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"Il bilancio Inail supera l'esame"

fonte Italia Oggi, Carla De Lellis / Responsabilità sociale

14/10/2010 - Il bilancio Inail del 2009 passa positivamente l'esame della Corte dei conti. Restano alcune criticità, come le restrizioni legislative nel campo degli investimenti che rendono infruttiferi ben 16 miliardi di euro e l'accorpamento con l'ex Ipsema ed ex Ispesl. Ancora niente da fare per una riduzione dei premi di tariffa. Lo spiega, tra l'altro, la delibera n. 69/2010 della Corte dei conti che relaziona sul risultato della gestione 2009 dell'Inail. I risultati della gestione, spiega la Corte, evidenziano nel 2009 il venir meno dei fattori straordinari che avevano pesantemente inciso, una tantum, sulla gestione del 2008 (rivalutazione delle riserve ed eliminazione dei residui di stanziamento per investimenti non eseguiti). II disavanzo patrimoniale del 2008 è stato ampiamente (ma non completamente) riassorbito; tuttavia occorrono tempi ben più lunghi per il riassorbimento del disavanzo finanziario attuariale, la cui permanenza condiziona la possibilità di manovre tariffarie. Secondo la Corte dei conti, ciò rende ancora impraticabile la riduzione dei premi assicurativi nonostante continui a registrarsi costante l'esuberanza dei contributi rispetto alle prestazioni istituzionali. II contrasto tra la negatività del dato attuariale e la ripetuta positività dei risultati finanziari è frutto, come più volte sottolineato dalla Corte dei conti, di un assetto legislativo che continua a comprimere l'autonomia gestionale dell'Inail soprattutto nel campo degli investimenti. Tutto ciò, da un lato costringe il patrimonio attraverso divieti e obblighi da ritenere poco compatibili con la funzione assicurativa; dall'altro, nega redditività agli oltre 16 miliardi di euro che si sono così accumulati e che risultano giacenti su conti infruttiferi di tesoreria. Tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010, spiega ancora la Corte, si sono registrate importanti novità tra cui l'integrazione di alcuni enti. I problemi di primo impatto che sono derivati dalla soppressione e incorporazione nell'Inail dei due enti, Ispesl ed Ipsema, sono stati risolti. Residuano, invece, gravi incertezze quali la mancata presentazione da parte dell'Ipsema del bilancio di chiusura al 31 maggio 2010. L'integrazione, in ogni caso, conclude la Corte, realizza la costituzione del «Polo della salute e della sicurezza» imponendo un'accelerazione degli adempimenti necessari ad estendere le attività dell'Inail al settore della prevenzione.

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