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"Emissioni, terzi in Europa per produzione di CO2"
fonte agi / Ambiente
24/02/2010 - Con 550 milioni di tonnellate di Co2, l'Italia è il terzo Paese europeo per emissioni: era quinto nel 1990 e quarto nel 2000. Lo rivela “Ambiente Italia 2010”, il rapporto di Legambiente diffuso il 22 febbraio a Roma. L'Italia è un Paese "bloccato" dal punto di vista della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile, si legge nel dossier, con gravi problemi in tema di mobilità, legalità, rifiuti, con sprazzi di eccellenze e buone pratiche sparse che, pur aprendo la strada a momenti di ottimismo "non riescono a fare sistema e a caratterizzare lo sforzo unitario della comunità". In particolare, il documento sottolinea come rispetto al 1990, anno di riferimento per l'obiettivo di riduzione del 6,5 per cento delle emissioni entro il 2010 del Protocollo di Kyoto, la crescita delle emissioni lorde italiane sia stata del 7,1 per cento, soprattutto a causa dell'aumento dei consumi per trasporti (+24), della produzione di energia elettrica (+14) e della produzione di riscaldamento per usi civili (+5). Le emissioni nette, considerando i cambiamenti d'uso del suolo e l'incremento della superficie forestale, sono cresciute del 5 per cento. Tutto ciò, ammoniscono da Legambiente, mentre a livello europeo si registra una riduzione del 4,3 per cento (Eu a 15) delle emissioni rispetto al 1990, con Germania, Regno Unito e Francia che hanno già superato gli obiettivi del Protocollo di Kyoto, seguiti dall'Olanda che li sta raggiungendo. Tra i settori più critici, l'associazione ambientalista segnala quello della mobilità: "L'Italia è il Paese con la più elevata quantità pro capite di mobilità motorizzata", si legge nel rapporto, "nel trasporto terrestre i mezzi privati coprono circa l'82 per cento della domanda. Si registra poi una crescita sostenuta del trasporto su moto e ciclomotori". Inoltre, le merci continuano a viaggiare prevalentemente su strada (il 71,9 per cento nel 2008), poco in nave (18,3) e pochissimo su ferrovia (9,8). Il tasso di motorizzazione è ovviamente altissimo, con 598 auto ogni 1000 abitanti (+91 per cento dal 1980). Gli altri dati diffusi hanno riguardato la tassazione ambientale, che in Italia ha raggiunto il minimo storico degli ultimi decenni. In rapporto al Pil, il Belpaese mostra la massima riduzione della tassazione ambientale in tutta l'Unione europea nonostante l'intensità energetica sia rimasta pressoché invariata (a differenza degli altri paesi europei). Tra i pochi elementi positivi,continuano a salire i sistemi di gestione ambientale.
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