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"Stress da lavoro, mix di strumenti "
fonte Italia Oggi 7 , Daniele Cirioli / Sicurezza
01/02/2010 - Se affrontare lo stress diventa uno stress. Lesigenia di dovere adempiere alla «valutazione dello stress lavoro correlato», infatti, ha creando un circolo tra domanda/ offerta: dalle imprese emerge (da parte soprattutto dei Rspp) una richiesta pressante di strumenti semplici, economici, validi. Il mercato risponde offrendo prodotti apparentemente efficaci, sotto forma di software/check-list. Si tratta di soluzioni economiche che, però, se utilizzati in via esclusiva possono risultare inadeguate se non addirittura dannose o controproducenti. A lanciare l`allarme è la regione Lombardia nel suo decreto n. 13559/2009 contenente «indirizzi generali per la valutazione e gestione del rischio stress lavorativo alla luce dell`accordo europeo 8 ottobre2004». Gli esperti regionali spiegano che la natura del rischio stress, diverso da altri rischi occupazionali (per esempio rumore) affrontabili con metodi e strumenti di misura standardizzati, richiede non tanto strumenti di valutazione meccanicistici quanto l`applicazione di metodi di approccio al problema con stimalvalutazione del rischio specifico attraverso strumenti differenti e articolati fra loro, e con la gestione degli interventi di prevenzione e correzione che preveda il concorso di tutti gli attori del sistema di prevenzione e di protezione interna (datore di lavoro, dirigenti/ preposti, Rspp, medico competente, Rls, lavoratori). Un sistema di valutazione. Gli indirizzi della regione Lombardia o#&ono una soluzione alternativa di valutazione dello stress da lavoro. Questo è possibile riferendosi a un processo di valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato che percorre i seguenti stadi: a. la definizione di criteri generali di qualità che consentano di validare almeno inizialmente la bontà del percorso; b. l`individuazione di metodi appropriati (non esiste «il metodo») che rispondano alle seguenti caratteristiche: 1. verso l`alto: rispettare tutti i criteri di qualità (citati sopra); 2. verso il basso: aggregare ed armonizzare un mix di strumenti. La metafora è quella di un certo numero di «contenitori» di strumenti, da ognuno dei quali è possibile prelevare, a seconda della realtà specifica, uno strumento piuttosto che un altro, ma da ognuno dei quali è necessario prelevare almeno uno «strumento». I criteri. È una sorta di griglia preliminare per distinguere un buon percorso da uno inappropriato, che sta a monte della scelta del metodo e dell`adozione di strumenti, e si esplicita in tutti i presupposti indicati in tabella. I metodi. Il metodo da adottare, oltre a rispettare tutti i criteri (si veda tabella), non può limitarsi a un singolo «intervento/strumento» (per esempio: questionario), ma va adottato un mix articolato di interventi/strumenti. Gli strumenti. Individuati i criteri che indicano un percorso adeguato di valutazione e gestione del rischio, i metodi di approccio stress lavorativo, ecco gli strumenti che possono essere utilizzati per azione/intervento: azioni comunicative e informative; azioni formative (percorsi di formazione per il management osservazione diretta (job analisìs, cheek-list; controllo congruenza interna della analisi oggettiva attraverso anche interviste a lavoratori); definizione di gruppi omogenei in base all`organizzazione (analisi di gruppo); analisi delle soggettività` sui gruppi omogenei (colloquio/intervista ai lavoratori; questionari sulla percezione dello stress); soluzioni di prevenzione collettiva; soluzioni di contenimentoindividuale dei casi individuati nel gruppo (iniziative esterne di supporto e assistenza al lavoratore, counselling); sorveglianza sanitaria dei gruppi a rischio; interventi di monitoraggio nel tempo.
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