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"Allarme influenza A, esperti nelle scuole. Tre bambini sono in terapia intensiva"
fonte Corriere della sera / Salute
30/10/2009 - ROMA - Assenze sempre più numerose, classi decimate, allarme tra genitori e insegnanti. E otto nuovi casi, di cui tre già accertati e quattro in attesa di verifiche: sono tutti bambini ricoverati al Policlinico Umberto I. Tra questi, tre bambini tra gli 8 e i 10 anni sono ricoverati in terapia intensiva dopo aver contratto il virus dell’influenza A. Per tutti i ragazzini, i sintomi sono potenzialmente riconducibili alla nuova influenza A. Più grave solo uno - spiegano dall'ospedale capitolino - mentre un altro è già stato dimesso . Dei 7 rimanenti - riferisce il bollettino medico - tre,> affetti da tetraplegia spastica, sono positivi all'H1N1» e uno di questi è «grave». Un bimbo di 3 anni che si trova presso l'Osservazione breve «è in netto miglioramento». Ci sono poi «3 casi sospetti, clinicamente dubbi, di cui si aspetta la conferma della positivitá» da parte dei laboratori del Policlinico Gemelli. Smetita l'iondiscrezione sul ricovero di un'anziana donna in gravi condizioni: «Non ci sono al momento altri casi». Se il picco della «suina» è previsto a fine novembre, forme da raffreddamento e un mucchio di altri virus hanno già ampiamente segnalato la loro presenza con febbre, tosse e mal di gola. In due giorni, allo scientifico Newton si è passati da una situazione tranquilla a classi dimezzate. «E’ un andamento difficile da decifrare spiega il preside Mario Rusconi - anche altre scuole vengono colpite improvvisamente da ondate di influenza e poi in una settimana la situazione migliora ». All’istituto Bajocco nella zona Casalotti, sotto tiro soprattutto la succursale con circa il 40% di bambini assenti mentre alla De Andrè di Monteverde, sono in corso accertamenti su un presunto caso di sindrome da influenza A-h1n1. All’elementare Ugo Bartolomei di via Asmara nel quartiere Africano, circa il 20% dei bambini è a casa con la febbre mentre alla Mazzini, vicino a corso Trieste, su 75 insegnanti, dieci sono a casa. Va meglio ala media «Viscontino» di via IV novembre: «Siamo nella norma, come tutti gli anni - spiega la vicepreside Bruna Piccirilli certo, bombardati da notizie da panico e al primo starnuto si è portati a mettersi a letto». Timori e preoccupazioni non tanto campate in aria se la direzione scolastica regionale ha deciso di istituire un pool di esperti che serva da interfaccia con le Asl per i momenti di emergenza. «Nelle ultime settimane abbiamo registrato un aumento delle scuole che ci contattano per avere indicazioni su cosa fare in caso di pandemia, ma anche sul fronte della prevenzione - precisa Fausto Ferrara, dirigente dell’ex provveditorato così abbiamo pensato di creare un gruppo di persone che per un periodo si dedichi esclusivamente a questo tipo di 'orientamento' ». Prevenzione, ma anche vigilanza, da parte delle Asl per controllare che i presidi seguano le norme igieniche prescritte. «Proprio ieri abbiamo avuto la visita degli ispettori racconta una professoressa dell’ istituto Dalla Chiesa all’Eur ma hanno trovato tutto in ordine: gel disinfettante e rotoli di carta in quantità. Un altro costo che pesa sulle spalle delle famiglie». L’alto numero di bambini colpiti dalla «suina», per i medici dell’Umberto I, «è il segno che l’epidemia si sta diffondendo e il picco potrebbe esserci, come previsto, nel mese di novembre ». Su disposiizone della Regione scatta oggi il potenziamento di posti letto nelle terapie intensive dei reparti di pediatria negli ospedali Policlinico Umberto I, Bambino Gesù, Fatebenefratelli e Tor Vergata.
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