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"Travolta da una cisterna, muore precaria"
fonte Corriere della Sera / Sicurezza sul lavoro
26/11/2011 - Aveva 36 anni e un lavoro precario. Maria Cristina Allegretti faceva la commessa
in una rivendita di detersivi alla spina, a Oristano. Ieri è morta mentre si
occupava delle operazioni di scarico di una cisterna piena di detersivo:
qualcosa non ha funzionato e quel carico che stava spostando assieme a una
collega, 500 chili, le si è rovesciato addosso schiacciandole la testa.
Nessuna possibilità di scampo, Maria Cristina è morta sul colpo e sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta per ricostruire l'incidente e stabilire eventuali responsabilità.
Quel lavoro Maria Cristina lo aveva trovato la primavera scorsa grazie a un'agenzia interinale e certo non guadagnava granché.
Anche per questo viveva a casa con sua madre che ieri è arrivata davanti al luogo dell'infortunio (il negozio si chiama Fior di Bolle) urlando tutta la sua disperazione. Maria Cristina non è stata la sola vittima del lavoro di ieri. Due operai morivano proprio mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napoli-tano invitava tutti, per l'ennesima volta, a non abbassare la guardia sul problema delle morti bianche.
«La sicurezza e la dignità del lavoro devono avere quella valenza primaria che la Costituzione pone a fondamento della Repubblica» ha detto. E ancora: «Nessun cedimento è ammissibile» e «va in ogni caso rifiutata l'idea che si tratti comunque di inevitabili tragiche fatalità».
Nessuna possibilità di scampo, Maria Cristina è morta sul colpo e sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta per ricostruire l'incidente e stabilire eventuali responsabilità.
Quel lavoro Maria Cristina lo aveva trovato la primavera scorsa grazie a un'agenzia interinale e certo non guadagnava granché.
Anche per questo viveva a casa con sua madre che ieri è arrivata davanti al luogo dell'infortunio (il negozio si chiama Fior di Bolle) urlando tutta la sua disperazione. Maria Cristina non è stata la sola vittima del lavoro di ieri. Due operai morivano proprio mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napoli-tano invitava tutti, per l'ennesima volta, a non abbassare la guardia sul problema delle morti bianche.
«La sicurezza e la dignità del lavoro devono avere quella valenza primaria che la Costituzione pone a fondamento della Repubblica» ha detto. E ancora: «Nessun cedimento è ammissibile» e «va in ogni caso rifiutata l'idea che si tratti comunque di inevitabili tragiche fatalità».
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