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"Certificazioni: ora anche per l'olio"
fonte Il Tempo / Normativa
16/07/2009 - Un nuovo regolamento europeo ha stabilito che anche l'olio extravergine di oliva dovrà avere un' etichetta contenente l'indicazione di provenienza; questo prodotto tipicamente "made in Italy" si aggiunge quindi agli altri alimenti con la "targa" come le carni bovine, la frutta e la verdura, il pesce, il latte fresco pastorizzato, le ova (la provenienza è un codice stampato sulla confezione e a volte anche sul guscio), il miele, la passata di pomodoro e, almeno fino al prossimo 31 dicembre, il pollame. Per quanto riguarda gli altri cibi, le indicazioni sulla provenienza non sono obbligatorie: il regolamento europeo ha lo scopo di offrire ai consumatori uno strumento di valutazione trasparente, che favorisca la scelta consapevole di prodotti con un buon rapporto qualità-prezzo. Ad oggi, l'olio è certificato dalla denominazione di origine protetta (DOP) o a indicazione geografica protetta (IGP): nel primo caso sia le olive che il frantoio si trovano in una zona specifica, nel secondo si viene informati su dove sono state raccolte le olive, ma il frantoio può non essere nella stessa area. Secondo un'indagine dell'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, nelle catene della grande distribuzione questi prodotti rappresentano solo il 10 per cento dell'assortimento e costano in media il doppio rispetto agli oli senza certificazioni di origine.
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