16/06/2009 - Depurazione. Di questo si occupa la Ciem s.r.l. che aveva vinto di recente l'appalto per il depuratore consortile di Riva Ligure. Ieri per la prima volta gli operai stavano lavorando alla manutenzione dell'impianto principale del consorzio, praticamente alla foce del torrente Argentina. Si tratta di svuotare la vasca (aperta) con una pompa idraulica e ripulire l'impianto dalle incrostazioni. «È un passaggio semplice e che normalmente non presenta rischi» sono convinti Giuseppe Iemma e il suo vecchio amico Luciano Cosco, anche lui esperto di depurazioni e a capo della Aiga, società consortile che si occupa degli impianti di Ventimiglia. Eppure ieri qualcosa è successo. «Erano in corso i lavori a bordo vasca» racconta Mohamed Abidi, un marocchino di 38 anni che lavora per la Ciem srl, unico testimone della sciagura. « Francesco Mercurio, detto Franco, è sceso di qualche scalino per spostare la pompa idraulica che non funzionava bene e si è sentito male, è caduto. Gianfranco, l’altro operaio morto, ha fatto la stessa cosa: tre gradini nel tentativo di aiutare il cognato ed è caduto anche lui. Ho lanciato il salvagente e poi sono corso a chiedere aiuto». «Tutt'al più c'è puzza, non ci sono esalazioni mortali in quelle condizioni - ripete a se stesso Luciano Cosco -. Mettiamo pure che il primo uomo abbia avuto un malore di suo. E il secondo? lo sono convinto, da tecnico, che lì dentro sia arrivato qualche scarico di materiale tossico attraverso le fognature». Lo dirà anche alla magistratura, se sarà interrogato. Il pubblico ministero di Sanremo Francesco Pescetto ha sequestrato l'impianto, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti ma forse firmerà già oggi i primi avvisi di garanzia Fra gli indagati possibili anche lei, Antonella Mercurio, come titolare di un'azienda che da ieri maledice, e moglie di Gianfranco e sorella di Francesco, i due operai morti.

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