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"Come adeguare trattori e motoagricole ai requisiti minimi di sicurezza"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza
02/03/2012 - PuntoSicuro ha rilevato nei suoi articoli come il
comparto agricolo, malgrado una sensibile diminuzione degli
infortuni mortali, rappresenti ancora oggi un settore ad alto rischio
infortunistico, specie per quanto concerne l’ uso delle macchine e in
particolare il problema del ribaltamento durante
l’impiego della trattrice.
Durante
il convegno “ La pratica della
prevenzione per una nuova cultura nel settore agricolo: opportunità, strumenti
e innovazioni per rispondere ai problemi della sicurezza nei luoghi di lavoro”
– convegno che si è tenuto a Bergamo il 10 febbraio 2012 – per aumentare la
conoscenza dei rischi e delle norme di sicurezza connessi alle macchine è stata
presentata una pubblicazione dal titolo “
Come
adeguare i trattori e le motoagricole usate ai requisiti minimi di sicurezza
per l’utilizzo in ambito agricolo e per la circolazione su strada”. Una
pubblicazione che si colloca all’interno di un sistema di iniziative a supporto
degli imprenditori agricoli al fine di ridurre gli infortuni sul lavoro, gravi
e mortali, secondo quanto stabilito dal Piano Regionale per la Promozione della
Sicurezza e della Salute negli Ambienti di Lavoro emanato in Lombardia.
Questa
guida informativa realizzata da un
“Tavolo di Lavoro Provinciale” – di cui fa parte l’ ASL di Bergamo insieme
a vari enti e associazioni ( Regione
Lombardia, Inail, Provincia Bergamo, Polizia, Coldiretti, Confagricoltura,
ABIA, UPAG, …) – ha lo scopo di fornire agli agricoltori professionali, così
come a tutti coloro che utilizzano trattori agricoli nel tempo libero, uno
strumento semplice per
verificare se il
proprio mezzo è in regola con la normativa in materia di sicurezza sul lavoro e
con il Codice della Strada, e quindi se il suo utilizzo è sicuro per l’agricoltore.
La
guida ricorda che il Decreto Legislativo 81/2008 e le Linee
Guida Ispesl per l’ adeguamento
dei trattori agricoli o forestali e delle motoagricole ai requisiti minimi
di sicurezza, prevedono e rendono possibile
l’applicazione della normativa antinfortunistica e il conseguente adeguamento
del parco macchine esistente.
In
particolare si indica che “
tutto il
parco macchine (nuovo ed usato) deve infatti essere dotato di dispositivi di
protezione in caso di ribaltamento costituiti da una struttura (telaio o
cabina) atta a garantire attorno all’operatore un adeguato volume di sicurezza
e un sistema di ritenzione del conducente (cintura di sicurezza) per
trattenerlo all’interno di tale volume ed evitarne lo schiacciamento tra il
terreno e le parti del trattore in caso di ribaltamento. Ulteriori
provvedimenti della massima importanza, da tempo obbligatori, consistono nella
protezione dei giunti cardanici e delle prese di potenza, nonché
dell’adeguamento ai requisiti di sicurezza di cui all’allegato V al D. Lgs.
81/08 e nella rispondenza a tutte le disposizioni contenute nel codice della
strada”.
Vediamo
come procedere per l’
adeguamento di
vecchi trattori ancora in servizio e non dotati di alcun sistema di
protezione.
Del
personale qualificato “dovrà installare un telaio di protezione con lo scopo di
garantire, in caso di ribaltamento, un ‘volume di sicurezza’ destinato a
contenere l’operatore. Tale dispositivo di protezione dovrà essere conforme
alla Circolare del Ministero del Lavoro n°3 del 28/2/2007, che specifica
l’ambito di applicazione, le finalità e le tipologie di intervento”.
Si
ricorda in particolare che “per i trattori che operano in ambienti particolari
(frutteti, vigneti, serre) potranno essere utilizzati telai di protezione
abbattibili”.
Dopo
aver ricordato che per l’adeguamento è possibile fare riferimento alla Linea
Guida “L’installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento
nei trattori agricoli o forestali”, la guida indica che la ditta che effettuerà
l’applicazione dovrà
rilasciare:
-
Dichiarazione di conformità del telaio di protezione applicato (un modello è
presente in allegato);
-
Dichiarazione di corretta installazione (un modello è presente in allegato).
