi accidentali, ...) e che
devono essere eseguiti da personale adeguatamente formato e addestrato.
RTM
Per parlare della
manutenzione dei carrelli elevatori
riprendiamo la presentazione della pubblicazione Inail “ Movimentazione merci pericolose. Carico, scarico,
facchinaggio di merci e materiali. Manuale sulla sicurezza destinato agli
addetti al carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali pericolosi”,
realizzata dalla Direzione Centrale Prevenzione dell’Inail in collaborazione
con Parsifal Srl.
Se anche per i carrelli elevatori, è necessaria l’esecuzione di interventi di manutenzione regolari da parte di
personale qualificato, gli utilizzatori dei carrelli devono comunque “eseguire
una serie di verifiche quotidiane preliminari” segnalando tempestivamente ai
propri responsabili “eventuali anomalie o guasti che potrebbero influire sulla
sicurezza e/o sulla corretta funzionalità dei carrelli”. Tali controlli
preliminari possono, ad esempio, servire per verificare il buono stato delle
gomme, il posizionamento e lo stato delle forche, l’efficienza dell’impianto
frenante e dei dispositivi di segnalazione, l’assenza di perdite idrauliche,
...
Tuttavia “con le periodicità
previste dalla normativa vigente, dal costruttore o dalle norme di buona
tecnica, vanno programmate e registrate le
manutenzioni
delle parti costitutive del carrello”, manutenzioni che il documento
analizza in dettaglio.
Gruppo di sollevamento
Il documento ricorda che le
catene metalliche del gruppo di
sollevamento “vanno verificate almeno ogni tre mesi o alle scadenze previste
dal costruttore; l’esito della verifica deve essere registrato, così come deve
essere annotata la loro eventuale sostituzione. Le catene non vanno mai lavate,
bensì vanno spolverate, utilizzando eventualmente aria compressa (proteggendosi
occhi e udito), e lubrificate con prodotti specifici per catene. La
sostituzione è da prevedersi quando si riscontra un allungamento superiore al
5% per le singole maglie o per la catena nel suo complesso, o quando vi sono
maglie deformate, o che presentano principi di rottura. Le catene di ricambio
vanno acquistate attendendosi alle specifiche del costruttore”.
In particolare le
forche vanno verificate controllando:
- allineamento orizzontale delle
punte, che non deve superare il 3% della lunghezza della forca;
- spessore del tallone, che non
deve essere inferiore al 90% dello spessore massimo della forca;
- angolo della forca, che non
deve superare i 93°;
- presenza di cricche,
deformazioni, ecc.”.
Il documento, che vi invitiamo a
visionare integralmente, riporta poi anche indicazioni relative a:
-
piastra portaforche e
griglia
reggicarico (vanno verificate, alla ricerca di deformazioni, principi di
rottura, anomalie di funzionamento, ecc.);
-
sistema oleodinamico che comanda tutti i movimenti del gruppo di
sollevamento (sollevamento, brandeggio, attrezzature speciali…);
-
livello dell’olio idraulico e filtri;
-
eventuali accessori (pinze, traslatori, ribaltatori);
-
carter di protezione e montanti.
Sterzo e freni
Sono elementi vitali del carrello elevatore: “anomalie di funzionamento o,
addirittura, guasti possono avere conseguenze pesantissime. È per questo che
vanno tenuti costantemente sotto controllo da parte dell’operatore, che
segnalerà prontamente ai propri superiori eventuali difetti riscontrati”.
Durante le operazioni di
manutenzione programmata, riguardo allo
sterzo
andranno controllati: giochi della scatola di guida; precisione degli
accoppiamenti, gioco dei perni, stato dei cuscinetti; per lo sterzo a catena,
usura della catena e allungamenti delle maglie (recuperando eventuali giochi);
per lo sterzo idraulico, stato delle tubazioni, assenza di trafilamenti”.
Il documento si sofferma poi su
altri elementi di verifica relativi ai
pneumatici
(bisogna verificare l’usura, l’assenza di tagli e la corretta pressione di
gonfiaggio, ...) e ai
freni.
Sistema di trazione
Per tutti i carrelli “la
batteria è un elemento il cui corretto
funzionamento influisce sulle prestazioni e sull’efficienza del mezzo”. In
particolare nei carrelli endotermici (nei motori endotermici l’energia termica
è prodotta mediante combustione di sostanze liquide o gassose), la batteria
“serve per le fasi di avviamento e bisogna periodicamente verificarne il
livello del liquido, la chiusura dei tappi, il serraggio e la pulizia dei
morsetti dei conduttori (è buona cosa proteggerli con vasellina) e che la
batteria sia fissata correttamente; in questi frangenti, bisogna prestare
attenzione a non mettere in contatto accidentalmente i due poli con materiali
conduttori (corto circuito)”.
