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"Piano casa: in Puglia regole più severe"
fonte La Gazzetta del Mezzogiorno, M. Scagliarini / Edilizia
17/04/2009 - BARI - Qualità e tutela del paesaggio con pochissimi ampliamenti: il piano casa della Puglia lascerà a bocca asciutta molti appetiti edilizi. Nel testo che sarà predisposto dall’assessore regionale Angela Barbanente ci saranno vincoli più stringenti rispetto a quelli nazionali, ma allo stesso tempo anche maglie molto più larghe per alcune operazioni di demolizione e ricostruzione. Nel caso degli ampliamenti la norma quadro nazionale si circonderà di molti paletti (fino al 20% di nuove cubature per le abitazioni mono o bifamiliari fino a 1.000 metri cubi). Il limite massimo di ampliamento, 200 metri cubi, non sarà incrementato in sede regionale, anzi saranno previsti - spiega la Barbanente - «criteri stringenti di qualità». E soprattutto, saranno individuati «territori esclusi», nei quali non sarà consentito alcun ampliamento: oltre ai centri storici, anche le zone di pregio paesaggistico, le aree tutelate e quelle a rischio idrogeologico. Significa impedire qualunque intervento in deroga su buona parte delle seconde case, che in Puglia sorgono quasi sempre (vedi Rosamarina o Castellaneta Marina) in aree sottoposte a tutela. Lo stesso discorso varrà anche per le sopraelevazioni: «Senza garanzie dal punto di vista tecnico - dice la Barbanente - si rischia di mettere a repentaglio l’incolumità delle persone». Il disegno di legge regionale conterrà anche in questo caso una serie di limiti specifici, in particolare richiamerà al rispetto delle disposizioni in materia di distanze tra fabbricati: un paletto che si aggiunge a quelli previsti in sede nazionale, che legano invece gli interventi al rispetto delle normative antisismiche. Discorso più articolato per gli interventi di demolizione e ricostruzione, per i quali l’accordo con il governo prevede bonus fino al 35% della cubatura e si limita alle costruzioni residenziali.
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