15/09/2009 - Il Garante per la privacy ha stabilito che gli accessi non autorizzati devono essere tempestivamente comunicati al titolare del conto. In altre parole, l'istituto bancario deve proteggere i dati della clientela dando immediata notizia di eventuali accessi ingiustificati, anche se effettuati da propri dipendenti. L'Autorità è giunta a tale provvedimento a seguito di un episodio che ha visto coinvolti una donna e il suo ex marito che, durante la causa di separazione, era riuscito ad avere accesso ai dati bancari della coniuge. A seguito di ciò, l’Autorità ha prescritto al gruppo bancario di adottare misure di sicurezza idonee a garantire la scrupolosa vigilanza sull’operato degli incaricati, e di sensibilizzare i funzionari al rigoroso rispetto delle norme sulla privacy attraverso una intensa e mirata attività di formazione. Non solo: è stato stabilito che la banca, una volta acquisita la conoscenza di accessi non autorizzati ai dati della clientela, inclusi quelli eventualmente effettuati dai suoi dipendenti, è tenuta a comunicarlo tempestivamente agli interessati.

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