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"Imparare dagli errori: carenze nella manutenzione degli autocarri"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
08/03/2012 - Qualche settimana fa “ Imparare
dagli errori” ha iniziato un breve viaggio attraverso gli
infortuni professionali correlati all’uso
di autocarri, pur coscienti che la nostra principale fonte di informazioni
sugli incidenti - l’archivio di INFOR.MO.,
strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio - non raccoglie che
in modo sporadico gli incidenti
che avvengono in strada.
La
seconda puntata dedicata ai rischi di questi veicoli si sofferma sugli
incidenti correlati alla manutenzione,
non adeguata o carente.
I casi
Il
primo caso è relativo all’utilizzo di
un
autocarro ribaltabile.
Un
autocarro ribaltabile è in fase di sollevamento quando il cassone contenente
degli inerti si rovescia lateralmente a terra sulla fiancata, ribaltando
lateralmente anche lo chassis del camion.
Una
cerniera di ancoraggio del cassone ribaltabile allo chassis era stata
completamente dissaldata dal telaio dello chassis e lo stesso è rimasto in
bilico ancorato all'altra cerniera con relativo perno.
Il
lavoratore sale sul cassone ribaltato per verificare l'accaduto e per togliere
il perno che ancora trattiene lo chassis al cassone. Improvvisamente cede la
cerniera svincolando di colpo la chassis dal cassone; tale svincolo induce un
contraccolpo al cassone che fa precipitare a terra il lavoratore.
Tra
i
fattori determinanti
dell’incidente, INFOR.MO. riporta:
-
l’uso improprio di attrezzatura: il lavoratore sale impropriamente sul cassone
per verificare l'accaduto e togliere il perno;
-
un non idoneo stato di
manutenzione del veicolo: la cerniera cede e svincola lo chassis al cassone;
-
un evento accidentale: il lavoratore perde l'equilibrio a causa del
contraccolpo.
Anche
il
secondo caso è relativo a
problemi con la
manutenzione di un
autocarro.
Un
conduttore di un camion è intento alla manutenzione del proprio veicolo.
Dopo
aver ribaltato la cabina procede alla rimozione del pistone di ribaltamento,
quando improvvisamente la stessa torna nella propria sede colpendo al capo
l'infortunato.
Durante
l'operazione non era stato attivato l'apposito fermo antiribaltamento.
È
evidente che il principale errore procedurale è consistito nella
manomissione del dispositivo
antiribaltamento della cabina del camion.
La prevenzione
Anche
in questo caso riportiamo alcune indicazioni generiche di prevenzione, ma con
alcuni riferimenti specifici anche alla manutenzione, tratte da un documento - inserito
nel portale della campagna straordinaria di
formazione Viversicura - dal titolo “ Valutazione
dei rischi, malattie professionali e incidenti mancati - Autotrasporti”.
Questi
i
rischi prevalenti relativi a
quattro fasi del settore autotrasporti.
Guida e trasporto:
-
“ incidente stradale;
-
investimento dell’ autista con i materiali caricati, o a seguito di incidente,
di frenata brusca, di spostamento improvviso del carico;
-
perdita del carico con possibilità di interessamento di terzi;
-
esplosione/incendio/intossicazione da materiali pericolosi;
-
posture incongrue / alterazioni muscolo scheletriche;
-
stress lavoro correlato legato alla guida”.
Aggancio e sgancio
di rimorchi e semirimorchi:
-
“possibilità di caduta dalle zone operative di comando poste dietro la cabina;
-
schiacciamento/contusione delle mani durante la preparazione per quanto
riguarda i semirimorchi;
-
per i rimorchi si evidenzia principalmente un rischio di
schiacciamento/contusione agli arti superiori”.
Operazioni di
carico/scarico:
-
“movimentazione con mezzi meccanici;
-
movimentazione manuale dei carichi;
-
salita e discesa dal pianale del camion;
-
caduta dal piano di carico;
-
riempimento/svuotamento di cisterne con sostanze liquide, gassose o
pulverulenti”.
Ricordando
che le modalità lavorative “mutano a seconda delle seguenti variabili:
-
tipo di materiale trasportato;
-
tipo di automezzo utilizzato;
-
tipo di attrezzatura utilizzata per le operazioni”.
Nella
manutenzione dei mezzi i rischi
“sono analoghi a quelli delle officine di manutenzione e riguardano:
-
la possibilità di contatto con oli;
-
l’inalazione di fumi di scarico;
-
infortuni durante l’utilizzo di utensili meccanici”.
Qualche
indicazione più specifica riguardo alla manutenzione si può trovare in un
intervento al workshop “
La prevenzione
degli infortuni da incidente stradale in orario di lavoro. L’esperienza dei
servizi ASL di tutela della salute negli ambienti di lavoro. Compiti delle
imprese” che si è tenuto il 7 ottobre 2010 durante la Convention “ Ambiente
Lavoro” di Modena.
Nell’intervento
“ La
valutazione del rischio di incidente stradale nel settore dell'autotrasporto”
– a cura della D.ssa Santina Bruno - si danno alcune indicazioni in relazione
alle
verifiche, alle
manutenzioni necessarie:
-
“manutenzione periodica autonoma o presso officine con tempi definiti dalle
case costruttrici;
-
controlli preventivi prima della partenza: DPI, pacchetto medicazione,
funzionamento dispositivi veicolo, luci, gomme, presenza catene, dispositivi di
bloccaggio, ecc..;
-
segnalazione anomalie, problemi procedurali: profilo di gestione nel tempo dei
fattori di rischio e delle variabilità operative”.
Ricordiamo
infine che anche l’Agenzia Europea per la sicurezza e Salute sul Lavoro ( EU-OSHA) - in relazione alla campagna
dedicata alla
manutenzione sicura negli
ambienti di lavoro - ha dato alcune informazioni relative alla manutenzione
nel comparto dei trasporti, ad esempio con riferimento alla manutenzione di
automobili.
L’Agenzia
ricorda che è importante una buona manutenzione dei veicoli per assicurarsi che
siano in buone condizioni di funzionamento. Già una manutenzione regolare
diminuisce la necessità di fare riparazioni successive.
Se
poi queste fossero necessarie, bisogna ricordare che lavorare sotto il veicolo
può essere pericoloso ed è importante prendere tutte le possibili precauzioni.
E
ogni manutenzione
pianificata “deve essere completa, regolare e abbastanza frequente da
rispettare le indicazioni del fabbricante e il buon senso”.
Pagina
introduttiva del sito web di
INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato la scheda numero
2685 (archivio incidenti 2002/2004) e
la scheda
191 (archivio incidenti
2005/2008).
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