News
"SGSL: check list di autovalutazione per le piccole e micro imprese"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
24/02/2012 - Il Consiglio Direttivo di ITACA (Istituto per l'innovazione e trasparenza
degli appalti e la compatibilità ambientale) ha approvato il documento “
Check list di autovalutazione per le
piccole e micro imprese – Strumenti per l’implementazione di un sistema di
gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Questo
documento - elaborato da ITACA nell’ambito del Gruppo di Lavoro interregionale
“Sicurezza Appalti” con il coordinamento dell’ing. Marco Masi (Regione Toscana)
– nasce dalla necessità di approfondire la “tematica connessa alla correlazione
della gestione aziendale con il sistema di gestione della salute e sicurezza
sul lavoro (SGSL)”, anche in relazione alla crescente importanza assunta dai
SGSL nel Decreto legislativo 81/2008.
In
particolare queste
check list sono
un primo contributo per le
micro e
piccole imprese e vogliono essere uno “strumento operativo a supporto del
datore di lavoro, per verificare il proprio livello di implementazione di un sistema di
gestione della sicurezza (SGSL)”.
In
particolare nella premessa del documento si sottolinea che “l’ambizione è di
realizzare un programma di attività incrementali, che possano portare
progressivamente alla realizzazione di un kit utile alle imprese e alle
stazioni appaltanti per la gestione della sicurezza”.
In questo senso la realizzazione delle
checklist è la prima tappa intermedia, che “potrà aiutare le imprese verso una
corretta valutazione del grado di applicazione delle disposizioni previste dal
D.Lgs. 81/2008 e degli elementi tipici di un SGSL nella propria
organizzazione”.
Il
documento ricorda che l’implementazione di un
Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza nel Luogo di Lavoro è
lo “strumento privilegiato per permettere alle aziende di creare un sistema
organizzativo efficace nella gestione della salute e sicurezza e capace di
realizzare miglioramenti”. Tuttavia l’applicazione del modello di
SGSL ad aziende fino a 10 dipendenti “richiede una semplificazione, che
attiene all’ambito del linguaggio, dei modelli organizzativi di riferimento e
all’adozione di criteri di priorità, che evidenzino i requisiti più importanti
(essenziali) da quelli meno importanti”. E l’adozione di criteri di priorità “è
strettamente correlata ad una pesatura degli stessi, attraverso criteri più o
meno espliciti”.
A
tale proposito – continua il documento - si possono considerare:
-
“i criteri della valutazione semplificata per le aziende
fino a 10 dipendenti (cfr. art. 29 comma 5 del D. Lgs. 81/2008);
-
il sistema sanzionatorio relativo al D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.;
-
i processi individuati come prioritari dall’art. 30 del D. Lgs. 81/2008”.
Dunque
gli “
obiettivi connessi con la
definizione di una
griglia di
autovalutazione del sistema di gestione della salute e sicurezza di
piccole/piccolissime imprese, aventi meno di dieci addetti, sono:
-
promuovere i sistemi di gestione della sicurezza, con il duplice scopo di
migliorare le condizioni di salute e di sicurezza nelle aziende e di estendere
i concetti del miglioramento continuo alla gestione dei processi per la salute
e sicurezza, come componente integrante della gestione aziendale;
-
facilitare l’applicazione delle linee guida (Linee Guida UNI-INAIL) sui SGSL di
imprese fino a 10 addetti, attraverso l’individuazione e la messa a punto di
strumenti operativi di semplice applicazione;
-
far conoscere la norma a chi può applicarla, evidenziandone gli elementi
essenziali, per quanto contenute possano essere le dimensioni dell’impresa;
-
far comprendere al datore di lavoro il grado di adeguatezza della propria
impresa rispetto ai requisiti dei sistemi
di gestione della salute e sicurezza;
-
rendere disponibile, in fase di riesame del sistema, un valido strumento
operativo per tenere ‘sotto controllo’ il sistema stesso”.
In
questo senso le check – list sono “rivolte prevalentemente ai soggetti che
vogliono eseguire l’autovalutazione/valutazione di sistemi di gestione della
salute e sicurezza di piccole/piccolissime imprese, aventi fino a 10
dipendenti”. Ricordando, tra l’altro, che nelle piccole realtà spesso i compiti del RSPP
sono svolti dal datore di lavoro stesso.
Le check – list presenti nel documento -
redatte secondo criteri di semplicità, praticità, accessibilità - fanno
riferimento “prioritariamente ai requisiti relativi a processi e ‘oggetti
organizzativi’ del sistema di gestione della salute e sicurezza, previsti dalle
Linee Guida UNI INAIL”, avendo tuttavia come ulteriore riferimento la Norma
OHSAS 18001:2007 e i requisiti a cui si fa riferimento nell’art. 30 comma 1 del
D.Lgs. 81/2008.
