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"Sanzioni per chi impiega manodopera irregolare"

di INAIL / Sicurezza sul lavoro

10/02/2009 - È stata approvata dal Parlamento Europeo - nella sua sostanza, anche se il voto formale è stato rimandato di un mese - la relazione di Claudio Fava (Pse) sulle sanzioni per chi impiega manodopera non regolarizzata. Dato che sussiste un accordo di massima con il Consiglio dell'Ue, ovvero l'altro legislatore europeo, un regime comune di sanzioni per gli imprenditori che si affidano a irregolari potrà presto diventare realtà: gli Stati membri dovranno trasporre la direttiva in legislazione nazionale entro il 2011.
Le sanzioni previste saranno sia di carattere amministrativo (multe), sia penali, il cui ammontare o durata saranno stabiliti da ogni Stato membro. Si ricorrerà al penale in quattro casi specifici: recidiva, impiego di un numero consistente di irregolari, impiego di irregolari quando si è al corrente del fatto che siano stati vittime di tratta e, infine, quando vi sono condizioni di lavoro particolarmente dure o degradanti.
Inoltre, gli imprenditori colti in fallo dovranno pagare ai lavoratori sfruttati la differenza tra i salari percepiti e quanto avrebbero percepito se fossero stati pagati come lavoratori regolari, oltre a tutti i contributi non versati nelle casse pubbliche.
La direttiva “sanzioni” fa parte del pacchetto immigrazione proposto nel 2007 dall'allora Commissario europeo Franco Frattini. Le altre componenti del pacchetto sono la direttiva sui rientri forzati e la proposta di una “carta blu” per favorire l'ingresso di lavoratori extracomunitari altamente qualificati. Nei prossimi mesi la Commissione proporrà dei testi legislativi sull'immigrazione legale: uno sui lavoratori stagionali, l'altro sui tirocinanti.

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