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"La futura ISO 45001 favorirà un’efficace prevenzione dei rischi?"
fonte www.puntosicuro.it / Qualità ISO
12/04/2016 - Sono ormai diversi mesi che il nostro giornale segue l’evoluzione
dei lavori all’ISO (International Organization for Standardization) per
la l’elaborazione della
ISO 45001, una nuova norma sui sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro che arriverà a sostituire il noto Standard BS OHSAS 18001 «Occupational
Health and Safety Management Sustems – Requirements» (ricordiamo che
con BS si intende “British Standard”). Uno standard, quello britannico,
che – citato anche nell’articolo 30 del nostro Testo Unico in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs.
81/2008) - in Italia ha assunto rilievo e conseguente diffusione.
Ed è evidente che, come ricorda l’UNI, in un mondo dove più di 2,3
milioni di persone muoiono ogni anno per infortuni o malattie
professionali, l’elaborazione di una nuova norma tecnica internazionalesui sistemi di gestione sia un momento non solo molto importante, ma anche delicato.
La futura ISO 45001, per quanto ispirata
dalla OHSAS
18001, porterà le aziende ad una più efficace gestione della salute e
sicurezza?
Potrà migliorare l’attuale tutela
dei lavoratori? Riuscirà a integrarsi
meglio con le norme su ambiente ( ISO 14001) e qualità ( ISO 9001)
e sarà effettivamente e facilmente utilizzata – stiamo parlando di una norma
volontaria – dalle aziende?
Ad accennare a qualche
preoccupazione riguardo l’esito dei lavori
all’ISO è una nota scritta nel mese di marzo dai nostri tre sindacati più
rappresentativi (
Cgil,
Cisl e
Uil) e rivolta a ministri, dirigenti del Ministero del Lavoro,
presidenti INAIL e UNI e alla delegazione UNI presso l’ISO.
Una lettera che esprime la
posizione comune dei sindacati sulla
ISO/DIS
45001, una ISO/DIS (DIS - Draft International Standard) che sembrerebbe
finalizzata “
maggiormente alla Certificazione e l'autoregolamentazione, piuttosto
che ad una efficace prevenzione dei rischi”.
Inoltre l’analisi di Cgil, Cisl e
Uil – che secondo la nota confederale sarebbe confermata anche dall’International
Labour Organization (ILO) e dalla Confederazione Europea dei Sindacati (CES) - indica
che la norma “
contiene alcune
importanti lacune”.
Ad esempio con riferimento alla
mancanza, nella versione dei testi analizzati dai sindacati, di una sufficiente
attenzione al
ruolo della partecipazione
dei lavoratori e dei Rappresentanti nella gestione della sicurezza
aziendale.
Posizione che tra l’altro era parzialmente
emersa anche da alcune dichiarazioni di Antonio Terracina della Contarp
dell’INAIL (riportata in una notizia dell’UNI) che rilevava essere ancora in via di
definizione, nei lavori per arrivare alla ISO 45001, “
la parte dedicata al coinvolgimento ed alla partecipazione
dei lavoratori e dei loro rappresentanti, aspetto questo di grande
rilevanza per una efficace e paritetica gestione della salute e sicurezza in
azienda”.
Tuttavia la critica dei sindacati
si sofferma anche su altri aspetti che vi invitiamo a leggere nel documento che
riportiamo integralmente.
Documento che speriamo, in
conclusione, sia utile ad un miglioramento/affinamento della futura ISO 45001.
Ricordiamo a questo proposito che
si terrà a Roma il prossimo
18 aprile
una riunione, organizzata dall’UNI, proprio per raccogliere e rispondere ai
vari appunti e proposte relative alla ISO/DIS 45001.
Oggetto:
Posizione di CGIL, CISL, UIL su
ISO/DIS 45001.
Le
scriventi OO.SS. in merito alla bozza di norma ISO/DIS 45001, in via di
approvazione, riguardante i sistemi di gestione per la Salute e la Sicurezza
sul Lavoro, puntualizzano quanto segue.
Com’è
noto, da più di due anni si è aperto il tavolo all’ISO per la redazione di
una norma volontaria certificabile sui sistemi di gestione della salute e
sicurezza sul lavoro, la ISO/DIS 45001. Si tratta di una norma di rilevante
impatto che punta a sostituire la ben nota OHSAS 18001, che in Italia ha
assunto un grande rilievo (presente anche nel D.Lgs 81/08) e sia per l’ampio
numero di certificazioni di questo modello rilasciate nel nostro Paese, tale
da porlo tra i primi.
