13/01/2010 - La Comunita' Europea pensa di innalzare i livelli di tossine nella frutta secca,e sara' poi il Parlamento Europeo a decidere definitivamente entro i prossimi 3 mesi. "Rimaniamo sempre piu' sconcertati da quanto accade nell'ambito agroalimentare, non solo in Italia ma anche in Europa - sottolinea Valentina Coppola Resp. Naz. settore Agroalimentare del CODICI. "Vengono prese decisioni senza valutare effettivamente i rischi che queste comporterebbero per la salute dei cittadini. Le aflatossine, che la UE ha deciso di raddoppiare, sono infatti altamente nocive per l'uomo. In medicina sono definite come cancerogene, mutageni e immunosoppresive". "Come al solito - prosegue Coppola- la Ue tende a livellare verso il basso la qualita' dei prodotti alimentari e non, come dovrebbe essere, adeguare gli alimenti a standard qualitativi di livello superiore. Questo accade anche perche' si vuol permettere l'introduzione sul mercato di prodotti provenienti da altri stati, quali la Turchia". Malgrado la frutta secca, i pistacchi, le noci, le nocciole, i pinoli, contengano antiossidanti, siano ricchi di vitamina E e apportino benefici per la salute delle arterie, consigliamo i consumatori anzitutto, di controllarne la provenienza. Prodotti esteri, a basso costo, non sono garanzia di buona qualita' e di limitarne il consumo, qualora la proposta della Comunita' Europea dovesse essere accolta anche dal Parlamento. "I prodotti italiani - conclude Coppola -sono sempre piu' declassati. L'Italia avrebbe bisogno di una rappresentanza politica forte in grado di opporsi a scelte politiche errate che danneggiano, prima ancora che il mercato nostrano, la salute dei cittadini".

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