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"Obiettivo rischio zero. Un risultato possibile?"

fonte Corriere del Mezzogiorno / Sicurezza sul lavoro

26/02/2010 - Le strategie per migliorare la sicurezza dei lavoratori sono numerose, ma solo la sinergia globale di tutti gli attori coinvolti può portare a significativi passi avanti in quella che deve definirsi la "cultera della sicurezza". Anticipare rischi nuovi o emergenti, legati alle innovazioni tecnologiche, presuppone uno studio sempre aggiornato della valutazione del rischio, ma una standardizzazione delle procedure di messa in sicurezza non sempre corrisponde alla necessità delle aziende di tutelare le condizioni di lavoro. Razionalizzare il coordinamento degli organi di vigilanza è sicuramente una tappa fondamentale, per definire le responsabiltà e i suoi ruoli atti a raggiungere "l'obbiettivo sicurezza", sopratutto laddove il rischio di infortunio richieda prevenzione, data l'impossibilità di un intervento successivo all'imprevisto. Il rischio di esplosione è un chiaro esempio di come la prevenzione possa essere l'unico mezzo idoneo a limitare gli infortuni sul lavoro, laddove la possibiltà di un intervento successivo non comporta una dimin uzione del danno. D'altro canto, però sorge anche il bisogno di una migliore formazione e informazione al riguardo, in quanto tutte le misure strumentali e tecniche preventive necessitano della consapevolezza dei lavoratori che si trovano a dover operare in ambienti in cui sussiste un pericolo di qualunque natura. Incoraggiare la spinta al progresso deve presupporre la creazione di strumenti tali a definire, ove non sia possibile un approccio normativo ben definito, tutti quei comportamenti di "buona pratica". La nascita di nuovi sistemi di comunicazione interna alle imprese è di fondamentale per la cultura della sicurezza, poichè solo l'osservazione della singola reltà industriale può approfondire lo studio della valutazione del rischio e garantire una politica di prevenzione settoriale, non generalizzata, del rischio infortunio. Inoltre, in Europa stanno nascendo numerosi gruppi di lavoro che si propongono come osservatori paramenti dei rischi e che raccolgono sistematicamente le informazioni e i pareri scientifici degli esperti per condividerre e mettere a disposizione dell'industria, tutte le competenze acquisite. Da qui l'importanza di introdurre un discorso di eccellenza che metta in risalto le aziende che, dimostratesi innovative e all'avnguardia nella messa in sicurezza dei propri lavoratori, possono rappresentare un esempio di buona condotta per tutto lo scenario industriale eiropeo.

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