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"Il rischio di esplosione nel settore industriale "
fonte Corriere del Mezzogiorno / Sicurezza sul lavoro
21/01/2010 - Le normative 94/9/CE e 99/92/CE più comunemente denominate con l'appellativo "ATEX", indicano le prescrizioni minime necessarie per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive. Il 70% delle polveri presenti in industria viene considerato infiammabile e, a determinate condizioni, rappresenta un rischio concreto per la sicurezza dei lavoratori e delle aziende. Un'attenta analisi delle polveri in questioni ne determina la classificazione in classi di esplosività, tenendo conto di molti parametri riguardanti la sua granulometria, i limiti di deflagrazione, l'energia minima di accensione e la velocità massima di aumento della pressione di esplosione. A causa dell'estrema variabilità di tali parametri, nei processi industriali di macinazione, trasporto, separazione ed essiccamento, risultano pericolose anche sostanze molto comuni come la farina di grano, lo zucchero o la polvere di cacao. Sono coinvolte tutte le industrie. Gli ambienti di lavoro vengono classificati in zone in base alla durata e alla frequenza con cui l'atmosfera esplosiva si verifica; le apparecchiature destinate ad essere utilizzate in codesti ambienti vengono suddivise in Categoria a seconda del grado di protezione che offrono. Particolare importanza viene attribuita alla prevenzione delle esplosioni; ciò avviene tramite un'attenta gestione degli impianti per impedire le perdite di particelle in polvere, una ventilazione adeguata, l'idonietà dei sistemi di recupero e l'utilizzo di inerti. Necessaria è anche l'adozione di sistemi di contenimento, soppressione e sfogo dell'esplosione per limitare gli eventuali danni in caso di deflagrazione. Essendo il fenomeno di esplosione delle polveri molto più complesso di quello dei vapori infiammabili, è fondamentale una formazione teorica e pratica dei responsabili sicurezza e degli addetti ai lavori, sopratutto per quanto concerne le procedure di pulizia ordinarie e straordinarie degli impianti; evitare tutte le cause d'innesco è l'obbiettivo principale nella messa in sicurezza di un'azienda. Attualmente sono in corso, presso il Comitato Elettronico Italiano, cicli di incontri tra comitati tecnici Europei e gruppi di lavoro internazionali, per definire le modalità di adeguamento delle attrezzature e delle norme nazionali. Contemporanemente, il proliferare di seminari, confereze e corsi di formazione professionali, indica una crescente sensibilità dell'argomento; associazioni di categoria, enti ed aziende collaborano insieme agli esperti in materia per contribuire alla diffusione della sicurezza, facilitare l'aggiornamento delle aziende delle aziende in riferimento al "Testo Unico" (Dlgs 9 Aprile 2008 n.81.) In occasione del Convegno "La direttiva Atex ed il suo impatto sulle industrie " organizzato in collaborazione con Confindustria Puglia ed il progetto "Gruppo di Lavoro per ambienti a rischio di Esplosione", il Coordinatore Tecnico Regionale dell' INAIL ha lanciato l'idea di coordinarsi con le parti interessate alla crescita della consapevolezza e alla competenza del tessuto impreditoriale e dei soui profesionisti che partendo dalla Puglia affronti un ciclo di seminari sulla normativa Atex, che si svilupperà andando ad interessare tutte le tipologie dei processi produttivi in cui sono presenti polveri combustibili. Nella prevenzione delle esplosioni, l'Italia si vuole dimostrare all'avanguardia puntando all'eccellenza.
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