News
"Una guida per la sicurezza nel comparto edile"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
11/07/2011 -
Un manuale operativo per il controllo dell’applicazione delle misure di sicurezza e per la redazione del DVR, del POS, del Piano di Sicurezza Sostitutivo e del Piano di montaggio uso e smontaggio dei ponteggi. I contenuti e la struttura della guida.
Analizzando anche i recenti dati statistici sugli infortuni emerge che il
settore delle costruzioni contribuisce in modo significativo al fenomeno infortunistico su tutto il territorio nazionale. Benvenute sono dunque le pubblicazioni che perseguono l’obiettivo di favorire la prevenzione degli infortuni, l’igiene e il miglioramento dell’ambiente di lavoro nel mondo edile.
Una nuova pubblicazione sulla prevenzione degli infortuni in questo comparto è il risultato di una collaborazione fra l’ INAIL Sicilia, il Coordinamento Regionale dei CPT della Sicilia, il CPT-ESE di Messina (Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro di Messina e provincia - Ente Sicurezza Edile) e il CPT di Torino (Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro di Torino e provincia).
Stiamo parlando della
“ Guida per la sicurezza in edilizia”- curata dal CPT di Messina e dal CPT di Torino - un manuale operativo, realizzato in linea con il Decreto Legislativo 81/2008, che può supportare le aziende edili nella valutazione dei rischi e nella conseguente adozione delle misure di prevenzione.
Nella prefazione del documento si indica che la frequenza di infortuni nel settore edile dipende da diversi fattori.
Ad esempio dal fatto che “le caratteristiche del settore edile sono dissimili da quelle degli altri settori industriali perché ogni opera o manufatto è un prototipo, pertanto è improbabile che in un cantiere si ripetano le stesse condizioni operative anche se inerenti a identiche opere”.
Inoltre una seconda caratteristica del comparto è “la breve durata delle attività o dei cantieri che rende difficile l’aggiornamento della valutazione dei rischi e la conseguente adozione delle adeguate misure di prevenzione”.
Quest’opera è stata realizzata per il raggiungimento di due distinti obiettivi:
- fornire agli operatori del settore edile uno strumento utile per il controllo dell’applicazione delle misure di sicurezza, della congruenza dei documenti e dell’organizzazione aziendale in materia di prevenzione e protezione dai rischi;
- fornire ai soggetti interessati uno strumento utile per la redazione del DVR, del POS, del Piano di Sicurezza Sostitutivo ( PSS) e del Piano di montaggio uso e smontaggio dei ponteggi (PiMUS).
L’opera - indirizzata a tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di salute e sicurezza nell’ambito dell’impresa, compresi i coordinatori per la sicurezza, i committenti, i responsabili dei lavori e i formatori in genere - consente dunque alle imprese di qualunque dimensione di verificare in modo ordinato l’effettiva applicazione nei vari documenti richiesti dalla normativa e di verificare le eventuali carenze degli stessi o delle misure attuate; la “verifica cosciente e ordinata delle misure di sicurezza applicate nei luoghi di lavoro permette di identificare gli elementi che consentono il miglioramento nel tempo delle stesse”.
Riguardo al secondo obiettivo, “il modello di DVR proposto consente alle imprese edili di redigere o rielaborare il proprio documento ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs. 81/2008; per completare i contenuti del modello occorre utilizzare le “schede bibliografiche di riferimento (SBR)” e le “schede di gruppo omogeneo (SGO)” di lavoratori”.
In particolare, in base ai criteri esposti in quest’opera, “ogni datore di lavoro deve elaborare le SGO dei propri lavoratori, attraverso una diligente, puntuale e corretta valutazione dei rischi e con l’attenta consultazione delle istruzioni”. Nella guida sono proposto anche altri modelli di documenti.
Ad esempio è proposto un modello di POS che risponde ai contenuti minimi previsti dall’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e che è stato “elaborato in ottemperanza alle disposizioni del medesimo decreto, in base alle quali il POS è il documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere, ai sensi dell’art. 17 comma 1 lettera a) relativo all’obbligo di valutazione di tutti i rischi”.
