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"Corsi e guide sulla sicurezza"

fonte Il Sole 24 ore / Sicurezza sul lavoro

09/06/2010 - Due guide pratiche per aiutare le piccole e medie imprese a districarsi nelle pieghe delle normative e dell'organizzazione della sicurezza, a partire dal documento di valutazione del rischio.Insieme a iniziativE di formazione e comunicazione per promuovere la cultura della prevenzione degli incidenti in tutte le aziende associate. Sono i frutti più concreti che stanno già arrivando nel quadro del lavoro condotto dall'osservatorio promosso dalla Uir di Roma. Dell'iniziativa parla Angelo Carnilli, presidente del Comitato strategico per la sicurezza sul lavoro dell'Unione industriali romana: «L'Osservatorio nasce da un protocollo di intesa tra Uir e sindacati. La prima riunione si è svolta a ottobre dello scorso anno e in sette mesi si sono tenuti tre incontri». All'interno dell'Osservatorio ci sono le sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil e Ugl), l'Inail, il Comune, la Provincia e la Regione. «Questo tavolo - commenta Mario Bertone, segretario generale della Cisl Roma - rappresenta una spinta importante per la bilateralità. Siamo molto contenti che si lavori per la cultura della prevenzione insieme alle imprese e che si promuova il dialogo tra gli attori del sistema, inclusi Comune e Regione». In queste tre riunioni sono nate quattro linee condivise da industriali, sindacati e rappresentanti del settore pubblico. Che saranno cofinanziate da Uir e Inail con 400mila euro. Anzitutto, la formazione. «Abbiamo già realizzato un primo corso - spiega Camilli - al quale hanno partecipato un centinaio di aziende. E nei prossimi mesi proseguiremo con altri quattro appuntamenti». Lo spirito degli incontri sarà di tipo pratico e punterà a spiegare a tutti gli operatori del settore, rappresentanti di aziende e sindacati, le regole base per realizzare l'organizzazione della sicurezza, i modelli comportamentali da adottare, come si compilano le documentazioni richieste dalla legge: soprattutto in tema di stress correlato al lavoro, una materia evocata dal testo unico sicurezza ma mal spiegata dal legislatore, oggetto ormai da mesi di dubbi tra consulenti e operatori tecnici. La seconda linea di attività prevede la preparazione dì linee guida per la semplificazione amministrativa. «Entro ottobre - dice ancora Camilli - puntiamo a chiudere i lavori su un prontuario che possa servire alle Pini come strumento per compilare il documento di valutazione dei rischi». L'obiettivo è chiarire tutti i suoi aspetti applicativi, perfarne un documento di valutazione dei rischi specifici, che metta l'accento su cosa è necessario considerare nei singoli settori. «Altro strumento - continua Camilli- è il modello di organizzazione e gestione della sicurezza. Saranno due guide molto utili soprattutto per quegli imprenditori che non hanno un'organìzzazione interna dedicata». Grazie ai prontuari le aziende potranno compilare tutta la documentazione necessaria con minore fatica, risparmiando anche lavoro di assistenza e consulenza daparte di terzi. Questi documenti, come detto, saranno pronti per la prima settimana di ottobre. Che sarà anche, nei progetti dell'Osservatorio, la settimana della sicurezza. «Saranno sette giorni - dice Camilli - nei qualivorremmo promuovere iniziative sulla prevenzione degli incidenti». Saranno realizzati momenti di formazione per manager e di- pendenti, e saranno aperte le sedi aziendali a famiglie e scolaresche. Inoltre sarà presentato un rapporto sulla sicurezza, che raccoglierà tutte le buone prassi messe in praticà dalle imprese. L'ultima linea di intervento riguarderà il tema della mobilità e dei trasporti: «Abbiamo verificato- dice Camilli- che buonaparte degli incidenti - sul lavoro continua a veriflcarsi in itinere, nel tragitto che porta al posto di impiego». Per questo motivo, allora, l'Osservatorio con Poste italiane e Atac sta pensando di avviare una sperimentazione ner individuare soluzioni per ridurre i rischi sia sulle due ruote che sulle quattro ruote. «Si tratta di una delle parti più interessanti del lavoro con la Uir - conclude Bertone -. Dobbiamo impegnarci per ridurre questa causa di infortuni».

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