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"Virus, vaccinazione di massa per i giovani"

fonte La Repubblica, C.Pasolini / Salute

23/07/2009 - ROMA - Ventiquattro milioni di italiani saranno vaccinati entro febbraio e per la prima volta schiere di giovani. Lo ha annunciato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi illustrando in Parlamento il piano di attacco contro l’influenza A. Un primo gruppo di 8,6 milioni di persone sarà vaccinato entro dicembre. Sono i soggetti a rischio come gli anziani ma soprattutto medici, infermieri, il personale sanitario che dovrà curare gli ammalati, fronteggiare la pandemia qualora si presenti in forze. Poi a partire da gennaio toccherà ai bambini, ai giovani, 15,4 milioni di italiani tra i 2 e i 27 anni, perché, ha spiegato Sacconi, «sono quelli maggiormente suscettibili all’infezione, e quindi serbatoi di diffusione». Ma non ci sarà nessun obbligo di vaccinarsi, neanche per le persone più esposte. La cura sarà altamente consigliata ma spontanea. Un ciclo di vaccino è composto da due dosi e verranno quindi acquistate 48 milioni di confezioni. Una spesa tutta a carico del governo: il trattamento sarà gratuito e somministrato attraverso le Asl, gli ospedali e altre strutture territoriali. Ma nessun vaccino verrà distribuito in farmacia. E al vaccino che ancora non c’è, ma che dovrebbe arrivare entro ottobre, stanno lavorando diverse case farmaceutiche in tutto il mondo. A dare il via ai test l’Australia, uno dei Paesi più colpiti dal virus H1N1 con oltre 14.700 contagi e 41 vittime all’attivo, dove due aziende biotecnologiche hanno iniziato le sperimentazioni su 540 volontari. Le previsioni sulla diffusione del virus non sono buone, come ha sottolineato ieri il commissario europeo Vassiliou in vista di un vertice straordinario dei ministri europei della sanità sull’influenza programmato ad ottobre: «Ci aspettiamo un aumento dei casi durante l’estate a causa dei movimenti turistici, l’arrivo della febbre stagionale in autunno aggiunta alla pandemia comporterà l’accelerazione del ritmo di propagazione del virus A H1N1 e un incremento del tasso di mortalità».Ma torniamo al question time in Parlamento di ieri che è stato l’occasione per chiarire la situazione, per dare cifre reali sulla portata dell’influenza nel nostro paese. Al momento, secondo i dati del ministero, in Italia sono stati registrati 320 casi, di cui solo 4 non legati a viaggi all’estero e quindi avvenuti per contagio interno. «Pochi rispetto alla Gran Bretagna che ne ha oltre 10mila dei 17mila europei», ha commentato il ministro che prevede un aumento dei casi nel nostro paese anche se «ciò non desta preoccupazione: sia perché questo nuovo virus è responsabile di una sintomatologia più leggera dell’influenza stagionale, sia perché abbiamo una rete di servizi di sanità pubblica in grado di condurre tempestive indagini sui casi sospetti e confermati». A chi ha paura, a chi non sa se rinunciare a viaggi di vacanze e lavoro, Sacconi ricorda che l’Oms non ha raccomandato la chiusura delle frontiere né lo screening delle persone in uscita perché «queste misure hanno uno scarso impatto sulla diffusione dell’infezione, ma ha posto invece maggiore attenzione sulla sorveglianza e sulla corretta gestione dei casi». Intanto diciassette studenti italiani sono stati messi in isolamento a Rueil-Malmaison, a ovest di Parigi, dopo aver contratto il virus. «Nessun caso desta particolare preoccupazione», ha detto Juan Vinas, medico del dipartimento sanitario. I ragazzi dovranno rimanere in isolamento per otto giorni prima di poter rientrare |a casa.

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