"Cromo negli ambienti di lavoro: quali sono gli effetti?"
fonte tecnici.it / Sicurezza sul lavoro
La Direzione Regionale Inail Umbria e l'Università degli Studi di Perugia - Dipartimento di medicina clinica e sperimentale, Sezione di medicina del lavoro - hanno rinnovato l'intesa sul progetto di ricerca mirato a valutare gli effetti e i meccanismi cellulari e molecolari di tossicità indotti dall'esposizione al cromo negli ambienti di lavoro.
Considerato l'elevato utilizzo del cromo in numerose aziende è presumibile attendersi nei prossimi anni l'insorgenza di patologie cromo-correlate e, quindi, un incremento delle richieste di riconoscimento di malattia professionale all'Inail, in analogia con quanto avvenuto per le patologie asbesto-correlate.
La sinergia si propone di mettere a punto una metodologia di indagine che porti, da un lato, a stabilire con elevata probabilità il nesso di causa con la esposizione professionale e, dall'altro, a instaurare un'adeguata prevenzione e sorveglianza sanitaria dei soggetti esposti, in un ottica di diagnosi precoce delle lesioni cancerogene e quindi di cura e di miglioramento della qualità della vita nei casi più gravi.
Nel biennio precedente la ricerca ha messo a punto una metodologia finalizzata ad evidenziare gli effetti tossici iniziali del cromo a livello cellulare. Ora occorre passare a una forma di sperimentazione basata su uno studio che coinvolga anche le popolazioni esposte, per confermare l'applicabilità del metodo e per standardizzare gli accertamenti diagnostici.
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