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"Polveri sottili: è allarme non solo all'aperto"
fonte Redazione Ambiente / Ambiente
10/01/2011 - L'aria che respiriamo dovrebbe essere sottoposta a severi controlli e non superare un certo livello di sostanze inquinanti e cancerogene. Ma non sempre è così. Per questo è nato Expah (Population Exposure to Pah), il progetto finanziato dalla Comunità Europea e finalizzato a quantificare l'esposizione della popolazione alle polveri sottili (sia in ambienti outdoor che indoor), presentato di recente a Roma dall'INAIL (ex Ispesl). L'inquinamento a Roma resta un problema specialmente se si considerano i circa tre milioni di veicoli che ogni giorno attraversano la città. A preoccupare non è solo l'aspetto ambientale, ma soprattutto quello sanitario, legato all'esposizione della popolazione alle polveri sottili. Proprio per migliorare la qualità dell'aria in zone altamente esposte a sostanze tossicologiche, la Comunità Europea ha finanziato Expah, con lo scopo di tutelare i cittadini non solo fuori, ma anche dentro casa. La novità dell'iniziativa si fonda su un approccio integrato in grado di mappare completamente il campo di azione di queste sostanze cancerogene. Nell'ambito della Capitale Expah punterà, dunque, a sponsorizzare nuove politiche per la riduzione dell'inquinamento e a mappare nuove aree, in passato considerate "non a rischio". Entrerà, per esempio, negli ambienti di vita quotidiana - come le scuole - per dimostrare come la presenza di polveri sottili abbia degli effetti diretti su bambini e anziani. Presentato come una grande scommessa per diminuire l'impatto dei cancerogeni nelle aree metropolitane e migliorare la qualità della vita nel futuro, Expah si avvale delle migliori competenze tecniche operative in questo campo. Nel territorio romano una task force composta da Regione Lazio, provincia di Roma, Arpa, Cns e INAL (ex Ispesl, con i dipartimenti Dipia e Dil dell'Istituto) risponderà ai problemi di monitoraggio e modellistica della capitale. Di durata triennale il progetto si sviluppa su di un complesso di 27 azioni: si parte dal monitoraggio degli ambienti di interesse fino alla messa appunto di modelli di infiltrazione indoor e outdoor. Le stime attuali parlano di circa due milioni di euro per il suo finanziamento. La Comunità Europea, mediante lo strumento finanziario Life, si è impegnata a coprire il 48% delle spese.
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