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"Tendinite da iperuso di Blackberry"
fonte puntosicuro.it / Sicurezza sul lavoro
13/03/2012 -
Il
PDA (Personal Digital Assistant) è un computer palmare di dimensioni
contenute, tali da essere portato sul palmo di una mano, che è comparso per la
prima volta nel 1993.
Lo
smartphone, o in italiano ‘telefonino intelligente’, è un
dispositivo portatile che abbina funzionalità di gestione di dati personali e
di telefono. Può derivare dall'evoluzione di un PDA a cui si aggiungono
funzioni di telefono (PDA-Phones) o, viceversa, di un telefono mobile a cui si
aggiungono funzioni di PDA. I più noti modelli di PDA-Phones sono ‘Treo’ e
‘BlackBerry’.
‘Pollice da
Blackberry’
I computer
fissi e portatili, telefoni cellulari e smartphone, o altri PDA possono
avere in comune il rischio da sovraccarico degli arti superiori ed in
particolare del distretto mano-polso. Tuttavia, se è presente una letteratura
scientifica dedicata all’utilizzo professionale dei personal computer,
non sono note pubblicazioni mirate alle conseguenze dell’uso di PDA-phone o
smartphone, pur essendo utilizzati da milioni di persone nel mondo.
Tra
i pochissimi Enti che si sono pronunciati in merito, per lo più in articoli di
divulgazione scientifica, si segnala la Società Americana dei Terapisti della
mano (2005), che ha osservato un incremento di patologie lavoro correlate da
traumi ripetuti in utenti di dispositivi elettronici dotati di tastiera in
miniatura.
Il
principale quadro, descritto dal ‘Gruppo salute occupazionale dell’Associazione
americana terapia fisica’, è il cosiddetto ‘pollice da Blackberry’ (‘Blackberry
thumb’), caratterizzato da dolore di origine tendinea alla base del dito con
gonfiore, intorpidimento e impotenza funzionale per un suo uso intensivo ed
esclusivo, spesso monolaterale, che si osserva soprattutto nella fascia di età
compresa fra 40 e 50 anni. Il pollice in realtà andrebbe utilizzato per premere
il tasto spaziatore, riservando le lettere alle altre dita dotate di maggiore
agilità. Inoltre viene raccomandata una breve pausa ogni 5 minuti di uso
continuativo del PDA (Hedge A., Cornell University, Ithaca, NY) e comunque
sessioni di lavoro non superiori a 10-15 minuti (Hajic, 2009).
Infine vengono correlati ai traumi ripetuti anche il
Morbo di De Quervain e l’aggravamento di artrite pre-esistente (Hedge A.,
2005).
Tuttavia,
una letteratura scientifica mirata alla tendinite del pollice in utenti
professionali di PDA è pressoché inesistente, mentre sono riscontrabili
pubblicazioni riferite alla stessa patologia in altre attività, come ‘il
pollice dell’endoscopista’ o ‘del musicista’, per esempio.
Case report
Una
lavoratrice di anni 47, office worker, dipendente da 11 anni di una società
multinazionale, già sottoposta a sorveglianza sanitaria in qualità di videoterminalista
(art.173.1, comma c D.Lgs.81/08 e s.m.i.), ha predisposto l’effettuazione di
una visita su richiesta (art.41.2,c D.Lgs.81/08 e s.m.i.) per la progressiva
comparsa, negli 8 mesi precedenti, di una tumefazione al pollice sinistro,
legata perciò alle “sue condizioni di salute, suscettibili di peggioramento a
causa dell’attività lavorativa svolta”.
All’atto
della visita medica la lavoratrice negava specifici rischi extraprofessionali,
dichiarando un utilizzo intenso del proprio PDA (‘Blackberry’), da due anni e
per circa due ore al giorno complessive, con recente comparsa di dolore
continuo al polso ed impotenza funzionale in corrispondenza della tumefazione
alla base del pollice sinistro.
All’esame
obiettivo, eseguito anche in conseguenza del superamento della soglia
anamnestica (Colombini et Al., 2003, 2005), si apprezzava una sospetta cisti
tendinea a livello del tendine abduttore del pollice, con limitazione funzionale
antalgica dello stesso dito, ipoergia e ‘Test di Finkelstein’ debolmente
positivo*.
L’esame
ecografico mirato, richiesto ai sensi dell’art.39.5 D.Lgs.81/08, confermava la
diagnosi di “cisti tendinea dell’abduttore del I dito di circa cm 1,16 di diametro
massimo..”.
