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"Imparare dagli errori: la manutenzione di una piattaforma"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
04/02/2016 - Molte attività prevedono l’uso di macchinari più o meno complessi
che sono un importante supporto per l’esecuzione di operazioni
altrimenti impossibili o comunque più pericolose per l’incolumità dei
lavoratori. Ma questi macchinari, che sono da utilizzare in modo sicuro e
da manutenere con regolarità, possono tuttavia nascondere molte insidie
e rischi per coloro che si occupano, in modo improprio o con procedure
errate, degli
interventi di manutenzione.
Torniamo dunque a parlare in “ Imparare dagli errori” dei rischi nella manutenzione delle attrezzature di lavoro, con riferimento ad una
scheda di un infortunio pubblicata sul sito di Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, e correlata alla campagna elvetica “ Visione 250 vite”.
La scheda, dal titolo “
Infortunio mortale durante un intervento di manutenzione”, riguarda il caso di un infortunio mortale avvenuto durante la manutenzione di una piattaforma di lavoro elevabile.
Il caso
Una piattaforma elevabile ha
bisogno di alcuni lavori di manutenzione e, di solito, in azienda è un
lavoratore, un meccanico dipendente in una piccola azienda commerciale, ad
occuparsene e a fare alcuni lavori di manutenzione sulle installazioni tecniche.
La piattaforma “è sollevata e il
meccanico deve pulire e ingrassare alcuni pezzi dell’installazione e
intervenire anche sull’unità idraulica”.
Mentre sta lavorando sull’unità
idraulica, il lavoratore “provoca accidentalmente una perdita. L’olio idraulico
comincia a defluire dall’apertura a una pressione di 60 bar. La piattaforma,
del peso di 1200 kg, si abbassa bruscamente”.
Il lavoratore “non ha alcuna
possibilità di scampo e rimane schiacciato dalla piattaforma”.
Di questo grave incidente ad
esito mortale “le attività nell’azienda a conduzione famigliare ne risentono
anche nei mesi successivi alla tragedia”.
Perché l’incidente è avvenuto?
La scheda di Suva indica che:
- quando il lavoratore ha
iniziato a lavorare, “l’
interruttore di
sicurezza della piattaforma elevabile era disinserito. La piattaforma non
era messa in sicurezza meccanicamente contro il rischio di un abbassamento. Il
dispositivo di appoggio non è stato utilizzato. Il perno di sicurezza per il
bloccaggio del dispositivo meccanico non è stato inserito”;
- “a causa di un intervento
sbagliato sull’unità idraulica un collegamento a vite si rompe. Questo provoca
una perdita di pressione nel sistema idraulico” e a causa di questa
perdita la piattaforma inizia ad
abbassarsi”;
- l’infortunato si “trova nella zona
di pericolo al di sotto della piattaforma e non ha alcuna via di scampo”.
Dunque, riepilogando, i principali
fattori causali dell’infortunio
sono:
- la mancanza di messa in
sicurezza della piattaforma elevabile;
- l’intervento errato e la
perdita di pressione;
- il lavorare in zona di
pericolo.
Prevenzione
Come in tutte le schede di Suva,
per offrire suggerimenti e indicazioni per evitare in futuro questa tipologia
di incidenti sono proposti approfondimenti tratti dai materiali pubblicati da
Suva per la prevenzione. E in questo caso è proposta la lettura del documento “
Otto
regole vitali per i manutentori di macchine e impianti”.
Riportiamo in breve le
otto regole:
1. Pianificazione accurata dei lavori;
2. No alle improvvisazioni;
3. Disattivare e mettere in sicurezza l’impianto;
4. Rendere innocue le energie residue (la regola rilevante
per questo caso!);
5. Evitare i rischi di caduta dall’alto;
6. Solo professionisti per i lavori elettrici;
7. Evitare incendi ed esplosioni;
8. Aria pulita negli spazi ristretti;
Ci soffermiamo dunque in
particolare sulla quarta regola: “
rendiamo
innocue le energie residue negli impianti
”:
- Lavoratore: “dico STOP se mi
accorgo che ci sono energie pericolose (per es. carico non assicurato
sollevato). Sugli impianti in funzione intervengo solo se sono presenti
adeguati dispositivi di sicurezza per l’esercizio particolare (per es. tasto di
consenso);
- Superiore: stabilisco come
mettere in sicurezza le energie pericolose. Autorizzo i lavori sugli impianti
in funzione solo se sono presenti adeguati dispositivi di sicurezza per
l’esercizio particolare”.
Nella scheda di Suva si indica
che le
energie residue possono
essere, ad esempio, “in circuiti pneumatici o idraulici, molle, condensatori,
recipienti o tubature sotto pressione o possono manifestarsi sotto forma di
energia potenziale (per esempio un carico sollevato). Se si lavora su
componenti in movimento di un impianto ci troviamo di fronte a pericoli di
natura meccanica (pericolo di trascinamento o schiacciamento)”.