In
questo caso, “ai fini degli adempimenti previsti per la circolazione stradale e
a seguito dell’installazione della struttura di protezione, non è richiesto
l’aggiornamento della carta di circolazione del trattore” (circolare del
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. prot. 15253/DIV2-B del 16
maggio 2011).
Inoltre
la
cintura di sicurezza “dovrà
essere ancorata, se il sedile è mobile, alla parte mobile del sedile in modo da
consentire al sistema cintura di seguire i movimenti del sedile e garantire la
solidità dei punti di ancoraggio. Nel caso di attacco della cintura a parti fisse
del trattore, nel caso di trattori dotati di sedile fisso, occorre che i punti
di ancoraggio siano adeguatamente posizionati ed affidabili in termini di resistenza
alle tensioni cui sono soggetti tali punti in caso di ribaltamento”. E la Ditta
che effettuerà le applicazioni dovrà rilasciare la relativa Dichiarazione di
corretta installazione.
Nella
guida che vi invitiamo a visionare sono presenti diverse immagini e comodi
diagrammi di flusso che riassumono le
procedure da adottare per l’ adeguamento
dei trattori: il primo diagramma è relativo all’adeguamento del telaio di
protezione ed il secondo al sedile e al dispositivo di ritenzione del
conducente.
Veniamo
alle
motoagricole, i mezzi semoventi
“con almeno 2 assi e dotati di pianale di carico anche amovibile, specialmente
predisposti per i trasporti fuori strada, con la possibilità di essere muniti
di apparecchiature per l’esecuzione di operazioni agricole”.
Riguardo
all’
adeguamento di vecchie motoagricole
si indica che “le schede tecniche e la modulistica specifica relativa alla
messa in sicurezza
delle motoagricole è in corso di elaborazione da parte dell’INAIL area ex
ISPESL”. Tuttavia è possibile fare riferimento alle stesse schede predisposte
per i trattori “purché accompagnate dalla circolare
n° 44 del 22/12/2010 del Ministero del Lavoro”.
Per
i proprietari di motoagricole già in servizio e non dotate di alcun dispositivo
di protezione sussiste a loro carico un preciso obbligo di procedere al
necessario adeguamento.
Anche
in questo caso personale qualificato dovrà installare un telaio di protezione “con
lo scopo di garantire, in caso di ribaltamento, un ‘volume di sicurezza’ destinato
a contenere l’operatore”.
E
la cintura di sicurezza “dovrà essere ancorata, se il sedile è mobile, alla
parte mobile del sedile in modo da consentire al sistema un movimento
coordinato e garantendo la solidità dei punti di ancoraggio. Nel caso di attacco
della cintura a parti fisse della motoagricola, caso di motoagricole dotate di
sedile fisso, occorre che i punti di ancoraggio siano adeguatamente posizionati
ed affidabili in termini di resistenza alle tensioni cui sono soggetti tali
punti in caso di ribaltamento”.
Concludiamo
questa breve presentazione ricordando che la guida si occupa di vari
interventi tecnici per l’adeguamento ai
requisiti di sicurezza con riferimento a:
-
Accesso al posto guida;
-
Impianto elettrico;
-
Cinghie per la trasmissione del moto e organi in movimento;
-
Presa di potenza posteriore;
-
Ganci di traino;
-
Albero cardanico per l’azionamento delle attrezzature;
-
Parti calde;
-
Zavorre anteriori;
-
Parabrezza;
-
Tergicristallo;
-
Dispositivo retrovisore;
-
Dispositivi di illuminazione e segnalazione luminosa;
-
Segnalatore acustico;
-
Pneumatici;
-
Gancio di sicurezza per comando movimentazione pianale (solo per motoagricola).
La
pubblicazione contiene infine indicazioni relative ai controlli di polizia - locale
e stradale - e diversi
allegati:
-
Allegato 1 - allegati linee guida ispesl;
-
Allegato 2 - circolare n° 44 del 22 dicembre 2010 (Problematiche di sicurezza
della macchine agricole semoventi - Requisiti di sicurezza delle moto
agricole);
-
Allegato 3 - dichiarazione di conformità interventi tecnici;
-
Allegato 4 - campagna informativa Regione Lombardia – Inail;
-
Allegato 5 - circolare del ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Adempimenti previsti per la circolazione
stradale a seguito di installazione di strutture di protezione contro il
rischio di capovolgimento dei trattori
agricoli).
“ Come
adeguare i trattori e le motoagricole usate ai requisiti minimi di sicurezza
per l’utilizzo in ambito agricolo e per la circolazione su strada”,
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