Trattandosi
di una menomazione ‘comune’ e reversibile, ricollegabile eventualmente ad un
rischio assente nel documento aziendale e comunque legata ad attività svolta
per meno della metà del turno lavorativo (Decreto 11 dicembre 2009, ‘Aggiornamento
dell’elenco delle malattie per le quali
e' obbligatoria la denuncia ai sensi e per gli effetti dell'articolo 139 del
testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno
1965, n. 1124, e successive modificazioni e integrazioni’), non si è
proceduto alla segnalazione presso l’Ente assicuratore o tanto meno ad una
denuncia presso l’Organo di Vigilanza.
Inoltre
è stata cautelativamente formulato un giudizio di
idoneità vincolato all’utilizzo del modello di PDA più ergonomico. Nello
specifico, dopo un approfondimento delle schede tecniche dei modelli disponibili in azienda, è stato
scelto, in accordo con la lavoratrice, un modello della stessa marca, dotato di
tasti più agevoli da digitare e privo di ‘rotellina’ (trackball), sostituita da
un piccolo touchpad che alleggerisce l’impegno del dito pollice.
Il
caso ha comunque richiesto un approfondimento del rischio da sovraccarico negli
utilizzatori del PDA aziendale, tramite calcolo della Check
list OCRA (Colombini et Al., 2000), che è tuttora in corso. Tuttavia la
valutazione del rischio, già effettuata sulla lavoratrice oggetto
dell’indagine, ha dato un esito molto favorevole: 3,9 , fascia verde, per
l’arto superiore sinistro (dominante).
*
Test di Finkelstein: con avambraccio supino
il pollice flesso e addotto viene imprigionato nel pugno.L’esaminatore effettua
una deviazione ulnare del polso che, evocando dolore, determina la positività
del test.
Informativa agli
utilizzatori di PDA-phone aziendale
Il
Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione ed il Medico
competente hanno intrapreso una azione informativa nei confronti della
lavoratrice sulla prevenzione dei disturbi da sovraccarico dell’arto superiore,
e della mano in particolare, con riferimento specifico all’utilizzo del
PDA-phone aziendale, successivamente estesa, a titolo cautelativo, a tutti i
colleghi che hanno in dotazione lo stesso strumento.
Il
contenuto dell’informativa, schematizzato nella tabella seguente (Smith, 2008,
Hajic, 2009), ha permesso di evidenziare, come principale criticità nel caso
della lavoratrice, l’utilizzo continuativo del PDA-phone, con poche pause e
nell’ambito di sessioni troppo lunghe, a volte anche a fronte della
disponibilità di computer da tavolo nelle vicinanze.
Decalogo per la
prevenzione dei disturbi da uso professionale di PDA-phone
- Leggere attentamente le istruzioni del proprio PDA-phone prima dell’uso.
- Alternare le altre dita all’uso dei pollici.
- Digitare dolcemente i tasti imprimendo la minima forza necessaria.
- Effettuare una breve pausa ogni 5 minuti di uso continuativo e comunque limitare una sessione a 10-15 minuti al massimo.
- Utilizzare una tastiera esterna ogni volta che è possibile, privilegiando comunque l’uso del computer da tavolo per invio/ricezione e mail.
- Utilizzare il PDA per brevi risposte, o per rapide consultazioni, evitando di scrivere lunghi testi.
- Utilizzare, se possibile, il PDA con avambracci appoggiati ad un piano e non ‘sospesi’.
- Sospendere l’uso di PDA nel caso di comparsa di sintomatologia tipica al pollice.
- Effettuare periodicamente esercizi di allungamento dei muscoli della mano, soprattutto del pollice (‘stretching’)
- Informare il medico competente, anche nell’ambito di eventuale ‘visita su richiesta’ (art.41.2,c D.Lgs. 81/08 e s.m.i.), nel caso di persistente sintomatologia tipica.
Conclusioni
Con
riferimento al caso descritto non è emersa una correlazione certa fra la
tendinite del primo dito, poi risolta con riassorbimento della cisti, e le
modalità di utilizzo del PDA aziendale da parte della lavoratrice. Il caso ha
comunque permesso l’approfondimento di un rischio inizialmente trascurato e poi valutato non significativo
per la lavoratrice coinvolta (Check list OCRA, arto superiore sinistro
dominante = 3,9 , fascia verde).
Inoltre
l’intervento preventivo condiviso dal Medico competente e dal RSPP ha permesso
di migliorare le condizioni di salute dell’interessata, “suscettibili di
peggioramento a causa dell’attività lavorativa svolta” (art.41.2,c D.Lgs.81/08
e s.m.i.), di sensibilizzare ogni lavoratore interessato attraverso una azione
informativa mirata, soprattutto sul corretto utilizzo del dispositivo, di
prevedere il monitoraggio sia dei possibili disturbi dei lavoratori correlati
all’attività specifica, sia delle caratteristiche ergonomiche dei modelli di
PDA-phone adottati in azienda.
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