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"Nuovi fondi Inail alle Pmi"
fonte Il Sole 24 Ore, Franco Vergnano / Sicurezza sul lavoro
28/04/2010 - Sono seimila I lavoratori che in tutto il mondo muoiono ogni giorno inseguito a incidenti e malattie professionali. Un dato, purtroppo, in continuo aumento (anche se il nostro paese risulta in controtendenza). Lo ha messo in evidenza l'Ilo, l'Organizzazione internazionale del lavoro, che ha organizzato per oggi la Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro, con la prevenzione come primo obiettivo. In Italia l'evento è organizzato insieme all'Inail. Sempre le statistiche mettono in evidenza come ogni anno le aziende industriali del made inltaly spendano circa 29 miliardi di euro per innovazioni che aumentano la sicurezza attiva e passiva del ciclo produttivo. Ma non basta. «Stiamo preparando un bando - spiega Flaminio Gatti, direttore centrale della prevenzione Inail - per mettere a disposizione delle imprese di minori dimensioni 60 milioni di euro per quelle organizzazioni che vogliono investire in sicurezza». Come mai questa iniziativa, accanto a molte altre? perché, continua Galli, «le statistiche ci raccontano che sono soprattutto le imprese artigiane, e quelle in subappalto, ad incontrare i problemi più grossi su questo versante. E questo per almeno un paio di motivi. Il primo è la crisi qui ha colpito duramente. Il secondo aspetto riguarda la difficoltà degli artigiani a capire esattamente quali sono le contromisure da mettere in campo, anche perché l'ultima integrazione legislativa è appena dell'agosto 2009». Vediamo alcune altre iniziative. Con il progetto «Imprese x innovazione», avviato neI 2005 e tuttora in corso, la Confindustria ha puntato a una ulteriore sensibilizzazione e mobilitazione delle imprese associate sui temi della crescita e dell'innovazione. Un fattore che lo stesso Ilo indica come uno dei sentieri da percorrere. Anche se le aziende, puntano al traguardo degli infortuni zero , c'è da registrare che il fenomeno infortunistico è in fase nettamente decrescente. Senza risalire agli anni sessanta, quando in Italia si registravano ogni anno 4.600 morti sul lavoro, ma guardando le statistiche dell'ultimo decennio, si pu osservare che, nell'insieme dei settori industria e artigianato, tra il 2001 e il 2008, pur a fronte di una crescita dell'occupazione del 4,9%, il numero degli infortuni denunciati è diminuito in complesso del 26,9% e quello dei casi mortali del 30,3 per cento. Il calo risulta ancora pi significativo se si rapporta il numero assoluto degli eventi a quello degli occupati: l'indice cli incidenza risulta in calo del 30,3% per gli infortuni in complesso e del 33,9% per i casi mortali. La tendenza trova conferme anche nei dati del primo semevice 2009 che, sempre per l'imie me dei settori indusfriaeartigianato, nel confronto con il corrispondente semestre del 2008, evidenziano una riduzione del numero di infortuni denunciati pari al 21,5% in complesso e del 18,7 per i casi mortali. Si tratta, in quest'ultimo caso, di una diminuzione più che proporzionale agli effetti della crisi, alla quale può addebitarsi una quota tra cinque e sei punti percentuali del decremento in dipendenza di una contestuale flessione dell'occupazione avvenuta nei primi due trimestri del 2009. Da notare che, come accennato prima, nel confronto trà l'industria in senso stretto e l'artigianato, il fenomeno infortunistico, comunque tendenzialmente in riduzione, risulta incidere in misura comparativamente più consistente tra le aziende artigiane.
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