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"Sicurezza, l'e-learning va regolato"
fonte Italia Oggi, Rocco Vitale / Sicurezza sul lavoro
13/07/2010 - L'e-learning, quale metodologia per la formazione per la sicurezza sul lavoro, rappresenta una questione troppo seria e importante per essere lasciata senza regole e senza responsabilità. Non vi è dubbio che la formazione a distanza (Fad) rappresenti una grande opportunità in quanto la sua finalità è quella di potenziare la formazione permanente degli utenti. L'utilizzo della formazione a distanza in Italia a fronte di innovative esperienza che si basano su serietà e responsabilità (molto poche) presenta un quadro molto commerciale. La Fad viene utilizzata, spesso, come strumento per ottenere un attestato con minor impegno di tempo, il pi presto possibile, in modo semplicistico e senza vincoli. La formazione della sicurezza sul lavoro, nella tradizionale e sempre attuale formula del sapere, saper fare e saper essere, deve privilegiare le metodologie attive con una interazione tra discenti e docenti che veda la sua conclusione in una verifica dell'apprendimento delle materie stesse nel suo contesto del mondo del lavoro. Nello sviluppo della formazione continua sulla sicurezza sul lavoro una posizione strategica viene ad assumere la formazione online, intesa come una ulteriore possibilità di crescita e non semplicistica riduzione di ore e tempi dell'azione corsuale. Alcuni aspetti della formazione a distanza sono di grande utilità e importanza nel processo formativo. Uscire dalla confusione. La prima confusione è rappresentata dall'oggetto della Fad o meglio dell'e-learning che viene confuso la vendita di cd-rom interattivi documenti sul web fino all'invio di e-mail. Questo stato di cose confuso al limite dell'imbroglio trova la sua origine nella mancata identificazione dei soggetti autorizzati e responsabilizzati. L'accordo stato regioni del 26 gennaio 2006, per esempio, individua un nucleo di soggetti abilitati per lo svolgimento della formazione per i Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione. In questo caso risulta evidente che solo i soggetti autorizzati possono sviluppare e organizzare i corsi di aggiornamento con il sistema della formazione a distanza previsto dall'accordo stesso. Ovviamente i soggetti accreditati a livello regionale dovranno seguire le regole definite dalle regioni e i soggetti ope legis le norme nazionali. Il problema è nato e si pone a fronte di tutti quei corsi laddove la legge non definisce i soggetti attuatori, ma si limita a individuarne le sole responsabilità in capo al datore di lavoro. In questi casi, che sono la maggioranza, si apre un vuoto che è stato colmato da produttori e venditori di software online che ne hanno snaturato il concetto di formazione alla sicurezza. Di fatto l'utilizzo della Formazione a distanza è solo stata intesa e praticata come possibilità di svolgimento di un corso utilizzando il proprio computer che si conclude, superando qualche test, con la stampa di un «attestato». Coloro che guardano un filmato o diapositive fanno cosa utile come leggere un libro: ma non si tratta di formazione! Pseudo associazioni di formatori, che imitano l'Aifos, sono giunte al punto di spacciare corsi di formazione online con l'invio di materiali e poi recapitare gli «Attestati contrassegno». Si tratta di venditori di attestati falsi e di falsa formazione. Cos'è l'e-learning. Non rientra nelle finalità della Fad la semplificazione e la confusione dei termini e dei ruoli. E-learning o teledidattica è un settore applicativo della tecnologia informatica, che utilizza il complesso delle tecnologie di internet per distribuire online contenuti didattici multimediali. Le caratteristiche della formazione online sono: Modularità. Il materiale didattico deve essere composto da moduli didattici, chiamati anche Learning object (Lo), in modo che l'utente possa dedicare alla formazione brevi lassi di tempo (15/20 min), personalizzando tempi e modalità di approccio. Interattività: l'utente deve interagire con il materiale didattico, che deve rispondere efficacemente alle necessità motivazionali dell'interazione uomo-macchina. Esaustività: ogni Lo deve rispondere ad un obiettivo formativo e portare l'utente al completamento ditale obiettivo. Interoperabiità. I materiali didattici devono essere predisposti per poter essere distribuiti su qualsiasi piattaforma tecnologica e per garantire la tracciabilità dell'azione formativa. L'aula virtuale è la metodologia didattica che permette l'interazione sincromca fra gli utenti; gli strumenti come le chat, le lavagne condivise e le videoconferenze, favoriscono la comunicazione immediata. Figura determinate è il tutor, spina dorsale della metodologia didattica, che non è una figura tecnica ma un elemento fondamentale del processo della formazione. Norme e regole che i venditori ed i commercianti della Fad non ne tengono in considerazione. Del resto questo problema se lo devono porre i soggetti che fanno formazione non coloro che la vendono! Le prospettive. In una recente nota il ministero del lavoro, intervenendo sui corsi di formazione per Rls, ha confermato come l'online possa essere utilizzato solo per lo svolgimento di specifiche lezioni e non dell'intero corso. La regione Veneto ha iniziato a chiarire come l'online, pur non essendo vietato nello svolgimento della formazione, ha dei limiti propri nella specificità dei corsi sulla sicurezza. Il tavolo tecnico delle regioni, nello sviluppare il ruolo dei formatori, pare indicare in questi soggetti coloro che dovranno scegliere le tipologie formative. Allo stesso tempo la contrattazione interconfederale potrà dare un serio contributo venendo a colmare lacune e imprecisioni e definendo un contesto coerente di formazione alla sicurezza sviluppata tra l'aula, l'azienda e l'online assistita da tutor.
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