News
"Etichetta etica, più informazioni per i consumatori "
fonte Agi / Sicurezza alimentare
28/05/2011 - Nove italiani su dieci vogliono un'etichetta chiara e trasparente. Un'etichetta che non deve "sedurre" o confondere, ma piuttosto dare più informazioni possibili sui prodotti alimentari, senza trucchi nè inganni. Non si tratta solo di sapere il luogo d'origine e provenienza del cibo che va sulla tavola: oggi il consumatore attento vuole conoscere la "storia" di quello che mangia. Per questo Cia-Confederazione italiana agricoltori e VAS Onlus lanciano la proposta di un'"Etichetta etica", una sorta di "curriculum vitae" che andrebbe ad affiancare la classica etichetta prevista dalla legge sui generi alimentari. L'"Etichetta etica" - illustrata da Cia e VAS in conferenza stampa per la presentazione Giornata nazionale "Mangiasano", che si è svolta il 21 maggio scorso - è un modello che mira a ristabilire il principio della "sovranità alimentare", restituendo al compratore un'effettiva libertà di scelta, negata da un mercato globalizzato che sposta le materie prime agricole a seconda della convenienza economica, senza alcuna considerazione per la loro qualità e per l'impatto ambientale e sociale conseguente alla loro produzione. L'idea dell'"Etichetta etica", come quella del suo contenuto, è partita dai risultati di un'indagine di Cia e VAS sul rapporto tra italiani e sicurezza alimentare. Secondo lo studio, ben il 91 per cento dei consumatori chiede per il cibo un'etichetta semplice e di facile comprensione, ma con più informazioni rispetto ad oggi. In particolare, l'83 per cento degli intervistati preferisce il prodotto nazionale, soprattutto se tipico e tradizionale, ma dall'etichetta vorrebbe la garanzia dell'italianità di tutti gli ingredienti. E ancora: otto consumatori su dieci sono contrari agli Ogm in tavola. Il 55 per cento del campione ritiene gli organismi geneticamente modificati dannosi per la salute, mentre il 76 per cento crede semplicemente che siano meno salutari di quelli "normali". All'opposto, il 62 per cento degli italiani si fida del biologico: secondo questa "fetta" di utenti il bio risponde ai piu' elevati standard di sicurezza e salubrita' alimentare. In più, per il 58 per cento dei "bio-appassionati", questi prodotti sono di qualità superiore rispetto ai convenzionali. Infine, il 40 per cento degli italiani vorrebbe in etichetta più dati sull'impatto degli alimenti sull'ambiente e il territorio circostante, mentre il 70 per cento degli intervistati chiede meno passaggi di filiera per frenare la corsa dei prezzi dal campo al supermercato. Sulla base di quest'indagine, Cia e VAS hanno creato l'etichetta ideale.
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 815 volte.
Pubblicità