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"Infortuni in calo nel comparto marittimo"
fonte Inail - www.inail.it / Sicurezza sul lavoro
05/12/2010 - Calo del 5,7% degli infortuni, nel 2009, tra i lavoratori del mare. A registrarlo è l'INAIL che nei giorni scorsi, a Genova, ha presentato l'analisi degli incidenti nel comparto marittimo. A livello generale, lo scorso anno si sono infortunati 1.264 addetti del settore, contro i 1.340 del 2008, e questo pur restando stabile il livello occupazionale. La diminuzione segue la flessione - pari a circa l'8% - che era già stata rilevata nel 2008. I casi mortali sono stati cinque: uno in meno rispetto a quelli dell'anno precedente. "Si tratta di un miglioramento che, per diversi motivi, ritengo riflettere quel cambiamento significativo nella cultura e nell'approccio delle imprese ai temi della sicurezza e della prevenzione che si sta verificando in buona parte delle aziende del nostro paese", ha valutato Sartori.
Gli infortuni nel comparto marittimo si sono verificati prevalentemente nelle categorie del naviglio passeggeri (54,6%), in quella del carico o trasporto merci (16,9%) e in quella della pesca (15,8%): ambiti che rappresentano oltre l'87% degli eventi complessivi e che registrano, anche da questo punto di vista, una sostanziale stabilità rispetto al 2008. Per gli altri settori - carico, rimorchiatori e naviglio ausiliario - si segnala, invece, una flessione rispettivamente del 21,3%, del 17,7% e del 48,6%. Il solo comparto in crescita, in termini di numero di infortuni, è quello della pesca (+16,3%). Per circa il 97%, gli eventi infortunistici del 2009 hanno riguardato marittimi di nazionalità italiana. Per quanto riguarda il restante 3%, circa il 45% di questo si riferisce a lavoratori di origine rumena. Le cause degli incidenti sono per lo più individuate nelle scivolate (31% dei casi) e le cadute dall'alto (23% dei casi), che insieme rappresentano oltre il 54% degli eventi. Si segnalano poi i "movimenti scoordinati, gesti intempestivi, inopportuni" che rappresentano quasi l'8% dei casi.
Gli infortuni nel comparto marittimo si sono verificati prevalentemente nelle categorie del naviglio passeggeri (54,6%), in quella del carico o trasporto merci (16,9%) e in quella della pesca (15,8%): ambiti che rappresentano oltre l'87% degli eventi complessivi e che registrano, anche da questo punto di vista, una sostanziale stabilità rispetto al 2008. Per gli altri settori - carico, rimorchiatori e naviglio ausiliario - si segnala, invece, una flessione rispettivamente del 21,3%, del 17,7% e del 48,6%. Il solo comparto in crescita, in termini di numero di infortuni, è quello della pesca (+16,3%). Per circa il 97%, gli eventi infortunistici del 2009 hanno riguardato marittimi di nazionalità italiana. Per quanto riguarda il restante 3%, circa il 45% di questo si riferisce a lavoratori di origine rumena. Le cause degli incidenti sono per lo più individuate nelle scivolate (31% dei casi) e le cadute dall'alto (23% dei casi), che insieme rappresentano oltre il 54% degli eventi. Si segnalano poi i "movimenti scoordinati, gesti intempestivi, inopportuni" che rappresentano quasi l'8% dei casi.
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