Quindi
si ritiene di particolare importanza che la norma in via di approvazione sia
condivisibile nei principi, coerente con le finalità della prevenzione
espresse a livello mondiale ed europeo e supporti effettivamente le imprese
nel realizzare la tutela della salute e sicurezza per tutti coloro che vi
lavorano.
Tutte
le norme, vincolanti e volontarie, devono avere come obiettivo principale la
tutela della Salute e la Sicurezza sul Lavoro, puntando costantemente nel
tempo a ridurre gli infortuni ed incidenti sul lavoro. Così, anche le norme
che regolamentano i sistemi di gestione SSL devono rispettare questi principi
inderogabili.
La
norma ISO/DIS 45001 sulla base della nostra analisi (confermata anche dalla
CES e dall’ILO) contiene alcune importanti lacune che rischiano di non
cogliere in pieno questi indirizzi.
Per
un corretto sistema di gestione SSL, per una attenta analisi delle varie
situazioni aziendali, la partecipazione dei Lavoratori e dei loro
Rappresentanti è un elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi
prefissati. Elemento centrale e principio fondamentale introdotto dalla
direttiva quadro 89/391/CEE.
Nei
testi che sono stati posti alla approvazione, questo aspetto non è tenuto in
debita considerazione, così come gli aspetti di informazione e formazione dei
lavoratori e la programmazione condivisa con i loro rappresentanti, e la
salute e sicurezza sul lavoro, come noto, è un diritto fondamentale di tutte
le lavoratrici e i lavoratori.
Un
altro aspetto importante è che la norma deve affermare in modo chiaro ed
inequivocabile che l’organizzazione aziendale che richiede la certificazione
deve primariamente impegnarsi a rispettare le Leggi ed i Regolamenti varati o
recepiti nel Paese dove opera.
Inoltre
:
- un Sistema di Gestione non dovrebbe
sostituire la valutazione del rischio, né deve modificare l'approccio basato
sulla prevenzione dei rischi realizzata attraverso la consultazione e il
Dialogo Sociale;
- i
Sistemi di Gestione strutturati come prevede la ISO/DIS 45001 sono finalizzati
maggiormente alla Certificazione e l'autoregolamentazione, piuttosto che ad
una efficace prevenzione dei rischi;
- i
Sistemi di Gestione richiedono alle organizzazioni di definire ed
implementare processi (verificabili), ma senza specificare gli obiettivi
sostanziali per realizzare maggiore salute e sicurezza sul lavoro, portando a
concentrarsi più sui processi piuttosto che sui risultati.
Inoltre
la norma ISO/DIS 45001 non rispetta adeguatamente i principi fondamentali di
standard di lavoro internazionali dell'OIL (ILO) nel campo della salute e
sicurezza sul lavoro.
A
tal riguardo, condividiamo la posizione della CES a favore di alcune
osservazioni presentate dall'OIL sul progetto di norma, qui in breve
riportate :
- "la
norma ISO/DIS 45001 non rispetta il principio di base minimo di un sistema di
gestione della salute e sicurezza sul lavoro efficace che è la conformità
dell'organizzazione con le leggi nazionali, regolamenti e altri requisiti di
legge."
- "la
norma ISO/DIS 45001 non riconosce pienamente l'importanza dei Rappresentanti
dei Lavoratori per la Sicurezza a tutti i livelli, in termini di
partecipazione e consultazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
"
Sulla
base di queste considerazioni, visto l'approssimarsi della data di scadenza
per il voto finale (prevista per il prossimo 12 Maggio 2016), chiediamo
all'UNI, ovviamente dopo il confronto con i soggetti interessati in
indirizzo, di non approvare l'attuale testo della ISO/DIS 45001, prevedendo
di poter introdurre ulteriori modifiche che possano andare nella direzione di
una sempre maggior tutela sui luoghi di lavoro e di una conferma del modello
europeo e italiano di prevenzione partecipata.
(...)
CGIL-CISL-UIL, “ Posizione di
CGIL, CISL, UIL su ISO/DIS 45001”, documento presentato il 18 marzo 2016 (formato
PDF, 155 kB).
Tiziano Menduto
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