Al di là delle necessarie
competenze per operare interventi di manutenzione, la scheda indica che è
necessario
addestrare il personale
sui seguenti punti:
-
mettere in sicurezza le energie residue secondo le prescrizioni del
superiore e/o come indicato nel manuale d’uso;
-
dire STOP
se durante la
manutenzione si rilevano energie residue pericolose. Dissiparle o metterle
in sicurezza. In caso di dubbio segnalare il pericolo al superiore;
-
mettere in sicurezza i carichi sollevati in modo che non possano
abbassarsi. Gli stabilizzatori completamente estesi prevengono
l’abbassamento involontario;
-
interventi su macchine in movimento: se la manutenzione viene
effettuata su una macchina in movimento (per es. ricerca guasti, lavori di
aggiustaggio) utilizzare sempre i dispositivi di sicurezza per l’esercizio
particolare”.
Ricordiamo inoltre che Suva ha
pubblicato anche una lista
di controllo sulla
manutenzione in
sicurezza di macchine e impianti.
Nella lista si ricorda, ad
esempio, che in sede di
pianificazione dei lavori:
- devono essere identificati i pericoli legati alle
macchine, agli impianti e all’ambiente di lavoro e devono essere adottate le
necessarie misure di prevenzione;
- si deve tener conto di quanto è riportato nella
documentazione tecnica (istruzioni per l’uso).
Inoltre:
- “il personale è qualificato
e istruito sugli interventi da svolgere?
- è stato chiarito chi deve eseguire quali lavori”? Ad
esempio con riferimento ai compiti dell’operatore macchina in rapporto ai compiti
del manutentore...
Il documento si sofferma anche sull’utilità di designare un
responsabile “la cui funzione è assicurare il coordinamento tra tutti i
soggetti coinvolti nei lavori (personale manutentore interno ed esterno
all’azienda, reparto produzione)”.
E riguardo all’importanza di
rendere innocue le energie
residue:
- “ci si accerta sempre quali
energie sono residue o immagazzinate dopo il disinserimento dell’impianto? Ad
esempio energie idrauliche e pneumatiche, molle in tensione, carichi sollevati,
...
- si dispone di strumenti con i
quali e possibile mettere in sicurezza le energie residue o immagazzinate e i
dipendenti sanno come utilizzarli”?
- riguardo ai lavori su macchine
o impianti in moto, “le macchine sono dotate di adeguati dispositivi di
protezione per quelle attività come la regolazione, la pulizia e l’eliminazione
guasti? Ad esempio ripari, dispositivi per l’esercizio particolare come tasti
di consenso, comandi a impulsi, comandi a due mani”, ...
Concludiamo ricordando anche una
scheda sulla
gestione dei rischi relativi
alle attività di manutenzione, contenuta nelle
Linee d’Indirizzo per
l’implementazione dei Sistemi di gestione per la salute e sicurezza Sgsl-Gatef
(Gas, Acqua, Teleriscaldamento, Elettricità, Servizi funerari)
approvate in Italia dall’Inail.
Queste le
azioni idonee per
una gestione efficace dei rischi connessi alle attività di manutenzione:
1. Identificare sistematicamente i pericoli e i rischi presenti nelle attività
di manutenzione, ordinaria e straordinaria, prendendo in considerazione: i
rischi legati alle attività di manutenzione ordinaria, e straordinaria, di
mezzi, macchine, impianti, attrezzature, e ambienti di lavoro, ivi compresi i
rischi da interferenze tra lavorazioni contigue e/o contemporanee; le modalità
di intervento e la presenza di procedure operative; le situazioni anomale
verificatesi o che potrebbero verificarsi (con riferimento a procedure
operative, dispositivi di protezione collettivi e/o individuali);
2. Assegnare ai rischi individuati un ordine di priorità in funzione
della specificità del contesto lavorativo e definire le relative priorità di
intervento;
3. Identificare le misure atte a prevenire, eliminare e/o mitigare i
rischi;
4. Verificare l’idoneità tecnico-professionale del personale incaricato;
5. Individuare gli indicatori di prestazione;
6. Individuare le risorse umane, strumentali ed economiche per attuare
le misure di cui sopra;
7. Implementare le misure stabilite e mettere in atto un efficace
controllo operativo;
8. Erogare formazione e addestramento specifico per l’applicazione
delle procedure di manutenzione”.
N.B.: Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nei documenti di
Suva riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati possono comunque essere
utili per tutti i lavoratori.
Suva, “ Infortunio mortale durante
un intervento di manutenzione”, dinamica di un incidente correlata alla
campagna elvetica “Visione 250 vite” (formato PDF, 856 kB).
Suva, “ Otto regole vitali per i manutentori di macchine e impianti.
Vademecum” (formato PDF, 1.09 MB).
Tiziano Menduto
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