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"Incidenti sul lavoro, giustizia da assicurare"

di Italia Oggi, G. Pavich, Giudice del Tribunale di La Spezia / Sicurezza sul lavoro

22/08/2009 - Se è vero che, negli ultimi sette anni, le statistiche dell'Inail parlano di Un trend complessivamente in diminuzione per ciò che riguarda gli incidenti sul lavoro e le relative vittime, tuttavia tale dato (che pure può essere inteso come sintomatico di una crescente sensibilità al problema) parla comunque di ben 874.940 infortuni sul lavoro e 1.120 morti nel 2008 (ossia circa tre decessi al giorno). Un numero decisamente elevato. Dal canto suo, la Settima Commissione del superiore della magistratura, a commento dei dati offerti da un'indagine circa la repressione «qualificata tempestiva» dei reati in tema di sicurezza negli ambienti di lavoro, ha recentemente registrato elementi di disomogeneità organizzativa fra i vari uffici giudiziari e di carenze nel programma ministeriale di rilevazione statistica: dati, questi, che hanno indotto la Commissione a sollecitare all'unanimità adeguate misure organizzative (fra cui la costituzione di gruppi specializzati di magistrati) per garantire che la repressione di tali violazioni abbia luogo con tempestività ed efficacia, e che siano adeguatamente monitorati i casi di omicidio colposo e lesioni colpose da infortunio sul lavoro, in modo da tenerli distinti, nell'ambito delle rilevazioni statistiche, dalle analoghe tipologie di reato verificatesi a causa di incidenti stradali, di colpa medico-professionale o di altre evenienze. Le norme di prevenzione degli infortuni e le relative revisionato rie sono state emendato dal dlgs 109/2009; in precedenza, esse erano recepite in una serie di testi legislativi, molto articolati e complesssi, che in parte risalivano a molti anni addietro (soprattutto agli anni Cinquanta) e in parte risultavano di più recente emanazione. Le norme meccanismi speditivi di possibile adeguamento del datore di lavoro in cui il tempestivo pagamento di una sanzione pecuniaria, previo gli ambienti di lavoro, ha adempimento, entro 60 giorni, alle prescrizioni impartite dal personale ispettivo per le contravvenzioni accertate, ha l'effetto di estinguere il reato. Dall'altro implicano, per i restanti casi un'ampia area di illeciti amministrativi; e, nei casi più gravi, sanzioni penali di tipo per lo più contravvenzionale, come tali soggette notoriamente a termini di prescrizione relativamente brevi e spesso destinati ad esaurirsi nei gradi di giudizio in cui è articolato il processo penale, salvo naturalmente il caso della definizione dei relativi procedimenti con rito alternativo. il che evidenzia anche l'importanza della tempestività dell'intervento repressivo e, quindi, della celebrazione dei processi.

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