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"«Fermare il virus prima che muti»"

fonte Il Corriere della sera, M. De Bac / Salute

06/11/2009 - ROMA — Impedire che il vi­rus nel prendere il largo senza controllo si mescoli con quello dell’aviaria (H5N1) ed esca dal­la «ricombinazione» più forte e pericoloso. Un allarme contenu­to nei bollettini dell’Organizza­zione mondiale della sanità e ri­lanciato dal viceministro del Welfare, Ferruccio Fazio, in visi­ta al Cotugno di Napoli e poi in Parlamento per un’informativa a Camera e Senato: «Se avvenis­se, il rischio per noi sarebbe grande. La mortalità salirebbe al 30-50%. Attualmente invece siamo fermi sullo 0,002%, mol­to bassa, inferiore a quella di una influenza di stagione». La mutazione è un’evenienza dietro l’angolo quando è in cir­colazione un agente patogeno nuovo. Finora però l’H1N1 non ha mostrato segnali di variazio­ne. SORVEGLIANZA - «Sembra molto stabile, non è stato osservato nulla di allar­mante », tranquillizza il responsabile della ri­cerca presso i Centri Europei per il control­lo delle malattie, Johan Gieseke. Per sventare l’avvio di una eventua­le mutazione, è attiva una rete di sorveglian­za alla quale partecipa anche l’Italia: «Per ora il virus pandemico appare fragile, tan­to che basta una passata di sa­pone per ucciderlo. Ma non pos­siamo escludere un cambia­mento brusco. Dunque bisogna evitare che si creino le condizio­ni », avverte Antonina Dolei, se­gretario della Società italiana di virologia. In Italia i morti per influenza A sono saliti a 26. Ieri alla lista si sono aggiunti un uomo di 42 anni, ricoverato a Campobasso, gravemente obeso, e una ragaz­zina di 13 anni a Desio, affetta da una malattia rara che com­porta gravi problemi respirato­ri. Dunque altre vittime in con­dizioni di salute già molto pre­carie, come Chantal Carleo, 18 anni, e il tecnico di radiologia Maurizio Scavizzi, 58 anni, de­ceduti rispettivamente al Bam­bin Gesù e allo Spallanzani. Le loro famiglie hanno presentato un esposto ritenendo che non siano stati opportunamente protetti dall’infezione. La Procu­ra di Roma ha aperto un’inchie­sta per omicidio colposo. L’ultimo bilancio del ministe­ro del Welfare elenca «25 deces­si legati con certezza al virus A/H1N1. Tutti i pazienti, tranne uno, presentavano gravi patolo­gie ». Persone che avrebbero ri­schiato anche se colpite da un altro virus. Ben 124 i ricoveri in reparti ospedalieri ad alta spe­cializzazione (rianimazione) e con assistenza respiratoria. Colpiti soprattutto i giovani. SCUOLE VUOTE - Un bambino ogni trenta tra 5 e 14 anni è a casa per malattia. Gli italiani influenzati dall’ini­zio della pandemia, comparsa ad ottobre, sono circa 540 mila. La curva dei casi si sta rapida­mente innalzando e toccherà l’apice poco prima di Natale tan­to che in Veneto si sta ipotizzan­do la chiusura anticipata di cer­te scuole. La Regione con la massima incidenza è la Campa­nia. Entro la prossima settima­na verrà completata la terza fa­se di distribuzione dei vaccini. La profilassi viene offerta a ope­ratori dei servizi essenziali, per­sone con malattie croniche (i dermatologi ospedalieri del­l’Adoi, riuniti ieri in congresso, la consigliano ai malati di pso­riasi), alle donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza e ai bambini: «Vaccineremo i gio­vani anche dopo che la pande­mia avrà toccato l’apice», ha detto Fazio. Entro novembre sa­ranno immunizzati 5 milioni di italiani. Raggiunto l’accordo tra Governo e Regioni.

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