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"La salute torni a essere una priorità"
fonte Italia Oggi / Sicurezza sul lavoro
21/01/2011 - In molteplici occasioni e con significative motivazioni si è sostanziata l'esigenza di «innestare» in tutte le imprese, soprattutto nelle pmi, la cultura della salute e sicurezza dal datore di lavoro ai singoli lavoratori al fine di ridurre gli infortuni e le malattie professionali. Questo spirito culturale ha oggi, come sappiamo, trovato un'esplicitazione significativa e innovativa nel digs 81/2008 che prevede una formazione specifica per tutti gli attori della sicurezza aziendale e una disciplina, da concordare, per la formazione dei lavoratori. Lo stesso decreto, per meglio qualificare l'attività formativa, introduce la figura del formatore alla sicurezza, demandando alla Commissione consultiva permanente la elaborazione dei criteri di qualificazione in relazione alla peculiarità dei settori di riferimento. Molti studi ed esperienze formative pregresse di settore e non propongono una serie di criteri e di indicatori per la qualificazione del formatore. Criteri: titoli; esperienze professionali, comportamento. Indicatori: titoli disciplinari minimi; titoli formativi; esperienza di settore per x anni; aggiornamento; gestione d'aula ; metodologie formative degli adulti. Con questi riferimenti il formatore non è solo un mediatore didattico ma si identifica con una professionalità più ampia in grado di suscitare consapevolezze e di saper sviluppare nel tempo le sue capacità formative, dispone di un set di varie competenze, non solo di gestione d'aula, ma anche di analisi dei fabbisogni, progettazione formativa soprattutto orientata alla valutazione degli apprendimenti. Quindi la disciplina del formatore è sicuramente affrontabile in tempi brevi privilegiando in questa fase le esperienze pregresse più significative. La disciplina di cui trattasi, prima di essere emanata, deve però considerare il contesto in cui il formatore andrà a operare, la sua efficacia e il relativo onere per le aziende. La figura del formatore ipotizzata è sicuramente indispensabile per una formazione strutturata come quella relativa al Rspp, Aspp, Rls e dirigenti. Il formatore è sicuramente utile per una formazione semi-strutturata come quella ipotizzabile per i datori di lavoro-responsabili del proprio servizio di prevenzione e protezione e per i preposti, nei quali la parziale contestualizzazione alla propria attività aziendale è indispensabile. È tutta da dimostrare, dati i numeri e la eterogeneità degli obiettivi formativi, la piena valenza del formatore per la formazione dei lavoratori che come detto deve «innestare» la cultura della sicurezza e salute. Per i lavoratori è necessario trovare una strategia formativa che raggiunga tutti gli interessati e che porti anche ad una auto responsabilizzazione degli stessi per il tema specifico della propria salute. Gli interventi formativi dovrebbero essere ricorrenti e dovrebbero essere condotti, quasi sempre nelle pmi, dal datore di lavoro o dai preposti, attori del processo produttivo che quindi conoscono per esperienza consolidata i propri rischi o perché li hanno acquisiti nei percorsi a loro dedicati.
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