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"Osservatorio sugli infortuni “in rosa”"

di INAIL / Sicurezza sul lavoro

05/02/2009 - Una banca dati al femminile a Forlì-Cesena: è nato l'Osservatorio per monitorare gli infortuni e le malattie professionali delle donne che lavorano. L'idea è quella di organizzare una "rete" integrata di soggetti che perseguano un duplice obiettivo: da una parte promuovere e diffondere la "cultura della sicurezza, del benessere, della salute e della prevenzione" nel mondo del lavoro "in rosa" e, dall'altra, tutelare le fasce di lavoratrici più deboli. Tra gli altri scopi, si segnalano poi il contrasto alla discriminazione di genere, la promozione delle pari opportunità, la tutela della maternità, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, l'analisi del fenomeno infortunistico e l'emersione dei fenomeni di irregolarità e lavoro nero.
L'attività di analisi - frutto dell'accordo tra l'INAIL, la Provincia di Forlì-Cesena, la Consigliera provinciale di parità, Eva Carmen Carbonari, la Direzione provinciale del lavoro, i Comuni di Forlì e di Cesena, la Prefettura, la Camera di commercio, le Asl e l'Inps - interesserà di volta in volta anche l'Università, l'Ufficio scolastico provinciale, le organizzazioni sindacali e le associazioni dei datori di lavoro. Il protocollo prevede, inoltre, una serie di iniziative da mettere in campo nei prossimi mesi: convegni a tema, ricerche e studi, pubblicazioni e convenzioni, progetti di lavoro, attività di formazione, premi per le buone prassi.
Nel 2006 gli infortuni che hanno colpito le donne che lavorano a Forlì-Cesena sono stati 3.407 (dato più o meno in linea con quello dei due anni precedenti). Per quanto riguarda le malattie professionali, invece, nel 2006 sono state 356 quelle denunciate dalle donne (un centinaio in più rispetto agli uomini) e per la maggior parte malattie non tabellate (soprattutto tendiniti). E i settori più a rischio sono risultati essere l'agricoltura, i macelli, le lavorazioni agroalimentari e l'industria metalmeccanica.
"Da una prima analisi dei risultati emerge che il numero degli infortuni al femminile sta aumentando, soprattutto per via dell'impiego delle donne in attività che fino a qualche anno fa erano loro precluse", ha detto la direttrice INAIL di Forlì-Cesena Carla Castellucci. "E, anche se non c'è ancora un'omogenea esposizione agli stessi rischi lavorativi degli uomini, le donne dimostrano comunque di essere più attente alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro e più inclini all'uso degli strumenti di prevenzione".

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