News
"Imparare dagli errori: magazzini e depositi di sostanze pericolose"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
24/01/2012 - Concludiamo con questa puntata della rubrica “Imparare dagli errori” il
nostro viaggio attraverso gli incidenti correlati alle attività
di stoccaggio,
immagazzinamento,
accatastamento e
movimentazione. Ci siamo soffermati
nelle scorse settimane sui pericoli dovuti all’ instabilità
delle cataste e agli errori nello stoccaggio e nella movimentazione
della merce.
L’ultima
puntata su questi temi la dedichiamo a incidenti vari con particolare
attenzione - almeno per il primo caso presentato - alle problematiche relative alla
sicurezza nei magazzini e nei depositi di combustibili, oli e liquidi
infiammabili.
I
casi riportati sono tratti dall’archivio di INFOR.MO.,
strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di
sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi
Il
primo caso è relativo ad attività in
un
deposito di sostanze chimiche.
Un
lavoratore in un deposito di sostanze chimiche ha la mansione di magazziniere
carrellista e si trova a bordo del
carrello
elevatore diesel intento nella movimentazione di alcuni bancali.
All’interno
del capannone è presente anche un suo collega.
Nel
manovrare col carrello elevatore urta accidentalmente un bancale sul quale sono
depositati dei fusti di clorito di sodio in polvere (i bancali era accatastati
su tre ordini in verticale). Cadendo a terra i fusti si rompono provocando la
fuoriuscita della sostanza che prende fuoco. A catena si sviluppano una serie
di esplosioni che provocano il crollo della struttura del capannone.
Si
sviluppava quindi anche un incendio generalizzato che coinvolge vari settori
del deposito.
I
due lavoratori alle prime avvisaglie corrono verso l’uscita ma uno dei due,
quello alla guida
del carrello elevatore, appena fuori la porta del capannone viene comunque
travolto dal crollo rimanendo sepolto sotto le macerie. Il compagno,
fortunatamente, viene proiettato dallo spostamento d’aria all’esterno senza
gravi danni.
Sulla
base delle informazioni disponibili “sembrerebbe che l'incendio si sia
sviluppato a causa della presenza sul pavimento di
acido peracetico trasportato dalle ruote del muletto dal vicino
reparto in cui veniva prodotto. La reazione del clorito di sodio con l'acido
peracetico presente sul pavimento ha dato luogo allo sviluppo dell'incendio il
quale a catena ha poi coinvolto le altre sostanze presenti nel reparto fra i
quali anche dei perossidi”.
Al
di là dell’
errore di manovra è
evidente, tra i fattori determinanti dell’incidente, la contemporanea presenza
di
sostanze chimiche incompatibili,
comburenti e infiammabili.
Il
secondo caso ha invece genericamente
a che fare con la formazione di cataste ed è relativo ad
attività di demolizione auto e recupero materiali per riciclo, bonifica
e smaltimento
materiali pericolosi. Un dipendente di una ditta di autodemolizioni si
occupa dello stoccaggio di autovetture da demolire nonché del recupero e
stoccaggio di parti quali paraurti, portiere, ruote, ecc.
Ai
lati della recinzione di un piazzale si trovavano quattro carcasse d’auto
impilate l’una sopra l’altra e davanti a questa catasta, a terra, si trova un’altra
carcassa d’auto. L’infortunato si trova davanti a questa carcassa, voltato di
spalle.
Improvvisamente
la terza auto accatastata scivola in avanti cadendo sopra l’auto posizionata a
terra; l’auto posta in cima alla catasta, a sua volta, scivola in avanti verso
terra investendo l’infortunato alle spalle. Per l’urto l’infortunato cade a
terra e rimane schiacciato dalla parte sottostante della carcassa riportando lo
sfondamento del torace e altre lesioni. La causa dell’infortunio è da imputare
alle modalità di accatastamento delle carcasse che non garantivano le
necessarie condizioni di stabilità.
La prevenzione
Come
promesso la parte relativa alla prevenzione si sofferma sui
rischi nei magazzini.
Per
poterne parlare presentiamo alcune indicazioni tratte dalle schede
bibliografiche contenute nel manuale " La
valutazione dei rischi nelle costruzioni edili", un manuale nato dalla
collaborazione tra il Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione
Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia (C.P.T.
Torino) e l’ INAIL Piemonte.
Nel
manuale è presente una scheda con le
misure
di prevenzione e le istruzioni per gli addetti alle attività normalmente
contemplate all’interno di un magazzino nel
comparto edile.
Queste
sono ad esempio le
istruzioni per il
deposito di bombole di gas compresso:
-
“separare i gruppi di bombole per tipo di gas e le bombole piene da quelle
vuote segnalandone le caratteristiche con appositi cartelli visibili;
-
vincolarle in posizione verticale;
-
verificare periodicamente il buon funzionamento dei raccordi, delle valvole, dei
tubi e dei cannelli, mantenendoli puliti;
-
controllare periodicamente i mezzi di estinzione presenti;
-
non fumare o usare fiamme libere”.
E
per l’
accatastamento dei materiali
vengono date le seguenti
indicazioni:
-
l’altezza massima per le cataste deve essere valutata in funzione della
sicurezza relativa al ribaltamento, dello spazio necessario per i movimenti e
della necessità di accedere per l’imbraco;
-
“le cataste non devono appoggiare o premere su pareti non idonee a sopportare
sollecitazioni;
-
le cataste non devono invadere le vie di transito;
-
evitare di salire direttamente sulle cataste;
-
nell’eseguire gli accatastamenti accertare la planarità del piano di appoggio;
-
utilizzare adeguate rastrelliere per lo stoccaggio verticale del materiale
(lamiere, lastre o pannelli);
-
le scorte di reattivi e solventi vanno tenuti in un area fresca, aerata e
protetta dalle radiazioni solari;
-
non fumare o usare fiamme libere”.
Infine
dal manuale operativo “ La
sicurezza sul lavoro nei cantieri stradali” - realizzato dall’Inail su
iniziativa del Comitato Consultivo Provinciale Inail di Verona – possiamo
prendere ulteriori informazioni riguardo ai
depositi di combustibili, olii e liquidi infiammabili.
Queste
le
misure di prevenzione e istruzioni
per gli addetti:
-
“verificare l’esistenza della documentazione di prevenzione incendi prevista;
-
scegliere l’ubicazione del deposito e distribuzione di combustibile,
considerando un possibile rischio
d’incendio o d’esplosione;
-
posizionare il deposito in luogo ben ventilato, lontano dai luoghi di lavoro
dove vengono utilizzati combustibili, e da eventuali fonti di calore (fiamme,
fucine, stufe, calore solare intenso e prolungato);
-
quando il fabbisogno di combustibile non è particolarmente rilevante (cantieri
temporanei o mobili), si possono utilizzare cisterne posizionate all’esterno,
munite di vasca di contenimento adeguata alla quantità del contenuto
rispettando la normativa vigente;
-
per l’installazione di impianti elettrici d’illuminazione far riferimento alla
normativa relativa ai luoghi e ambienti di lavoro con pericolo di esplosione e
incendio, evitando categoricamente impianti improvvisati;
-
verificare l’esistenza, e l’efficienza dei sistemi di estinzione incendi
presenti (idranti, estintori, ecc...);
-
verificare la presenza di idonea segnaletica di prescrizione e sicurezza nelle
immediate vicinanze del deposito;
-
affiggere i numeri telefonici relativi al pronto intervento da attivare in caso
di necessità”.
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1292 volte.
Pubblicità