01/06/2010 - Si allunga ancora la tragica sequenza delle morti sul lavoro in Italia. Anche ieri si sono contati tre incidenti, tutti mortali. Il primo nel Teramano, dove Giuseppe Di Marcio, 63 anni, è morto folgorato a Tre Ciminiere di Atri, al confine con il territorio pescarese, L'uomo, un piastreffista, si era spostato in una stanza scarsamente illuminata di un edificio, per eseguire i lavori di pavimentazione quando ha attaccato la presa di un faretto alogeno al quadro elettrico restando folgorato, nonostante sia scattato l'interruttore generale. Era un falegname, invece, Marco Sartori, 38 anni, morto in un incidente sul lavoro a Montegalda. Nel Teramano un operaio è rimasto folgorato in un cantiere edile Le altre due vittime nel Vicentino e in Sicilia (Vicenza) all'interno del capannone di proprietà della famiglia: stava posizionando assieme al fratello una trave di legno sopra un macchinatio quando, per cause ancora da accertare, è rimasto schiacciato. E morto per i traumi al torace causati dall'urto. Il terzo incidente mortale si è verificato nel pomeriggio a Marina di Anone, ad Augusta, al confine tra i territori di Siracusa e Catania, dove Antonino Brambilla, 62 anni, residente a Lentini, ha perso la vita schiacciato da un albero. L'uomo, operaio di un'azienda agricola, stava lavorando con un trattore in un appezzamento di terreno: secondo la prima ricostruzione dei carabinieri il bracciante procedeva in retromarcia e avrebbe cercato di spostare il tronco di un albero di pino caduto sul terreno. Mai il tronco si sarebbe flesso, flnrendo sulle spalle dell'operaio e schiacciaridolo sul trattore. Inutile il trasporto con l'elisoccorsio all'ospedale di Catania, dove Branibilla è giunto cadavere. Proprio ieri sera, tra l'altro, è morto il ragazzino di 13 anni che venerdì, sempre in Sicilia stavolta a Enna - era rimasto gravemente fierito nella caduta dal trattore dell padre.

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