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"Efsa, domani conferenza euro-mediterranea a Parma"
fonte Lungoparma.it / Sicurezza alimentare
05/06/2007 - 05/06/2007 - Una Conferenza euro-mediterranea delle diverse autorità di sicurezza alimentare, insieme a produttori e distributori, è stata organizzata domani e il 6 giugno a Parma dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e dal Centro internazionale per gli alti studi agronomici mediterranei, il Ciheam di Parigi. Si tratta di un primo confronto, anche scientifico, che punta ad aprire nell'intera area mediterranea relazioni stabili di lavoro nel settore della sicurezza alimentare.
La conferenza "Identità, qualità e sicurezza dei prodotti alimentari del Mediterraneo" metterà l'accento sul sistema di sicurezza e insieme sull'importanza della cooperazione e del dialogo tra produttori, consumatori e distributori da una parte e le istituzioni europee e nazionali dall'altra, anche per identificare le più adeguare strategie di sicurezza alimentare. Un parere scientifico pubblicato dall'Efsa ai primi di maggio pone un esempio tra i problemi da affrontare nell'area, descrivendo i rischi per i Paesi Ue rappresentati dal parassita noto come 'mosca della frutta' (Bactrocera zonata), che le autorità spagnole hanno individuato in alcune partite di agrumi provenienti dall'Egitto.
In quell'occasione l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha confermato il parere degli esperti spagnoli, secondo i quali l'introduzione del parassita, attualmente non presente nell'Unione europea, rappresenterebbe una grave minaccia per la produzione di frutta nella regione del Mediterraneo. Per questo si suggerisce alle autorità Ue di valutare l'opportunità di misure di controllo.
Questa 'mosca' infesta i frutti maturi (pesca, mango e guava, ma non solo) rendendoli immangiabili. L'obiettivo della conferenza è duplice: da una parte presentare i numerosi attestati di qualità e identità dei prodotti agricoli e alimentari dell'area mediterranea e dall'altra discutere le politiche e le misure tecniche in grado di rispondere alle sfide che il cibo mediterraneo pone. Se l'Efsa non ha competenze per la qualità delle produzioni, interviene però nel rapporto tra qualità e sicurezza: l'Unione europea promuove infatti un alto livello di sicurezza alimentare, benessere animale e salute delle piante, con politiche di controllo dal campo alla tavola e adeguati monitoraggi sul mercato interno. E, di fatto, vorrebbe analoghe sicurezza sui prodotti che importa: 'la sicurezza non ha barriere geografiche', si commenta all'Efsa.
Il centro studi Ciheam, con cui l'Efsa ha organizzato una conferenza che ospita tra i relatori anche esperti di Egitto e Tunisia, è una organizzazione intergovernativa al quale partecipano attualmente 13 Paesi del bacino Mediterraneo: Albania, Algeria, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Spagna, Tunisia e Turchia. Oltre al segretariato di Parigi, opera anche in quattro istituti agronomici mediterranei a Bari, Chania, Montpellier e Saragozza
La conferenza "Identità, qualità e sicurezza dei prodotti alimentari del Mediterraneo" metterà l'accento sul sistema di sicurezza e insieme sull'importanza della cooperazione e del dialogo tra produttori, consumatori e distributori da una parte e le istituzioni europee e nazionali dall'altra, anche per identificare le più adeguare strategie di sicurezza alimentare. Un parere scientifico pubblicato dall'Efsa ai primi di maggio pone un esempio tra i problemi da affrontare nell'area, descrivendo i rischi per i Paesi Ue rappresentati dal parassita noto come 'mosca della frutta' (Bactrocera zonata), che le autorità spagnole hanno individuato in alcune partite di agrumi provenienti dall'Egitto.
In quell'occasione l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha confermato il parere degli esperti spagnoli, secondo i quali l'introduzione del parassita, attualmente non presente nell'Unione europea, rappresenterebbe una grave minaccia per la produzione di frutta nella regione del Mediterraneo. Per questo si suggerisce alle autorità Ue di valutare l'opportunità di misure di controllo.
Questa 'mosca' infesta i frutti maturi (pesca, mango e guava, ma non solo) rendendoli immangiabili. L'obiettivo della conferenza è duplice: da una parte presentare i numerosi attestati di qualità e identità dei prodotti agricoli e alimentari dell'area mediterranea e dall'altra discutere le politiche e le misure tecniche in grado di rispondere alle sfide che il cibo mediterraneo pone. Se l'Efsa non ha competenze per la qualità delle produzioni, interviene però nel rapporto tra qualità e sicurezza: l'Unione europea promuove infatti un alto livello di sicurezza alimentare, benessere animale e salute delle piante, con politiche di controllo dal campo alla tavola e adeguati monitoraggi sul mercato interno. E, di fatto, vorrebbe analoghe sicurezza sui prodotti che importa: 'la sicurezza non ha barriere geografiche', si commenta all'Efsa.
Il centro studi Ciheam, con cui l'Efsa ha organizzato una conferenza che ospita tra i relatori anche esperti di Egitto e Tunisia, è una organizzazione intergovernativa al quale partecipano attualmente 13 Paesi del bacino Mediterraneo: Albania, Algeria, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Spagna, Tunisia e Turchia. Oltre al segretariato di Parigi, opera anche in quattro istituti agronomici mediterranei a Bari, Chania, Montpellier e Saragozza
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