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"Gallerie: gli scavi di avanzamento e il rivestimento di prima fase"
fonte PuntoSicuro / Sicurezza sul lavoro
26/10/2011 - La “ Guida
per la sicurezza in edilizia”, risultato della collaborazione fra l’ INAIL Sicilia, il Coordinamento Regionale dei CPT della
Sicilia, il CPT-ESE di Messina e il CPT di Torino, racchiude al suo interno un
gran numero di liste di controllo e schede bibliografiche utili per la verifica
di diversi elementi del sistema sicurezza aziendale nelle attività edili.
Oggi
affrontiamo, in relazione alla realizzazione di gallerie e al lavoro in
sotterranei, la sicurezza durante gli scavi di avanzamento e rivestimento di
prima fase.
Rimandando
i nostri lettori all’uso e alla lettura integrale delle liste di controllo e
delle schede correlate, riprendiamo alcune delle indicazioni in merito alle
misure di prevenzione previste.
Sono
diverse le attività contemplate nella fase lavorativa in oggetto : predisposizione
vie di accesso al fronte dello scavo, esercizio impianti aggottamento,
predisposizioni paratie/sostegni/ carpenterie,
movimento ed esercizio macchine
operatrici, attività di scavo meccanico, perforazione di rocce, attività di
scavo con esplosivi,
rimozione/trasporto e deposito materiali di scavo, disgaggio di sicurezza,
rivestimento di prima fase con calcestruzzo proiettato, …
Nella
scheda (
4.03.01.R ) in particolare si fa riferimento alla valutazione
dei rischi e all’indice di attenzione con riferimento alle attività
contemplate. In questo caso i
rischi con
indice di attenzione più alto sono:
- seppellimento,
sprofondamento;
-
vibrazioni;
-
rumore;
-
caduta materiale dall’alto;
- polveri,
fibre;
-
fumi, gas, vapori.
Ci
soffermiamo in particolare sulle indicazioni relative a due rischi.
In
merito al
seppellimento, sprofondamento
“i
sistemi di scavo devono risultare
adeguati alla natura dei terreni attraversati e offrire garanzie di sicurezza.
Se la natura del terreno lo richiede, devono essere adottati sistemi preventivi
di consolidamento o di sostegno. Ogni scavo
deve, di norma, essere provvisto di sostegni e rivestimenti per impedire
franamenti o caduta di materiali. Le armature di sostegno ed i rivestimenti
provvisori devono essere messi in opera di pari passo con l’avanzamento dello
scavo e mantenuti sino alla costruzione del rivestimento definitivo. Le
armature di sostegno ed i rivestimenti provvisori possono omettersi quando lo
scavo sia eseguito in terreni che non presentino sicuramente pericoli di
franamento o di caduta di materiali. In tali situazioni lo stato
di sicurezza dello scavo deve essere controllato, allo scopo di provvedere
tempestivamente all’armatura o al puntellamento dei tratti o punti risultanti
non sicuri”.
Inoltre
“
le pareti e la calotta degli scavi non
armati, in prossimità dei luoghi ove si abbatte la roccia per mezzo di esplosivi,
devono essere controllate dopo ogni brillamento di mine.
Il tipo di armatura e le dimensioni, la
disposizione ed il numero dei suoi elementi, devono essere scelti in relazione
alla natura, alle condizioni ed alla spinta dei terreni da attraversare, e in
modo che le strutture resistenti lavorino con un adeguato margine di sicurezza.”
Vediamo
altre indicazioni riportate nel
documento:
-
“quando, per effetto del rigonfiamento del terreno, del distacco di blocchi,
della esistenza di frane, o per cause anormali, non sia possibile garantire la
resistenza delle armature, queste devono essere sottoposte ad una particolare sorveglianza
onde seguirne la deformazione e l’eventuale spostamento”;
-
“quando le sollecitazione determinate dalla pressione del terreno tendano a
deformare le strutture di sostegno o a provocare lo scardinamento delle
armature si deve provvedere alla tempestiva sostituzione degli elementi
compromessi o all’adozione di altre misure di emergenza. A tal fine deve essere
tenuto pronto, per la messa in opera, un numero sufficiente di elementi di
armatura di rimpiazzo;
-
la posa in opera delle armature di sostegno dello scavo
e del rivestimento sono eseguite sotto la sorveglianza di assistenti o capi
squadra esperti, anche quando si tratta di rimuovere le armature per
l’esecuzione degli allarghi delle profilature di scavi;
-
è sempre preferibile utilizzare armature a perdere che risultano in genere
anche collaboranti con il rivestimento definitivo;
-
nei lavori di escavazione deve essere disposto un controllo giornaliero delle
armature e delle pareti
di scavo, da eseguirsi da lavoratori esperti. E’ opportuno tenere in
apposito registro su cui riportare i dati relativi a tali controlli al fine di
poterli convenientemente documentare;
-
devono essere effettuate, periodicamente e comunque ad ogni mutare delle
situazioni di avanzamento dello scavo (composizione, stratificazione delle
faglie, modifiche al sistema di armatura, o di scavo, o altro), verifiche
strumentali delle spinte del terreno sulle armature, per poter provvedere in
ogni situazione alla messa in sicurezza dello scavo, anticipando, ove del caso,
murette di rinforzo al piede delle armature, anelli di rivestimento in
calcestruzzo, o provvedendo ad integrare le armature e/o i consolidamenti
medesimi”.
Qualche
breve cenno ad un rischio con indice di attenzione molto alto: il rischio
relativo alla
presenza di polveri e
fibre.
