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"Stress, una guida per non correre rischi"
fonte Italia Oggi / Sicurezza sul lavoro
13/01/2011 - Finite le vacanze, ricomincia il lavoro. Ricomincia lo stress. Ma a partire quest'anno qualcosa è cambiato. Dal 1 gennaio 2011 tutti i datori di lavoro, compresi i liberi professionisti, devono redigere il documento sulla valutazione del rischio stress da lavoro correlato nell'ambiente lavorativo. L'obbligò è stato introdotto da una circolare del 18 novembre 2010 del ministero del Lavoro che dà attuazione al «Testo unico sulla salute e la sicurezza nel lavoro» (digs del 9 aprile 2008 n. 81), fornendo indicazioni perla valutazione del rischio stress lavoro-correlato. Ma che cos'è lo stress da lavoro correlato? Quali i fattori di rischio? E, soprattutto, quali sono gli adempimenti che il professionista-datore di lavoro è tenuto a rispettare? Per rispondere a queste domande, Ebipro (l'Ente bilaterale nazionale per gli studi professionali), in collaborazione con Cadiprof (la Cassa di assistenza sanitaria integrativa degli studi), ha dato alle stampe «Studi professionali: stress da lavoro correlato», una guida informativa, edita da Wolters Kluwer, che individua i fattori di rischio negli studi e fornisce una dettagliata mappa degli adempimenti da osservare. «Il tema dello stress nei luoghi di lavoro caratterizzati da mansioni prettamente intellettuali come gli studi professionali è da anni al centro della ricerca», commenta Antonio Zuliani, presidente di Plp (Psicologi liberi professionisti, l'associazione di categoria che aderisce a Confprofessioni), nonché componente del Comitato tecnico ministeriale per la valutazione dei rischi da stress da lavoro correlato. «Si tratta di luoghi nei quali la significativa vicinanza tra il titolare e collaboratori, il peculiare rapporto personale e di fiducia che si instaura e le mansioni articolate che vi vengono svolte, suggeriscono specifiche attenzioni, sia nella valutazione degli elementi di stress, sia nelle strategie di ricerca del benessere». La guida informativa, in distribuzione presso tutti gli studi professionali italiani, offre uno spaccato dei fattori di stress negativo (dalla cultura organizzativa alla carriera, dalle relazioni interpersonali ai carichi e agli orari di lavoro), individuando una strategia di benessere che porta alle condizioni ottimali all'interno dello studio (comfort ambientale, rumore, valorizzazione personale, motivazione e sicurezza...). Come noto, la nuova norma si applica a tutti i datori di lavoro, quindi anche i liberi professionisti titolari di studi, che hanno l'obbligo di analizzare i processi lavorativi e di rilevare i fattori di stress che possono causare un danno della salute dei lavoratori, valutarne il peso e trovare una soluzione per eliminarli. II percorso di valutazione dei rischi contenuto nella guida informativa indica un modello valutativo semplice che parte dall'informazione dei lavoratori, fino all'applicazione partecipata della scheda di valutazione contenenti le manifestazioni potenziali di stress (assenze per malattia, assenze dal lavoro, ferie non godute, turnover...). Professionisti e studi professionali interessati ad avere tutte le informazioni necessarie e gli adempimenti previsti dal decreto legislativo del aprile 2008 n. 81 potranno rivolgersi direttamente all'Ente bilaterale nazionale chiamando il numero 06/54648652 oppure via email info@ebipro.it oppure collegandosi direttaménte sul sito internet www.ebipro.it
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