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"Un ambiente di lavoro meno stressante stimola l'innovazione"
fonte Il Sole 24 ore / Sicurezza sul lavoro
01/07/2010 - Secondo l'indagine dell'Intemational business report 2010 condotta su pi di 7-400 imprenditori in 36 Paesi -oltre la metà (il 56%) dei titolari di imprese familiari dichiara che i livelli di stress sono aumentati lo scorso anno. I più stressati sono i cinesi (il 76% rispetto al 2008), seguono i messicani (col 74%) e i turchi (72%), mentre si dimostrano pi flemmatici gli svedesi (23%) e i danesi (25%). L'Italia si piazza a metà classifica, con un 58%, pi alto di 11 punti percentuali rispetto a tre anni fa ma quasi doppio rispett al 30% del 2001. A provocare lo stress sono l'economia, il business e le vicende personali. Ma fra le principali motivazioni addotte dagli imprenditori italiani ci sono la crisi economico-finanziaria, il carico di lavoro e i problemi di cash fiow. L'indagine evidenzia, inoltre, una netto collegamento tra lo stress e il numero di giorni di ferie. I Paesi al vertice della classifica per livelli di stress sono quelli in cui gli imprenditori si concedono, in media, meno giorni di vacanza durante l'amio. Fortunatarnente l'Italia si difende bene, considerato che la media italiana è 17 giorni, inferiore alla media dell'Ue, che è 20 giorni, ma superiore alla media mondiale di 14 giorni. Stress, fatica e ansia colpiscono gli imprenditori e si ripercuotono a cascata sulle risorse professionali dell'azienda. Basti pensare che, secondo gli ultimi dati disponibili, Cina a parte, Paesi molto stressanti come Messico e Turchia hanno visto diminuire il pii rispettivamente del 7,8 e del 6,5% tra il 2008 e il 2009. Mentre i meno stressati, nonostante la congiuntura sfavorevole, hanno registrato una contrazione del pii piuttosto contenuta: del 3,9% la Svezia e,del 3,8% la Danimarca. E evidente, quindi, che esiste una relazione inversamente proporzionale tra la presenza di stress e la produzione di benessere economico: Per cui a questo punto bisogna chiedersi: quali sono le armi intelligenti per combattere lo stress da lavoro? Il sociologo Domenico De Masi, nel suo saggio Ozio creativo elogia le proprietà ri generanti dell'arte, fondamentale soprattutto nel campo del lavoro peraiutare a risollevare lo sguardo dai problemi contingenti della routine sul luogo di lavoro. De Masi ricorda i primi casi di imprenditori che hanno saputo unire all'eccellenza della produzione il valore della piacevolezza dell'ambiente: dalla nota manda scozzese di New Lanark, costruita daRobert Owen a inizio Ottocento, alla cooperativa viennese di Wiener Werstatte, dove, già ai primi del Novecento, si utilizzavano i colori per differenziare le aree di lavoro, fino alle fabbriche di Adriano Olivetti, circondate di giardini, i cui prodotti erario progettati da Nizzoli e Sottsass. Se fino a qualche decennio fa la produzione industriale era prevalentemente connessa alla materia prima, oggi è l'idea a costituire il prodotto principale di molte aziende; ritengo preziosa, quindi, la lezione di De Masi che invita alla pratica dell' ozio creativo : quel particolare stato d'animo, frutto della coincidenza di lavoro, studio e gioco, capace di far nascere idee e far sentire l'uomo attivo nella mente e datato di pensiero strategico. Sono le idee che ci faranno uscire dalla crisi: Fimprenditore italiano è sempre stato ammirato perla sua capacità di pensiero, er.l'originalità ed esirosità, la flessibilità di pensiero, - oltit che produttiva - per i suoi prodotti costantemente innovativi; questo è il momento in cui l'Italia deve dare, ancora pi di prima, il meglio di sé, per guadagnare terreno rispetto agli altri Paesi e uscire a testa alta dalle secche della crisi. In quanto promotore dell'iniziativa Intpresa da Talenti - che ha portato l'arte moderna e contemporanea in importanti Aziende napoletane - ritengo che l'imprenditore sia oggi pi che mai chiariiato anche a un'ulteriore responsabilità: quella di assecondare le capacità creative dei propri collaboratori e stimolare la vivacità intellettuale, anche migliorando la qualità del luogo di lavoro.
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