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"Imparare dagli errori: incidenti correlati all’accatastamento di merci"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
29/11/2011 - Le attività di
stoccaggio,
di
immagazzinamento, di
accatastamento, di carico e scarico
merci non sono attività esenti da rischi. E non parliamo sono dei rischi legati
a movimentazioni
manuali inadeguate o ai rischi relativi all’uso di attrezzature come i carrelli
elevatori… Ci sono ad esempio anche pericoli connessi al ribaltamento
delle merci, alla caduta
degli operatori o all’inadeguato stoccaggio di sostanze
pericolose.
Vediamo
di affrontare le dinamiche di alcuni incidenti relativi ad attività di
stoccaggio e immagazzinamento attraverso i casi riportati nel piccolo archivio
di incidenti di Suva,
istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, e nell’archivio
di
INFOR.MO., strumento
per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema
di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi
Il
primo caso è riportato nell’archivio
di incidenti di Suva
e tratta di un
capofficina
schiacciato da una pila di griglie d'acciaio.
Nel
tentativo di prelevare delle
griglie
d'acciaio da una catasta, un capofficina cade a terra schiacciato da
diversi blocchi di 130 chili ciascuno. In precedenza “l'esperto capofficina
aveva posizionato il gancio della gru sopra la catasta e non gli rimaneva che
agganciare il primo fascio di griglie. Invece di servirsi di una scala,
si è arrampicato sulla catasta. In quel mentre deve aver perso l'equilibrio ed
è precipitato nel vuoto, facendo cadere una parte della catasta.
L'uomo si è ritrovato a terra sotto il peso di diversi fasci di griglie, uno
dei quali gli premeva contro la gola impedendogli di chiamare aiuto. Siccome
stava lavorando da solo, ci sono voluti circa 10 minuti prima che un collega si
accorgesse di lui e potesse chiamare i soccorsi”. Il lavoratore, nonostante i
tentativi di rianimazione, è deceduto in ospedale il giorno successivo.
Questi
alcuni dati emersi dall'indagine d'infortunio: “
la catasta era decisamente troppo alta (3 metri) e instabile”. In
ogni caso “arrampicandosi sulla catasta incurante delle regole di sicurezza, il
capofficina l'ha resa
instabile
facendola traballare. Questa è stata probabilmente la causa della sua fatale
caduta”.
Il
secondo caso, tratto da INFOR.MO., è
relativo ad un
incidente nel comparto
agricolo.
Un
lavoratore si trova presso il fienile annesso alla propria abitazione.
Suo
figlio sta scaricando da un rimorchio alcune rotoballe di fieno. Completato
l'accatastamento delle prime cinque, il primo lavoratore posiziona a terra un
bancale di legno per poter accatastare la colonna successiva. Improvvisamente
tre rotoballe già accatastate cadono a terra, schiacciandolo al pavimento.
Questi
alcuni
fattori determinanti per
l’accaduto:
-
rotoballe impilate non correttamente;
-
il lavoratore che staziona presso le rotoballe stoccate;
-
il figlio del lavoratore che impila non correttamente alcune rotoballe di
fieno.
Il
terzo caso, sempre tratto da
INFOR.MO., è relativo ad un
incidente in
una ditta che produce e lavora semilavorati di legno.
Un
operatore sta riposizionando con il muletto
un pacco di pannelli truciolari laminati su di una catasta di 7 pacchi ad
un'altezza di circa 4 metri.
Due
operai si trovano dietro il deposito di laminati e nell'operazione di
posizionamento, un pacco di 25 pannelli di truciolare laminato cade a terra
investendo mortalmente uno dei due operai e provocando la frattura al femore all’altro.
Tra
i fattori che hanno determinato e condizionato l’esito dell’incidente ci sono
le specificità e modalità dell’accatastamento di pannelli truciolari laminati e
la sosta di alcuni operai in posizione pericolosa.
La prevenzione
Innanzitutto
presentiamo le indicazioni riportate da Suva in relazione al primo
incidente descritto.
