20/02/2009 - Al fine di assicurare un elevato livello di tutela dei consumatori finali in tutti i prodotti commercializzati in Italia, l’etichettatura dei prodotti alimentari, nei casi in cui l’omissione di tale indicazione possa indurre in errore il consumatore o la provenienza del prodotto alimentare, deve riportare l’indicazione del luogo di origine o provenienza». Rieccola finalmente: la versione definitiva della norma che ripristina l’obbligo di etichettatura generalizzata dei prodotti agroalimentari. E’ contenuta nel disegno di legge per la competitività del settore, a cui oggi il consiglio dei ministri darà l’imprimatur definitivo, dopo aver incassato sul testo l’avallo della conferenza stato-regioni. Ma prima di riproporre l’etichettatura generalizzata d’origine, il ddl cancella definitivamente le disposizioni che la legge 204/2004 fissa proprio sull’etichettatura di alcuni prodotti (art. 1-bis). Il motivo? Sciogliere ogni ombra residua tra governo italiano e commissione europea in relazione alla presunta illegittimità di tali norme, più volte contestata da Bruxelles. (con nota prot. n. AGR027191 del 13 agosto 2006 della direzione generale agricoltura e sviluppo rurale della commissione Ue). Subito dopo, però, il ddl rilancia, tentando di convincere Bruxelles che avere un’etichetta d’origine generalizzata sugli alimenti è utile...

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