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"L’elettricità in tutta sicurezza"
fonte PuntoSicuro / Sicurezza sul lavoro
05/10/2011 - Nelle abitazioni
e nei luoghi di lavoro gli apparecchi elettrici, cavi e prese sono spesso
utilizzati senza pensare ai pericoli che comportano. L’
elettricità ha pericoli che non sono evidenti, è invisibile,
inodore; tuttavia anche un difetto apparentemente insignificante di un cavo può
provocare esiti fatali. In realtà “l’ elettricità
è sicura solo se la usiamo in maniera sicura”, rispettando tutte le norme di
sicurezza.
Questa
ultima frase potrebbe essere il riassunto di un’interessante pubblicazione che Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e
la prevenzione degli infortuni, ha prodotto nel 2011 in collaborazione con
Electrosuisse: “
L’elettricità
in tutta sicurezza”.
Questa
pubblicazione - non destinata agli elettricisti ma a chi usa quotidianamente apparecchi
elettrici - vuole attirare
l’attenzione sui pericoli dell’elettricità presentando situazioni tipiche e
ricordando le principali norme
di sicurezza.
Suva,
Electrosuisse “ L’elettricità
in tutta sicurezza”
Si
“ha una
situazione di pericolo
quando una persona tocca un elemento sotto tensione. Ad esempio quando:
-
“manca una copertura;
-
le coperture e gli alloggiamenti sono danneggiati;
-
gli apparecchi
sono difettosi;
-
la testa del fusibile è danneggiata;
-
non si procede con la dovuta cautela durante la sostituzione di lampadine o
cartucce di fusibili;
-
si entra in contatto con conduttori scoperti o con elementi
sotto tensione;
-
vengono scoperti elementi sotto tensione, ad esempio rimuovendo coperture,
elementi dell’alloggiamento ecc.”.
E
se si toccano elementi sotto tensione, “l’esito è fatale soprattutto se
sussiste un buon collegamento verso terra, ad esempio quando ci si trova vicino
all’acqua o a piedi nudi su un prato bagnato o sul pavimento”.
Si
hanno normalmente
tre tipi di infortunio:
-
“
elettrocuzione: quando una persona
tocca un elemento sotto tensione, la corrente ne attraversa il corpo con
conseguenti ustioni e alterazioni del ritmo cardiaco. Il pericolo è
proporzionale all’intensità della corrente e alla durata del passaggio;
-
ustioni: sono causate da temperature
superficiali troppo elevate o da archi elettrici;
-
infortuni secondari: provocati da
elettrocuzione o ustioni, ad esempio quando una persona, dopo aver subito
un’elettrocuzione si ferisce cadendo da una scala”.
Ricordando
che nel caso degli infortuni causati dall’ elettricità,
“la gravità delle lesioni dipende soprattutto da due fattori: dall’intensità
della corrente e dalla durata del passaggio attraverso il corpo”.
Riguardo
alla prevenzione, il documento di Suva sottolinea che i
dispositivi di protezione salvano la vita solo se li usiamo nel modo
giusto.
Un
dispositivo semplice ed efficace è l’
interruttore
differenziale: il principio di funzionamento “si basa sul confronto tra le
correnti entranti e le correnti uscenti nel conduttore polare e nel conduttore
neutro. Se questo equilibrio viene disturbato, ad esempio se si ha un passaggio
di corrente attraverso un corpo umano o verso il conduttore di protezione, l’ interruttore
differenziale interrompe subito la corrente”. Quando, nel 1976, “l’interruttore
differenziale venne reso obbligatorio in tutti i cantieri
svizzeri, il numero degli infortuni mortali dovuti a elettrocuzione scese in
breve tempo da 10 a 2 all’anno”.
Il
documento ricorda che benché sia estremamente efficace, l’interruttore
differenziale non protegge al 100 per cento. Quando “il contatto avviene tra il
conduttore polare e il conduttore neutro, e quindi la corrente
elettrica passa dal conduttore polare al conduttore neutro, l’interruttore
differenziale non è in grado di distinguere questa corrente
elettrica da quella dovuta ad un carico normale e quindi non interrompe
l’alimentazione della corrente”.
Il
documento ricorda che ogni interruttore differenziale reca “l’indicazione di
verificare regolarmente il tasto di controllo. Un momento indicato per il
controllo degli interruttori differenziali è ad esempio il passaggio dall’ora
solare all’ora legale e viceversa”.
Altri
dispositivi sono “concepiti per attivarsi in presenza di una determinata
corrente chiamata corrente
di apertura. Se l’intensità della corrente supera la corrente di apertura,
il flusso di corrente viene interrotto automaticamente. Più la corrente supera
la corrente di apertura, più rapida è la disattivazione”.
Stiamo
parlando dei
dispositivi di protezione contro
le sovracorrenti:
-
valvola fusibile;
-
interruttore magnetotermico;
-
salvamotore.
Ad
esempio in caso di guasto negli apparecchi
elettrici appartenenti alla classe di isolamento I “una corrente elevata
defluisce attraverso il conduttore di protezione. Il dispositivo di protezione
scatta e la corrente viene interrotta”.
Bisogna
ricordare che se questi dispositivi contro le sovracorrenti “proteggono gli
impianti elettrici e i dispositivi
elettrici contro il surriscaldamento provocato da sovraccarichi e cortocircuiti”,
non proteggono tuttavia una persona in
caso di contatto con elementi sotto tensione! “Le correnti necessarie per
attivare il dispositivo di protezione devono essere molto più grandi”.
Dopo
aver riportato una tabella relativa alla
classe
di isolamento degli apparecchi elettrici (gli apparecchi con classe di
isolamento 0 “non dispongono né di un secondo isolamento né di un conduttore di
protezione e devono quindi essere assolutamente sostituiti” con apparecchi di
classe II o I), l’opuscolo di Suva riporta i
consigli più importanti per il lavoro quotidiano.
Innanzitutto
è necessario fare sempre eseguire gli
interventi
rischiosi da una persona autorizzata.
In
particolare i seguenti interventi “non devono mai essere eseguiti da persone
non autorizzate:
-
installazione di impianti
elettrici;
-
modifica di impianti o apparecchi elettrici;
- manutenzione
e riparazione di apparecchi elettrici”.
Si
può contribuire alla propria sicurezza osservando anche le “seguenti
regole:
-
utilizzate solo apparecchi a norma e in perfetto stato. Controllate l’apparecchio,
il cavo, la spina e la presa prima dell’uso;
-
leggete attentamente le istruzioni per l’uso e le indicazioni relative alla
sicurezza in esso contenute;
-
utilizzate sempre gli apparecchi elettrici con un interruttore differenziale,
soprattutto in ambienti umidi, sui cantieri
o all’aperto;
-
fate attenzione alle situazioni pericolose (ad esempio pavimenti umidi) e intervenite
subito in caso di anomalie (ad esempio se è scattato un fusibile o
l’interruttore differenziale)”.
Per
concludere ricordiamo che il documento dedica molto spazio all’importanza della
manutenzione e dei
controlli.
Infatti
la manutenzione
deve essere effettuata regolarmente! “Un apparecchio non sottoposto a
manutenzione o guasto può rappresentare un grande pericolo”.
N.B.: I
riferimenti legislativi contenuti nel documento originale e i dati relativi agli
incidenti riguardano la realtà elvetica, i suggerimenti indicati sono comunque
utili per tutti i lavoratori tenendo conto, tuttavia, delle differenze nella
distribuzione di energia tra Svizzera e Italia.
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