Altre
indicazioni per i carrelli endotermici:
- “è necessario controllare la
qualità dei gas di scarico, il livello del liquido del radiatore e il filtro
del carburante;
- per i carrelli a gas, vanno
controllati con attenzione tubi e raccordi e i sistemi di fissaggio delle
bombole, evitando assolutamente di lubrificarli con grasso. I recipienti fissi
e mobili di GPL devono essere esaminati periodicamente”, per accertare che non
presentino difetti ( ammaccature, abrasioni, tagli, guasti di valvole o sistemi
di misurazione, corpi estranei nelle valvole di sicurezza, guasto o mancanza
del tappo della valvola di sicurezza, segni di perdite sulle valvole e sui
raccordi filettati, ...)
- l’olio del motore va verificato
regolarmente e sostituito (così come il filtro). Anche i filtri dell’aria vanno
puliti periodicamente, sostituiti se intasati e adeguati al cambio di stagione
(estate/inverno);
- anche il sistema di
raffreddamento è da verificare con attenzione, poiché esso influisce sulla
durata e sulle prestazioni del carrello; periodicamente bisogna quindi
verificare o sostituire il liquido refrigerante, pulire la parte di scambio
termico dei radiatori e verificare il serraggio dei manicotti del liquido di
raffreddamento”.
Nei
carrelli a trazione elettrica, occorre periodicamente “rabboccare
l’elettrolita, senza però riempire troppo le batterie; in queste fasi, occorre
utilizzare i DPI ( occhiali/visiera e guanti).
Le aree di carica devono essere ben ventilate
e, al loro interno, è vietato fumare e utilizzare fiamme libere. Anche qui, è
importante verificare: serraggio e pulizia dei morsetti dei conduttori;
fissaggio della batteria; presenza e integrità del materiale isolante a
protezione del cofano; sistema di blocco del cofano allo chassis, facendo
attenzione a non cortocircuitare i due poli con materiali conduttori. Se
occorre sostituire il pacco batterie, questo dovrà avere massa, tensioni e dimensioni
compatibili con quanto indicato dal costruttore. Per le fasi di rimozione e
introduzione del pacco batterie, vanno impiegati utensili isolati e il
sollevamento va fatto con un’apparecchiatura idonea”.
Telaio
Nei carrelli una “corretta e
costante manutenzione del telaio è garanzia di sicurezza (oltre che di
funzionalità); anche la pulizia del mezzo e, in particolare, dell’abitacolo, è
indice di attenzione al mezzo da parte di chi lo utilizza abitualmente”.
Bisogna quindi
verificare periodicamente:
- punti di aggancio della cabina
allo chassis;
- punti di sollevamento del
carrello;
- stato di vetrature, portiere,
finestrini, pedali, sistemi di comando;
- protezione del tettuccio;
- efficienza dei dispositivi di
segnalazione/illuminazione;
- funzionalità dei tergicristalli
e stato delle spazzole”.
Il documento ricorda che
eventuali “modifiche alle caratteristiche originali del carrello e, in
particolare, quelle che influiscono sulla portata o sulla sicurezza del
carrello, devono preventivamente essere autorizzate dal costruttore; una volta
realizzate vanno aggiornate o sostituite le targhe di identificazione e di
istruzione”.
Concludiamo sottolineando
l’importanza della
registrazione dei
vari interventi di manutenzione. In questo modo “è possibile ripercorrere
la vita di una macchina e, analizzando quali siano i guasti più frequenti,
attuare le necessarie misure migliorative che permettono non solo di diminuire
i tempi di fermo ma, soprattutto, di mantenere elevati standard di sicurezza ed
eventualmente ridefinire gli intervalli di manutenzione”.
“ Movimentazione merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio
di merci e materiali. Manuale sulla sicurezza destinato agli addetti al carico,
scarico, facchinaggio di merci e materiali pericolosi”,
pubblicazione realizzata dalla Direzione Centrale Prevenzione dell’Inail in
collaborazione con Parsifal Srl, versione 2012 (formato PDF, 3.27 MB).
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facchinaggio di merci e materiali”.
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