Viene riportato anche un modello di PiMUS, nel rispetto dei contenuti minimi previsti nell’allegato XXII del D.Lgs. 81/2008, “la cui corretta redazione è fondamentale per la sicurezza degli addetti a quest’attività con un elevato rischio di caduta dall’alto”.
La guida è composta di tre volumi. Nel primo volume sono raccolte le “liste di controllo” suddivise in cinque gruppi.
Ogni lista di controllo è collegata con le competenti “schede bibliografiche di riferimento” contenute nel prontuario. In particolare le “liste di controllo consentono di verificare gli elementi del sistema sicurezza aziendale (ad esempio, fase lavorativa, opera provvisionale) attraverso una serie di voci inerenti all’argomento trattato”.
E, tra l’altro, le liste di controllo (check-list) sono lo strumento consigliato dalle “Linee Guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL)” elaborate da UNI-INAIL per eseguire il “Monitoraggio” che, in base alle stesse, costituisce un passaggio fondamentale del sistema.
La guida ricorda che l’adozione di un SGSL “non è obbligatoria, anche se è consigliabile la sua applicazione perché utile a raggiungere gli obiettivi aziendali di salute e sicurezza e ad avere efficacia esimente dalla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231: l’art. 30 del D.Lgs. 81/2008 chiarisce le condizioni per fruire di tale seconda opportunità”.
Il secondo volume è composto dalle schede bibliografiche di riferimento suddivise in modo identico alle liste di controllo (cinque gruppi) che contengono le informazioni concernenti l’argomento trattato, utili anche a spiegare quanto previsto nella lista.
Questi in breve i temi trattati:
-sicurezza preventiva, suddivisa in due parti: Impresa (struttura organizzativa dell’impresa per quanto riguarda la sicurezza, è composta di sette schede) e Cantiere (inerente, principalmente, i piani di sicurezza, composta di sei schede);
-sicurezza generale, suddivisa in due parti: Protezione e misure di sicurezza contro i rischi naturali (6 schede), Rischi dovuti a reti e servizi tecnici nell’area di cantiere o al contorno (5 schede);
-l’organizzazione del cantiere, suddivisa in sette parti: Accessi, depositi e segnaletica (3 schede); Protezione di terzi
- Delimitazione del cantiere; Provvedimenti per evitare o ridurre le emissioni inquinanti; Servizi igienico assistenziali; Presidi sanitari ed emergenze (2 schede); Installazione ed esercizio degli impianti e delle macchine (6 schede); Installazione ed esercizio dei posti di lavoro fissi (3 schede);
-la sicurezza di fase, comprende: Costruzioni edili in genere (11 schede); Costruzioni stradali in genere (7 schede); Gallerie (2 schede); Canalizzazioni (3 schede); Fognature, pozzi e gallerie (2 schede); Lavorazioni ferrotranviarie (3 schede); Fondazioni speciali (5 schede); Impermeabilizzazioni (2 schede); Verniciature industriali (3 schede); Lavori in situazioni particolari (3 schede);
-le dotazioni di lavoro, suddivise in nove gruppi di schede bibliografiche: Apparecchi di sollevamento fissi (2 schede); Apparecchi di sollevamento e trasporto semoventi (4 schede); Macchine operatrici (14 schede); Macchine da lavorazione (19 schede); Utensili (11 schede); Opere provvisionali (14 schede); Attrezzature (7 schede); Equipaggiamento elettrico delle macchine; Dispositivi di protezione individuale”.
Il terzo volume contiene i modelli di DVR, POS, PSS e PiMUS con le relative istruzioni per la redazione. In particolare “per la corretta valutazione dei rischi sono stati predisposti i seguenti approfondimenti: Identificazione e valutazione dei rischi; Schede bibliografiche di riferimento; Schede di gruppo omogeneo; Rischio rumore; Rischio vibrazioni; Rischio chimico; Rischio radiazioni ottiche artificiali; Dispositivi di protezione individuale”. Infine ricordiamo che la guida, elaborata in osservanza al D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008, si correda di una ricca documentazione in merito alla normativa di riferimento.
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1226 volte.
Pubblicità