19/07/2010 - Nel maxiemendamento che il governo ha preparato in merito alla manovra finanziaria si vorrebbe cancellare la prevenzione incendi con un colpo di spugna. Se così fosse si tratterebbe di una decisione scellerata che non fa altro che rendere più insicure le attività produttive e minare alla base la sicurezza dei lavoratori e dell'intera comunità. Sopprimendo dalle materie fondamentali per l'esercizio delle imprese la pubblica incolumità viene infatti meno la sicurezza antincendio. Con tale azione il governo privatizza una competenza fondamentale dello stato che produrrà effetti devastanti sul territorio. Tutto questo è incredibile soprattutto in un Paese nel quale il modello di prevenzione incendi attuato dal Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco nel settore della lotta agli incendi ha consentito un risparmio di almeno 500 vite umane l’anno. Grazie a questo modello di prevenzione, l’Italia è sul podio della sicurezza civile tra i Paesi della U.E. e risulta il Paese con il più basso tasso di mortalità, come dimostra il report del network “EU Fire Safety Network”, organo che opera sotto il controllo della Commissione Europea. Una simile decisione scippa al Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco ulteriori risorse deputate a garantire il soccorso pubblico dato l'inscindibile legame che esiste con la prevenzione.

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