Questi
alcuni
suggerimenti per evitare
infortuni simili.
Doveri
di
datori di lavoro e superiori:
-
“fissare delle regole per lo stoccaggio dei colli (accatastamento, altezza
massima della catasta) e controllarne il rispetto;
-
fissare delle regole per l'agganciamento dei colli (modo di procedere, uso
della scala)
e controllarne il rispetto;
-
istruire i collaboratori sulle regole di sicurezza da seguire nelle operazioni
di stoccaggio e agganciamento dei colli;
-
sensibilizzare regolarmente i collaboratori riguardo ai pericoli che queste
operazioni comportano;
-
controllare periodicamente le cataste e il comportamento dei collaboratori,
eliminare le carenze di sicurezza e correggere i comportamenti
pericolosi;
-
coinvolgere i collaboratori nelle decisioni (prima dell'infortunio descritto
alcuni collaboratori si erano rifiutati di salire sulla catasta perché visibilmente
instabile)”.
Doveri
dei
dipendenti:
-
“seguire le istruzioni del datore di lavoro;
-
non lavorare da soli”.
Per
concludere con la prevenzione prendiamo ora spunto da una lista di controllo –
prodotta da Suva - dal titolo “
Stoccaggio di merci accatastate”
che sottolinea che le operazioni di stoccaggio e accatastamento in ogni azienda
devono essere “
eseguite a regola d’arte
per garantire la sicurezza degli addetti ai lavori e per consentire di
trasbordare le merci in maniera efficiente”.
Ricordando
che la lista di controllo volutamente non tratta dello stoccaggio di merci
speciali (facilmente infiammabili,
tossiche, …) e dei pericoli connessi, vediamo alcune elementi di prevenzione in
merito alla
realizzazione delle cataste.
Prima
di stoccare la merce, l’
area di deposito
deve essere scelta in modo accurato.
“Bisogna
tener conto soprattutto delle caratteristiche del pavimento (carico massimo
sopportabile, assenza di dislivelli o irregolarità), delle condizioni di
visibilità sulle vie di circolazione e dei cicli di produzione”.
È
necessario poi che sia stata stabilita correttamente l’
altezza massima consentita per le cataste.
Per
stabilirla è bene tener conto dei seguenti aspetti:
–
“caratteristiche delle merci,
resistenza, forma, possibili deformazioni (se necessario rivolgersi al
fornitore);
–
caratteristiche del pavimento
(sufficientemente resistente e piano);
–
instabilità a causa di agenti esterni ( mezzi
di trasporto, vento);
–
vicinanza alle infrastrutture (illuminazione, rilevatori antincendio);
–
sufficiente spazio di manovra sopra le cataste per i mezzi di sollevamento (ad
es. gru)”.
Utilizzando
questi dati può essere necessario ridurre l’altezza massima delle cataste.
Queste
altre indicazioni relative alla formazione, all’
innalzamento delle cataste:
-
le regole per lo stoccaggio e il prelievo delle merci devono essere messe per
iscritto e gli addetti ai lavori le devono conoscere;
-
“le operazioni di stoccaggio e prelievo devono essere possibili senza doversi
arrampicare sulle cataste”;
-
quando si progetta un deposito all’aperto bisogna tenere in conto l’eventuale
presenza di terze
persone (bambini che giocano, vandali ecc.). “Possibili soluzioni:
recinzione attorno al deposito e riduzione dell’altezza delle cataste”.
“Imparare
dagli errori” si soffermerà ancora su questo tema riportando nuovi esempi di
incidenti e altri spunti per migliorare la tutela della salute e sicurezza
degli operatori.
N.B.:
Gli eventuali riferimenti legislativi contenuti nelle pagine web di Suva
dedicate all’incidente e alla scheda di controllo riguardano la realtà
svizzera, i suggerimenti indicati sono comunque utili per tutti i lavoratori.
Suva,
pagina web dedicata all’infortunio di un capofficina
schiacciato da una pila di griglie d'acciaio.
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