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"Certificazione Uni per le associazioni"
fonte Italia Oggi / Responsabilità sociale
05/03/2011 - Pronta la proposta di legge per il riconoscimento delle libere associazioni. Il documento, messo a punto da Uni-prof (Assoprofessioni e Cna) e Colap, organismi di rappresentanza del mondo non ordini-stico, verrà consegnato infatti martedì prossimo alla commissione attività produttive della camera, che dieci giorni fa aveva dato il via libera all'iniziativa. Riguardo ai contenuti, emersi ieri al convegno «Regole e mercato: la sfida delle nuove professioni per far crescere l'economia della conoscenza», organizzato a Milano da Assoprofessioni e Cna, per iscriversi al registro delle associazioni professionali, istituito presso il ministero dello sviluppo economico, sarà necessario dimostrare il possesso di una serie di requisiti. Tra questi: l'avvenuta costituzione (per atto pubblico o per scrittura privata autenticata o per scrittura privata registrata presso l'Agenzia delle entrate o da altra idonea documentazione) da almeno due anni, l'adozione di uno statuto con determinati requisiti, l'adozione di un codice deontologico, il possesso di un sistema certificato di qualità dell'associazione conforme alla norma Uni En Iso 9001 per il settore di competenza. Quanto all'auto-regolamentazione, invece, la qualificazione della prestazione professionale si deve basare sulla sua conformità a requisiti specifici definiti secondo la normazione tecnica Uni e sulla base delle linee guida Cen 14 del 2010. Il ministero dello sviluppo economico, con proprio decreto, recepisce poi la normativa tecnica Uni relativa a ogni singola attività professionale. Mentre i requisiti, le competenze, le modalità di esercizio dell'attività e di comunicazione verso l'utente individuate dalla normativa Uni, vengono adottati quali principi e criteri generali che disciplinano l'esercizio dell'attività professionale e ne costituiscono, appunto, il riconoscimento. La proposta di legge delle associazioni disciplina, poi, il sistema di attestazione e certificazione delle professioni associative, l'attestato di competenza e l'attestato professionale di conformità Uni. In proposito, al convegno di ieri è stato annunciato l'avvio definitivo del percorso di autoregolamentazione attraverso la normazione Uni, ed entro un mese partirà un tavolo di lavoro delle professioni non regolamentate presso il ministero dello sviluppo economico. I punti cardine, enunciati dal presidente di Assoprofessioni, Giorgio Berloffa, sono rappresentati dal sistema previdenziale, dall'inquadramento fiscale e dalle possibilità di accesso al credito. Questioni che, per come sono regolamentate oggi, «rispondono ancora a una visione del passato e penalizzano una larga platea di lavoratori autonomi, imprenditori di se stessi che rappresentano una risorsa decisiva per l'Italia che vuole tornare a crescere». «Si apre uno scenario del tutto nuovo», ha commentato Sergio Gambini, responsabile del progetto professioni della Cna, presente ieri al convegno, «un nuovo e più qualificato interlocutore di governo per le professioni che credono nel mercato e che scelgono la concorrenza». All'incontro hanno partecipato anche Raffaello Vignali (Pdl), consigliere delle politiche per le pmi del ministero dello sviluppo economico ed Erminio Quartiani (Pd), deputato della X Commissione della Camera. I quali hanno dato un sostegno bipartisan alle iniziative delle associazioni.
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