"Contratti Formazione: a tempo indeterminato se il lavoro e ripetitivo"
fonte pmi.it / Normativa
I contratti aziendali sono uno dei temi sui quali Governo e sindacati continuano a discutere, cercando di trovare un accordo sulla riforma del lavoro in Italia. Più in particolare, in merito alla riforma del lavoro, si parla di flessibilità in uscita ma anche in entrata, con l’obiettivo di combattere una delle piaghe del nostro Paese: il precariato.
E proprio i contratti di lavoro sono stati i protagonisti di una delle ultime sentenze della Suprema Corte, la n. 3625 dell’8 marzo 2012.
Questa ha stabilito che nel caso in cui le mansioni assegnate ad un giovane lavoratore in fase di formazione sono di tipo ripetitivo è necessario trasformare il contratto in lavoro a tempo indeterminato.
La motivazione risiede proprio nella natura ripetitiva e semplice delle mansioni alle quali il giovane lavoratore è adibito, che non si conciliano con le caratteristiche peculiari di qualsiasi piano formativo.
Questo significa, che qualora venga meno il requisito formativo proprio del contratto di formazione e lavoro, l’azienda deve assumere il lavoratore con contratto a tempo indeterminato e versare di conseguenza i contributi previsti sia all’INPS che all’INAIL.
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