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"Prevenzione infortuni: al via la nuova campagna ministeriale"
fonte www.lavoro.gov.it / Sicurezza sul lavoro
25/08/2010 - Ha preso il via ieri, 23 agosto 2010, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la Campagna di Comunicazione integrata che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dedica alla sicurezza sui luoghi di lavoro. La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori rappresenta una assoluta priorità per l’Italia che, secondo le indicazioni dell’UE, ha l’obiettivo di ridurre del 25% gli infortuni sul lavoro entro il 2012. Un traguardo piuttosto ambizioso ma di grande importanza, non solo in relazione ai costi che il fenomeno infortunistico produce (oltre 45 miliardi di euro all’anno nel 2005 secondo i dati INAIL, pari al 3,21% del PIL), ma principalmente per l’attenzione dedicata alla dimensione sociale ed umana del problema. In tale scenario, il progetto di comunicazione del Ministero, così come previsto nel D.Lgs. 81/2008, Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha la esplicita finalità di promuovere un vero e proprio cambiamento culturale, un processo collettivo di sensibilizzazione e responsabilizzazione, in cui ogni cittadino assume un ruolo attivo. Dalle statistiche, infatti, emerge che la maggior parte degli incidenti sul lavoro possono definirsi di natura “comportamentale”. Con questo dato, naturalmente, non si vuole imputare la responsabilità del fenomeno al lavoratore ma, al contrario, evidenziare quanto sia importante l’investimento delle imprese e delle istituzioni pubbliche nella formazione, nell’informazione e in tutte quelle attività che consentono di prevenire il determinarsi di una condizione di rischio. Sulla base di tali premesse, è stata realizzata una campagna di tipo emozionale che, abbandonati i toni gravi e le mere raccomandazioni, mira a colpire e coinvolgere maggiormente l’opinione pubblica grazie ad un punto di vista inusuale e a cambiare l’approccio comunemente adottato rispetto a un problema drammatico e purtroppo ancora molto diffuso. “Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene”. Lo slogan della campagna si sofferma sull’importanza che il mondo degli affetti riveste per ciascuno di noi, sottolineando indirettamente quanto la prevenzione e l’attenzione che investiamo ogni giorno sul luogo di lavoro siano determinanti per non metterlo a repentaglio. Lo spot, in particolare, descrive con immagini di vita quotidiana il rientro a casa dopo il lavoro, mettendo in risalto il clima di affetto e accoglienza che tale momento rappresenta. In apertura l’invito a far sì che questi momenti non si trasformino solo in ricordi, alludendo alla tragedia di un eventuale incidente sul lavoro. Il calore dei sentimenti contrapposto alla freddezza della loro brusca interruzione rappresenta un invito cogente al senso di responsabilità di ognuno di noi. La campagna, pur rivolgendo l’attenzione all’intera popolazione, ha come target specifici i lavoratori (con un particolare focus per i settori economici individuati come a maggior rischio di incidenti: edilizia, agricoltura e trasporti) e i datori di lavoro, nella convinzione che la strategia di contrasto degli infortuni sul lavoro può risultare massimamente efficace se messa a “sistema”, con una effettiva collaborazione delle parti coinvolte. La campagna proposta è multisoggetto: l’agricoltore, il capocantiere e l’autotrasportatore, così come l’imprenditore, ciascuno nel rispettivo contesto affettivo, riceve lo stesso richiamo ai valori in gioco quando si tratta della tutela dei propri affetti e, quindi, della sicurezza sul lavoro. Il messaggio degli annunci stampa completa ed esplicita il senso della campagna: “qualunque lavoro tu faccia, tornare a casa da chi ti ama è un diritto. E la cultura della sicurezza è la migliore prevenzione dagli infortuni. Segui le regole che tutelano il bene più importante per te e i tuoi cari: la tua vita”.Ulteriori info sono disponibili alla pagina dedicata sul sito del ministero del Lavoro.
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