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"Chiarezza sul lavoro sicuro"

fonte Italia Oggi, Rocco Vitale / Sicurezza sul lavoro

07/09/2010 - Un importante convegno nazionale sulla sicurezza sul lavoro si svolgerà a Pescara il 17 settembre, organizzato dal Cnai e dall'Aifos, rivolto in modo particolare alla piccola e media industria e alle imprese artigiane. Uno dei temi principali sarà quello della formazione e gli obblighi e le responsabilità del datore di lavoro. Tra gli obblighi dei datori di lavoro vi è quello dell'informazione e della formazione rivolto a tutto il proprio personale dipendente.In attesa che la conferenza state regioni delinei un accordo indicante la durata, i contenuti minimi e le modalità con cui effettuare i corsi per dirigenti, preposti e lavoratori la materia è normata dalla sezione IV del dlgs 81/2008. Spesso, per , vi è stata una certa confusione tra informazione e formazione. Alimentata anche da esperti e consulenti che non sono entrati nel merito del dettate legislativo. Pur in assenza dell'accordo stato regioni gli articoli 26 e 37 sono chiari e univoci. Gli elementi cli confusione sono stati principalmente due. Da un lato sono state svolte azioni che, generalmente, identilicavano informazione e formazione mischiando le due cose. Dall'altro lato si è banalmente detto che la formazione si fa con i corsi mentre l'informazione no.Vale la pena ricordare che si tratta di due processi differenti che sono normati rispettivamente da due articoli del decreto: art. 36 informazione e art. 37 formazione. Non si tratta cli una distinzione solo formale ma anche sostanziale. Il datore di lavoro è sanzionato per i due reati, ovvero qualora non provveda all'informazione e sia per la non effettuazione della formazione. Adempiere alla norma significa svolgere una azione concreta, anche semplice, nel campo dell'informazione laddove ad esempio il datore di lavoro può consegnare ai lavoratori un libretto informativo sui rischi specifici della mansione, oppure svolgere una piccola riunione, o svolgere brevi corsi coinvolgendo le figure sensibili della sicurezza aziendale come il rappresentante dei lavoratori, il medico competente e il responsabile del servizio di prevenzione. Di queste attività il datore di lavoro deve lasciare traccia della sua effettività facendo firmare ai lavoratori il ricevimento dei materiali o la partecipazione a un corso evidenziano che l'attività è stata svolta in attuazione dell'art. 36. La formazione, invece, si svolge con la partecipazione a veri e propri corsi di cui verrà rilasciato un attestato di frequenza ai lavoratori e il datore di lavoro con il registro firma e programma del corso svolto ne documente lo svolgimento con la partecipazione dei lavoratori. Pu anche darsi che le dimensioni aziendalio la mansione richiedano, o sia possibile, svolgere nello stesso momento sia l'informazione sia la formazione. Naturalmente la cosa è possibile purché se ne dia una netta separazione e non si faccia confusione di compiti, ruoli e argomenti. Nessuno vieta che in una mezza giornata si possa fare un'ora di informazione e le successive tre ore di formazione: è per importante differenziarne le metodologie e i contenuti. Si dovrà tenere una documentazione separata e il datore di lavoro, onde evitare sanzioni, deve poter dimostrare che ha svolto le due differenti attività. Sarà questo uno degli argomenti cli approfondimento al convegno di Pescara, che si svolgerà venerdì 17 settembre al Grand otel Adriatico di Montesilvano. Tra i relatori si segnala il dott. Lorenzo Fantini, dirigente della divisione sicurezza e salute del ministero del lavoro, che illustrerà lo stato dei lavori della commissione consultiva nazionale per la sicurezza e i rapporti stato e regioni. Al convegno porteranno il proprio contributo la dott.sa Paola Durastante, direttore della sede Inail di Pescara; la prof.sa Maria Penco dell'Università dell'Aquila ed il prof. Michele Borgia dell'Università degli studi del Mouse. Interventi specifici sul sistema di getione e il ruolo degli enti bilaterali a favor della piccola impresa saranno svolti da Carlo Zamponi e da Manola Di Renzo.

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