29/08/2009 - Parassiti e muffe pericolose per la salute sono stati trovati dai carabinieri del Nas (Nucleo anti sofisticazioni) nel corso di un blitz in un laboratorio cinese: i militari ne hanno sequestrate ben 11 tonnellate, denunciando il titolare del magazzino. Il sequestro è avvenuto nell'ambito di un controllo diretto a garantire la sicurezza alimentare nel periodo estivo. I semi di soia di origine cinese, hanno accertato i carabinieri, erano invasi da parassiti e muffe e per questo sono stati apposti i sigilli al laboratorio di lavorazione, risultato tra l'altro in pessime condizioni strutturali. Il cittadino cinese, residente a Napoli, è stato denunciato all'autorità giudiziaria. Le undici tonnellate una quantità enorme erano destinate ai negozi al dettaglio di Roma e dell'intera regione. I carabinieri del Nas, guidati dal capitano Marco Datti, hanno accertato che moltissimi rivenditori cinesi, e anche qualche italiano, si rifornivano presso il magazzino. Il parassita che ha attaccato gli alimenti è la "Plodia Interpunctella". Il livello di pericolosità è basso, ma comunque, fanno notare gli uomini dell'Arma, si tratta pur sempre di alimenti avariati. Non è la prima volta che il Nas punta i riflettori sul mondo del commercio cinese. E non è la prima volta che emergono irregolarità non rispetto delle più elementari norme igieniche. «I controlli in diversi ristoranti afferma un ufficiale spesso continuano a dare esiti preoccupanti sotto il profilo dell'igiene. Sarebbe nell'interesse di tutto il settore un'autoregolamentazione per il rispetto delle regole».

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