Nella
guida si indica che l’’
aria ambiente
degli scavi in sotterraneo “deve essere mantenuta respirabile e, quanto più
possibile, esente da inquinamenti, mediante sistemi o impianti di ventilazione
atti ad eliminare od a diluire, entro limiti di tollerabilità, i gas, le
polveri ed i vapori pericolosi o nocivi”.
In
particolare ad ogni lavoratore “deve essere assicurato un minimo di 3 m3
di aria fresca al minuto primo, salvo limiti più elevati in rapporto alla
presenza in sotterraneo
di particolari cause di inquinamento nell’atmosfera. La portata di aria di
ventilazione deve essere tale che la velocità media nella sezione trasversale
del tunnel, in presenza di lavoratori, non sia superiore ai 5 m al minuto
secondo. Si potrà far uso, in funzione della particolarità del macchinario e
delle condizioni ambientali, di ventilazione aspirante, premente o mista”.
Dopo
aver dato indicazioni sulla quantità minima di aria da considerare, la guida
riporta altre
indicazioni per la
prevenzione. Ne vediamo alcune, rimandandovi, per una lettura più
esaustiva, al documento originale:
-
“nei lavori sotterranei, nei quali si impieghino esplosivi, le eliminazione dei
gas, dei fumi e delle polveri
prodotti dallo sparo (volata) deve essere effettuata a mezzo di ventilazione
artificiale, in modo da consentire il rapido allontanamento dei prodotti nocivi
dal luogo del loro sviluppo evitandone la diffusione attraverso tutto lo scavo.
E’ consentita l’eliminazione dei prodotti nocivi derivanti dalle volate, per
mezzo di sola immissione di aria nella zona di sparo, purché i lavoratori siano
fatti uscire dal sotterraneo prima della volata ed il loro rientro avvenga dopo
che l’aria sia stata sufficientemente depurata; oppure fatti sostare in posti
in cui, per l’adozione di adeguati accorgimenti, ovvero per la presenza di
efficienti camini, pozzi o finestre, sia garantita la respirabilità dell’aria;
- si devono adottare sistemi di lavorazione,
macchine, impianti e dispositivi che diano luogo al minor sviluppo di polveri;
queste devono essere comunque eliminate il più vicino possibile ai punti di
formazione;
-
nei lavori per i quali siano disposti, ai fini della lotta
contro la polvere, procedimenti in umido, si devono adottare impianti idrici
di distribuzione capaci di assicurare una sufficiente quantità d’acqua esente
da inquinamenti. quando si procede alla bagnatura della calotta, delle pareti e
della platea degli scavi, per impedire la diffusione nell’aria delle polveri
formatesi o depositatesi, l’innaffiamento deve essere eseguito con spruzzatori
od innaffiatori e non con getti violenti di acqua;
-
la perforazione meccanica delle rocce deve essere eseguita mediante macchine
munite di dispositivo per l’aspirazione delle polveri o per l’iniezione di
acqua”;
-
“le macchine con motore a combustione interna o ad aria compressa e gli
automezzi in circolazione nelle gallerie, devono avere il tubo di scappamento
provvisto di uno schermo deflettore o disposto in modo che l’aria non possa
sollevare la polvere depositata al suolo o sulle pareti o investire il
lavoratore”;
-
“la concentrazione
delle polveri nell’aria dei luoghi di lavoro sotterranei ed il contenuto di
silice libero devono essere controllati periodicamente, da parte di personale
esperto, nei posti in cui si riscontri il maggior grado di polverosità
ed ogni qualvolta siano mutate le condizioni tecniche ambientali o la
costituzione delle rocce. I risultati delle analisi, con l’indicazione delle
modalità tecniche adottate, devono essere tenute presso il cantiere
a disposizione degli organi di controllo;
- qualora per difficoltà di ordine ambientale
od altre cause tecnicamente giustificate sia ridotta l’efficacia dei mezzi
generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare
uso di idonee maschere
antipolvere. Le maschere
sono da intendersi in dotazione personale e portare l’indicazione del
lavoratore che le usa; consegnate a fine di ogni turno di lavoro ad un apposito
incaricato per essere pulite e controllate nella loro efficienza; conservate
ordinatamente in un armadio o altro posto idoneo; disinfettate periodicamente e
sempre quando cambiano i soggetti che le usano”.
Infine
riportiamo alcune
procedure/istruzioni
per gli operatori contenute nella
lista
di controllo 4.03.01:
-
“evitare di eseguire attività in sotterraneo senza la presenza di altri
lavoratori a contatto almeno visivo;
-
evitare di percorrere le gallerie in concomitanza con i mezzi meccanici;
-
non sostare nei raggi di azione dei mezzi meccanici di scavo e movimento terra;
-
durante il movimento delle macchine utilizzare le lampade portatili in dotazione;
-
per i lavori in quota utilizzare idonee piattaforme di lavoro e/o cestelli;
-
usare sempre gli elmetti per la protezione del capo e gli altri dpi
assegnati;
-
devono essere presenti efficaci mezzi di comunicazione con l’esterno;
-
nelle lavorazioni che richiedono l’impiego di fiamme libere è comunque
opportuno tenere a portata di mano un estintore;
-
disponibilità di squadra di salvataggio (formazione ed addestramento);
-
locale di custodia delle attrezzature di salvataggio;
-
mantenimento in efficienza e pronto impiego delle attrezzature di salvataggio;
-
disponibilità di squadra
di soccorso (formazione ed addestramento);
-
illuminazione dei segnali;
-
predisposizione delle attrezzature necessarie ad attuare le procedure
di emergenza”.
CPT-ESE
di Messina, CPT di Torino, Inail Sicilia “ Guida
per la sicurezza in edilizia” (formato ZIP, 39,6 MB).
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