Inoltre
per favorire l’utilizzazione delle presenti check - list e promuovere
l’applicazione dei sistemi di gestione è stata “predisposta una prima
tabella di correlazione tra vari modelli di
gestione (capitolo 4) con lo scopo di evidenziare lo stretto legame tra gli
adempimenti obbligatori per legge e gli adempimenti volontari. Accanto agli
articoli di legge è riportato in modo sintetico anche se l’inadempienza genera
sanzioni. Sono, inoltre, evidenziati quegli elementi del sistema di gestione
che risultano esimenti ai fini della responsabilità
amministrativa delle imprese”.
Senza
dimenticare che per soddisfare pienamente il requisito di rispondenza al D.
Lgs. 231/2001 è necessario adottare
un
sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure
indicate nel modello e procedere alla redazione di un codice etico.
La
tabella di correlazione permetterà l’utilizzo della documentazione “sia a
coloro che hanno un sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro certificato (OHSAS 18001:2007), sia per coloro che hanno implementato un
sistema di gestione utilizzando le linee guida UNI INAIL, sia per chi si
attiene ‘semplicemente’ alle disposizioni di legge”.
La valutazione di tutti i requisiti permetterà
di verificare, “per chi ha implementato il sistema (certificato o meno), il
buon funzionamento del sistema stesso, mentre per chi non ha ancora un sistema
di gestione le check - list favoriranno una valutazione della propria
gestione della sicurezza dando una indicazione dello scostamento rispetto ai
requisiti dei sistemi di gestione”.
Inoltre
nel capitolo 6 è riportata una
Tabella
di sintesi dei risultati “con l’individuazione dei livelli di priorità e
degli interventi di miglioramento. La compilazione è a cura del Datore di
Lavoro e rappresenta una sintesi dell’attività di autovalutazione, dalla quale
il datore di lavoro potrà trarre spunti di miglioramento e individuare azioni
correttive da attuare secondo le priorità che riterrà più adatte alla propria
realtà aziendale”.
Nel
documento si indica, a titolo di esempio, che “per le imprese non certificate
che utilizzano le check - list per valutare il proprio sistema di gestione
basato solo sull’applicazione delle disposizioni di legge”, i criteri da
utilizzare ai fini della “selezione delle priorità di intervento nella
correzione e nel miglioramento del sistema di gestione possono basarsi su un
metodo costruito su tre livelli (ALTO, MEDIO, BASSO):
-
il
livello ALTO va attribuito a
requisiti il cui mancato rispetto determina la violazione di disposizioni
legislative di rilevanza penale e a conseguenti sanzioni di elevata entità e
può determinare elevati rischi per i lavoratori (con riferimento alla frequenza
e gravità dei danni);
-
il
livello MEDIO va attribuito a
requisiti il cui mancato rispetto determina la violazione di disposizioni
legislative di rilevanza penale e a conseguenti sanzioni di minore entità e può
determinare rischi per i lavoratori (con riferimento alla frequenza e gravità
dei danni);
-
il
livello BASSO va attribuito a
requisiti il cui mancato rispetto determina la violazione di disposizioni
legislative di rilevanza non penale e a conseguenti sanzioni amministrative o
non conformità al modello di sistema di gestione delle Linee Guida UNI INAIL”.
Ricordiamo,
infine, che il documento è ricco di
allegati
che hanno l’obiettivo di snellire la check - list e fornire documentazione
utile per una corretta gestione della sicurezza.
Una
prima proposta di strumenti operativi che “si desidera mettere a disposizione delle
imprese che, nel tempo, potrà essere aggiornata e incrementata”:
-
responsabilità amministrativa dell’impresa;
-
autocertificazione della valutazione dei rischi;
-
idoneità tecnico – professionale;
-
elenco dei lavori che prevedono la sorveglianza sanitaria obbligatoria;
-
esempio di procedura per informare, formare e addestrare i lavoratori –
cantieri temporanei e mobili;
-
documentazione prevista dal D. Lgs. 81/08.
Istituto
per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, “ Check
list di autovalutazione per le piccole e micro imprese – Strumenti per
l’implementazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi
di lavoro”, documento elaborato nell’ambito del Gruppo di Lavoro
interregionale “Sicurezza Appalti” con il coordinamento dell’ing. Marco Masi -
Regione Toscana (formato PDF, 683 kB).
Segnala questa news ad un amico
Questa news è stata letta 1447 volte.
Pubblicità